Figuraccia Messina, travolto dalla Turris. Finisce 5-0

Figuraccia Messina, travolto dalla Turris. Finisce 5-0

Simone Milioti

Figuraccia Messina, travolto dalla Turris. Finisce 5-0

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domenica 12 Dicembre 2021 - 16:27

L'Acr Messina cade a Torre del Greco ed è ultima in classifica, tripletta di Santaniello, poi le reti di Giannone e Franco

Manita, pokerissimo, cinque reti a zero, chiamatela come volete ma la sconfitta subita dall’Acr Messina allo stadio Liguori di Torre del Greco per mano della Turris è la più pesante subita in questa stagione ed anche la più umiliante.

Per la Turris in rete tre volte Santaniello, poi Giannone e Franco che hanno arrotondato un risultato che non possiamo considerare neanche bugiardo. Imbarazzante la fase difensiva del Messina che dalla parte sinistra con Celic e Simonetti ha subito praticamente tutte le azioni pericolose degli avversari.

In avanti si è creato davvero poco e lo si è fatto, come spesso accaduto con Capuano, quando la partita vedeva i biancoscudati ormai già sotto nel punteggio. Le cinque reti subite quest’oggi condannano definitivamente l’Acr Messina all’ultimo posto del girone C dopo otto giornate, pari punti con la Vibonese si, ma peggiore differenza reti. Settimana prossima al Franco Scoglio arriva il Catania che oggi ha vinto 2-0 contro il Palermo.

Primo tempo

Dopo un sostanziale equilibrio nei primi minuti, ormai una costante della squadra di Capuano che concede a sé stessa e all’avversario una fase di studio, a sbloccare il match sono i locali. Buona manovra della Turris al 14′ che con un lancio sulla sinistra trova una voragine nella difesa del Messina. Celic si perde Leonetti che trova Franco a centro area, il tiro/cross del centrocampista della Turris è intercettato da Santaniello che dal limite dell’area piccola porta in vantaggio i suoi.

Qualche minuto dopo ancora pericoloso Leonetti sulla sinistra con Celic che ancora si lascia superare facilmente, ma fortunatamente per il Messina l’azione sfuma. Alla mezz’ora di gioco però arriva il raddoppio, Varutti trova spazio ancora a sinistra e prova la conclusione. La difesa del Messina respinge ma il pallone resta a Varutti che crossa in area per un liberissimo Santaniello che di testa piazza sul palo lontano. Il Messina in questo primo tempo si vede soltanto con dei tiri velleitari, su punizione Russo abbondantemente largo e poco dopo tiro non troppo convincente di Fofana che si perde sul fondo.

Secondo tempo

Continua la supremazia della Turris anche nel secondo tempo che continua a dilagare sempre sulla sinistra di una difesa messinese non all’altezza. Al 51′ è Varutti a concludere verso la porta, Lewandowski è battuto ma Simonetti salva sulla linea. Il gol è però nell’aria e arriva una manciata di minuti dopo, al 57′, ancora sul lato debole dello schieramento biancoscudato Santaniello scambia nello stretto con Varutti che gli restituisce palle e batte per la terza volta Lewandowski.

La Turris non ha più molto da chiedere alla partita e mister Caneo sostituisce i suoi esterni offensivi coprendosi dietro. Il Messina a questo punto ha possibilità di affacciarsi in avanti, tra i più propositivi Filippo Damian subentrato dalla panchina che al 74′, sfruttando il lavoro sporco di Adorante sulla trequarti, si inserisce bene in area, ma il suo tiro si stampa sulla traversa. Qualche minuto dopo al 77′ è Franco a sfiorare il poker i locali con un tiro dalla distanza che si perde di poco alto.

