Finanziaria regionale, i retroscena della riunione di giunta

Finanziaria regionale, i retroscena della riunione di giunta

Santi Cautela

Finanziaria regionale, i retroscena della riunione di giunta

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giovedì 14 Febbraio 2019 - 19:57

Si va in aula con il maxi-emendamento: prova di forza per il governo Musumeci ma dovrebbe passare tutto.

Stamattina si parlava di dimissioni, il governatore Musumeci inferocito coi suoi per quei 9 voti in meno. Troppi, più di quelli prevedibili. La riunione di giunta ha fatto saltare anche la conferenza dei capigruppo delle 15. Il pomeriggio all’Ars inizia con una insolita aria di tensione tra le parti politiche. Gli attriti interni a Forza Italia, i malcontenti degli altri gruppi che sostengono il governo: una finanziaria a “secco” non garantisce appigli per far politica sui territori.

Musumeci urla ma in giunta lo fanno “ragionare”. Andare al voto in questo momento sarebbe un rischio troppo alto che non conviene a nessuno: non conviene al centrodestra, non conviene al Pd, non conviene neanche ai 5 Stelle visto il calo nei sondaggi post-Abruzzo.

Quindi da stamattina si lavora a una quadra politica: Miccichè deve lavorare sui numeri e sono risicati. Ai franchi tiratori si deve aggiungere l’assenza di Calderone (FI) ieri, l’allontanamento di Lo Giudice (Gruppo Misto), il voto in meno di Gennuso (agli arresti) e altri 5 voti contrari dentro la maggioranza, comparsi sotto la scure del voto segreto, vera imboscata politica. Quel 29 a 33 sull’art. 7 è ormai un mantra ripetuto su tutti i giornali. A nulla sono serviti i due voti in più da Sicilia Futura.

I mal di pancia sono tanti e questa finanziaria somiglia sempre più a un provvedimento tecnico. Il maxi-emendamento scritto dal Presidente della Commissione Bilancio Savona è quasi pronto, si punta tutto su quello, sarà diviso in 4 votazioni. Garantirà 280 milioni da destinare alle categorie svantaggiate. Verranno destinati come anticipo sui soldi che la Sicilia deve a Roma in vista della rinegoziazione col governo centrale. Tutti gli altri emendamenti aggiuntivi andranno al collegato. Quello di questa sera sarà una sorta di voto sulla fiducia che il governo Musumeci chiederà all’aula per stanare i franchi tiratori.

L’Assemblea si è aperta alle 18 ed è stata rinviata alle 19.30. Si provano gli accordi, si stende sempre più la corda già tirata che tiene insieme la maggioranza. “Dovrebbe passare tutto, siamo 34” ce lo confermano fonti vicine all’Assessore Cordaro. Probabilmente lo sapremo in nottata. Musumeci è chiuso nella sua stanza e non vuole ricevere nessuno. Parlerà in aula e aprirà la sua personale “caccia ai traditori”. Inizia così la notte dei lunghi coltelli siciliani.

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