Manifestazioni siciliane di grande interesse turistico: per il Comune di Messina neanche un centesimo

Manifestazioni siciliane di grande interesse turistico: per il Comune di Messina neanche un centesimo

Veronica Crocitti

Manifestazioni siciliane di grande interesse turistico: per il Comune di Messina neanche un centesimo

lunedì 05 Agosto 2013 - 13:04

In Provincia riceveranno un contributo: Giardini Naxos, Letojanni, Patti, Gualtieri Sicaminò, Castel di Lucio e Sant'Angelo di Brolo, per un totale di circa 33mila euro. Per il Comune nessun progetto finanziato.

Trentasette manifestazioni selezionate, 500mila euro di finanziamenti regionali e, dulcis in fundo, neanche un centesimo per il Comune di Messina.

Un bilancio a dir poco disastroso quello che la nostra città si è ritrovata a stilare a seguito del provvedimento, datato 31 luglio 2013 e firmato dall’Assessore al Turismo Michela Stancheris, in cui compare la lista degli eventi che la Regione Sicilia ha deciso di finanziare per questa stagione estiva.

In particolare, si tratta di un cofinanziamento che prevede rimborsi di spese tra il 14% ed il 20% per ogni singolo progetto presentato e che, nella fattispecie, si divide in due tipologie: patrocinio gratuito fino ad un tetto di 5mila euro e finanziamento diretto ai Comuni per garantir loro la possibilità di fissare l’importo dei spesa. L’obiettivo è salvaguardare ed accrescere i flussi turistici che si trovano nelle località siciliane.

Insomma, non v’è dubbio che si tratti di un incentivo lodevole “pur nella esiguità delle risorse finanziarie disponibili” (come si legge nella nota diramata da Palazzo d’Orleans), ma come non rimaner perplessi nello scoprire che il Comune di Messina ne è completamente rimasto escluso?

A far storcere il naso, infatti, è quella lista delle 37 manifestazioni in cui, come si è detto, Messina compare solo come Provincia, e comunque in percentuale minima rispetto al resto della Regione.

Nella Top37 rientrano di striscio il “Naxos Eventi”, il “Leto Estate” di Letojanni, il “Patti Palcoscenico Aperto” di Patti, la “Festa di San Nicola di Bari” di Gualtieri Sicaminò, “Alla scoperta dei Nebrodi Occidentale” di Castel di Lucio e la “Rievocazione storica con corteo medievale” di Sant’Angelo di Brolo.

Il tutto, per un totale di circa 33mila euro.

Briciole, almeno in confronto alle manifestazioni più accreditate, tra cui spiccano per rinomanza e contributi il “Cous Cous Festival 2013” di San Vito Lo Capo (151mila euro circa di cofinanziamento), “La scala illuminata” di Caltagirone (39mila euro circa di cofinanziamento) e “Artemusicultura 2013” di Partanna (25mila euro circa di cofinanziamento).

Che per la città si trattasse di un’estate da bollino rosso già era noto, ma a quanto pare di rosso non vi sarà solo quello.

Veronica Crocitti

16 commenti

  1. Scappiamo da questa regione che uccide Messina giorno dopo giorno.
    Messina deve assolutamente diventare provincia autonoma come Trento e Bolzano…..altrimenti sarà la fine di una città che si è visto cancellare secoli di storia e cultura….e che viene sistematicamente esclusa, tagliata, soppressa.

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  2. liliana parisi 5 Agosto 2013 15:13

    Mi pare che l’era di “figli e figliastri” continua!

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  3. Il PARTITO DEMOCRATICO messinese è stato una poderosa macchina elettorale alle regionali, determinante per la vittoria di Rosario CROCETTA, ma la questione sull’esclusione dal finanziamento, per le manifestazioni siciliane, evidenzia la debolezza politica, un partito forte nelle urne di Messina e debolissimo negli scranni di Palermo. La storia di popolo della VARA è sconosciuta a RE SARO, ed i consiglieri regionali del PARTITO DEMOCRATICO messinese, al governo della Sicilia, non fanno nulla per divulgarla, a RE SARO in particolare. Ma noi messinesi ce la faremo da soli, R E N A T O sindaco, l’uomo con la maglietta e i sandali francescani, ci aiuterà a risorgere e riconquistare la Urbs Messana.

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  4. Va a finire che vedranno Renato camminare sulle acque e lui si dimenticherà del collegamento Reggio Messina che aveva promesso in nome della continuità territoriale.
    Mariedit mi sembra la mamma del “dottor terzilli medico dela mutua” (vedi il film di Alberto Sordi).
    Questa soria di.. “non aver saputo portare a casa i finanziamenti” mi sembra una s..data anni 90.
    Ma i finanziamenti si danno per qualcosa di interessante, di tipico e unico, per qualcosa che ha un valore intrinseco.
    Smettiamola di buttare finanziamenti al vento. I finanziamenti si chiedono se ne vale la pena, non solo perché sono disponibili.

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  5. giusto così , tanto si vede bene come li spendono i soldi a Messina

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  6. a mio avviso paragonare messina a trento è bolzano è un insulto alla gente che lavora

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  7. In questa città martoriata quanta gente in questo momento è senza stipendio, abbandonata, quanta gente chiede disperatamente di lavorare.Signori un certo Napoleone ……..asserisce che la vostra disperazione è un insulto per chi ha la fortuna di avere un lavoro, uno stipendio a fine mese…..

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  8. MessineseAttento 5 Agosto 2013 23:14

    Beata ignoranza! Quindi secondo lei una sagra è più tipica ed unica di una processione tradizionale, questa sì unica per caratteristiche, come la Vara?!
    Qui su TS si sprecano gli esempi di pseudo messinesi (spero ex) pronti ad esaltare tutto ciò che messinese non è. È sempre stata la moda in voga tra omuncoli che si credono cittadini del mondo ma che in realtà sono provinciali e patetici. In questo caso, come detto, anche ignoranti.