Non passa neanche un minuto e un’altra azione travolgente della Turris dalla sinistra si trasforma in gol. Loreto ed Esempio trovano la superiorità numerica sulla fascia, il pallone respinto da Lewandowski resta in area per il facile tap-in del capitano dei campani Giannone. All’80’ non si sono ancora fermati i calciatori della Turris, che trovano la quinta rete con Giannone che prova dalla distanza, Lewandowski respinge corto e ancora una volta difesa dell’Acr Messina completamente addormentata permette a Franco di unirsi alla festa. Non succederà più nulla e l’arbitro fischierà la fine anche prima della scadenza del recupero che aveva effettivamente concesso.

Tabellino

Turris – Acr Messina 5-0 (Santaniello 14′, 29′, 57′, Giannone 77′, Franco 80′)

Turris (3-4-3): Perina; Manzi, Lorenzini, Esempio; Finardi, Tascone, Franco (dal 81′ Iglio), Varutti (dal 69′ Loreto); Giannone (dal 81′ Pavone), Santaniello (dal 88′ D’Oriano), Leonetti (dal 69′ Bordo).

A disposizione: Abagnale, Zanoni, Di Nunzio, Ghislandi, Palmucci, Longo Salvatore, Sartore. Allenatore: Caneo.

Acr Messina (3-5-2): Lewandowski; Celic (dal 46′ Damian), Carillo, Mikulic (dal 79′ Fantoni); Simonetti, Fofana, Konate (dal 46′ Balde), Fazzi, Catania (dal 59′ Distefano); Russo (dal 46′ Rondinella), Adorante.

A disposizione: Fusco, Busatto, Marginean, Nicosia. Allenatore: Ezio Capuano.

Ammoniti: Konate 27′ (M), Russo 28′ (M), Manzi 41′ (T), Damian 84′ (M).
Arbitro: Moriconi di Roma. Assistenti: Pragliola e Pascali. IV: Diop.
Recupero: 1’+2′.

Foto di copertina: Facebook Turris Calcio.

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6 commenti

  1. Questo Messina è l’espressione della città di Messina ormai all’ultimo posto in tutto.
    Amen

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  2. Così come la squadra è da ultimo posto poiché formata da elementi evidentemente non all’altezza, così la città è da ultimo posto perché abitata e composta da cittadini da ultimo posto.

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  3. Maurizio Carlo Incorvaia 13 Dicembre 2021 10:10

    Io, invece, credo che la parola “amen” sia la sintesi del messinese medio! Vale per lo sport, quanto per la città ed i cittadini, in generale! L’ACR, altro non è che lo specchio di alcune “messinesità” (mi si passi il termine) che continuano a rappresentare lo zoccolo duro della, ormai atavica, abulimia peloritana. Il futuro della città e dello sviluppo sociale, quindi anche sportivo, culturale e mediatico, è devoluto a quei pochi capaci di assumersi delle responsabilità! E il messinese medio?? Nulla!
    Salvo poi, criticare chi non riesce nell’intento di
    di migliorare le cose. Solita storia: critiche mai costruttive e piangersi addosso “fotografia di un messinese buddaci!”
    Forza Messina, sempre!

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  4. Ecco i frutti delle faticose e stancanti allenamenti da “gioco da birra”. L’umiltà, il professionismo, l’impegno, la serietà non esista in casa ACR

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  5. Il Presidente Sciotto dice di sentirsi umiliato da questa squadra.Ma lui quando Argurio ha costruito la squadra in modo olrtremodo sparagnino con l’intento di lucrare con la vendita di qualche giovane ipotetico fuoriclasse,lui dove era?E poi se Il Presidente invece non aveva le possibilita’ economiche per costruire una squadra degna della citta’ che almeno si fosse messo da parte per il bene di Messina.Insistendo invece senza avere la possibilita’ economica ha invece forse condannato per sempre Messina calcio. Un Presidente che avesse avuto veramente avuto a cuore la squadra di calcio della sua citta’ avrebbe agito diversamente

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  6. Aggiungo che il povero Sciotto non è di Messina e questo la dice lunga rispetto a una città ormai senza storia e senza speranza incapace di tutto e purtroppo nelle mani di nessuno.

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