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  9. Crocetta come Accorinto come Buzzanca come genovese tutti i stessi su……
    Come i 40 consiglieri comunali eletti TUTTI nessuno escluso vecchi e nuovi
    Hanno tutti un solo scopo €€€€€€€€€€€!!

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  10. Lei in quale città risiede?

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  11. FRANCESCO TIANO 6 Agosto 2013 07:55

    QUESTO E’ IL FRUTTO DEL DURO LAVORO DEI NOSTRI POLITICI MESSINESI.

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  12. totonno se fossimo come trento e bolzano non saremmo ultimi nel mondo, quindi per favore niente proposte stupide.I soldi a Messina se li mangiano già eccome, per fare nulla o poco, ma forse tu sei un po distratto, quindi giusto che al di la della politica, i finanziamenti vadano a chi produce qualcosa con evidenti ritorni economici. Facile dormire e non fare nulla e poi lamentarsi, in perfetto stile messinese.

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  13. nella città che non produce NULLA

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  14. Salvatore Vernaci 6 Agosto 2013 10:48

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini ricorda agli Amministratori, vecchi e nuovi, quanto detto da un vero messinese nel 1060:.”Amici, il nostro dolore a nulla giova, ed è cosa indegna d’uomini generosi il deplorare le proprie sciagure senza cercare di mettervi riparo.”(Cola Camuglia). Prima di lamentarsi che Messina sia rimasta esclusa dai contributi elargiti dalla Regione, fra i Comuni, beneficiari per le “ Manifestazioni siciliane di grande interesse turistico”, bisogna verificare se il Comune di Messina aveva presentato formale richiesta di inserimento nel calendario delle manifestazioni. Ai sensi della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 , art. 39 “ Entro il mese di giugno di ciascun anno, l’Assessore regionale per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti adotta con proprio decreto il calendario ufficiale delle manifestazioni ed eventi di grande richiamo turistico che hanno luogo nell’anno successivo e che comprendono tutte le manifestazioni ed eventi artistici, folkloristici e sportivi, di iniziativa pubblica e privata, che si realizzano nel territorio regionale di riconosciuto valore e grande capacità di richiamo ed intrattenimento turistico”. Se il Comune di Messina aveva formalizzato la richiesta, corredata dalla scheda relativa alle manifestazioni da svolgere nell’anno 2013 e da inserire nel calendario ufficiale degli eventi di grande richiamo turistico, allora il Comune ha diritto a reclamare e fare la voce grossa. Se invece il Comune è stato inadempiente e non si è mai curato di chiedere l’inserimento delle proprie manifestazioni di richiamo turistico nel calendario ufficiale della Regione Sicilia, non ha nulla da recriminare. Ciò potrà e dovrà servire da stimolo agli attuali Amministratori, per avanzare la richiesta per il prossimo anno, tenendo presente che i requisiti di ammissibilità ai contributi sono: “Azioni volte ad aumentare l’attrattività territoriale dell’offerta turistica regionale, mediante la realizzazione e/o il cofinanziamento di eventi di grande richiamo turistico, di natura culturale, folklorisdtica, sportiva, volti all’incremento della fruizione di siti/siti paesaggistici, culturali ed ambientali già valorizzati, avendo cura alla verifica della ricaduta delle stesse azioni sul territorio su cui insistono, con riguardo anche alle finalità di diversificazione e destagionalizzazione dei flussi turistici”.

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  15. Napoleone, Messina è piena di gente perbene, nel tuo nord lavorano tanti bravi ragazzi messinesi.
    Credo che con l’espressione “i soldi se li mangiano eccome” ti riferisci ad amministratori cittadini poco limpidi.
    Condanni tutta città per alcuni disonesti….alla Hitler.
    E’ stupido non analizzare le idee degli altri….sintetizzo…
    L’autonomia è trasparenza. La regione e sempre molto, troppo negativa nei confronti di Messina, proprio per questo motivo può essere un facile parafulmine su cui far rimbalzare responsabilità.
    Scappare dal taglione regionale ed avere trasparenza nelle amministrazioni…..non è stupido….e stupido non farlo.
    Poi ci sono altri mille motivi validi…..

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  16. Carissimo GIACOMOPRIMO, tralascio la tua ironia nei miei confronti, estesa a dismusura fino al sarcasmo offensivo, ma non posso tacere alla tua manifesta ignoranza sulla storia della nostra VARA. Devi sapere che già in epoca precristiana il culto principale nella greca Zancle (la nostra città ebbe un ruolo importante nella Magna Grecia) era rivolto alla regina delle messi, Demetra. Ancor prima, in epoca preistorica, risulta documentata l’adorazione della Dea Madre, origine della vita. Con il Cristianesimo, in città nasce la devozione a Maria Madre di Dio. La tradizione dell’invio della Sacra Lettera di protezione, costituisce il riferimento primigenio della fede dei messinesi alla Vergine. Quindi, da quasi duemila anni la nostra città risulta votata a Maria. Le fonti storiche riferiscono alla prima metà del cinquecento la realizzazione del grande carro trionfale che ogni 15 agosto corre veloce per le vie di Messina, a conferma del patto indissolubile che lega i devoti alla loro celeste patrona. La V A R A insieme alla F A L C E, i P E L O R I T A N I, capo P E L O R O, C O L A P E S C E, è una delle identità dei messinesi, anche se atei, su cui aggrapparsi per risorgere. Caro GIACOMOPRIMO, tu non sei messinese. W Maria w Maria

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