Fondi europei per raddoppio ferroviario Messina – Palermo: mozione alla Regione di Laccoto

Fondi europei per raddoppio ferroviario Messina – Palermo: mozione alla Regione di Laccoto

Redazione

Fondi europei per raddoppio ferroviario Messina – Palermo: mozione alla Regione di Laccoto

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venerdì 24 Settembre 2021 - 06:55

"Per il completamento necessaria una iniziativa forte del governo regionale. Avvii interlocuzioni ai massimi livelli per giungere alla definizione di un’opera prioritaria in termini di sviluppo economico e turistico"

“Occorre sfruttare i fondi europei per realizzare il completamento del raddoppio ferroviario Messina-Palermo nella tratta Patti-Castelbuono. A tal proposito è necessaria una iniziativa forte del governo regionale che deve avviare interlocuzioni ai massimi livelli per giungere alla definizione di un’opera che rappresenta una priorità in termini di sviluppo economico e turistico dell’intera provincia di Messina e della costa settentrionale della Sicilia”.

Sono le parole del deputato regionale Giuseppe Laccoto che ricorda come il piano decennale delle Ferrovie dello Stato abbia privilegiato l’itinerario alta velocità-alta capacità Palermo-Catania-Messina a discapito proprio della tratta Palermo Messina. “Non c’ero io al governo quando è stata presa questa decisione – afferma ancora l’on. Laccoto. Si è deciso di confermare questo buco nero di 80 chilometri tra Castelbuono e Patti, di fatto ostacolando la crescita di un territorio straordinario a grande vocazione turistica, ma davvero non ha senso lasciare opere incompiute che danneggiano l’immagine e impediscono lo sviluppo economico-occupazionale”.

Lo scorso aprile l’on. Laccoto ha presentato una interrogazione parlamentare per sollecitare il completamento del raddoppio ferroviario: “Ma finora non ho avuto alcun riscontro. A breve presenterò una mozione che mi auguro possa essere accolta trasversalmente dall’intera deputazione messinese per esortare il governo ad intraprendere una decisa azione finalizzata ad intercettare finanziamenti europei di qualunque natura (Pon, Poc, Por Fesr) per la redazione del progetto esecutivo del completamento del raddoppio ferroviario della tratta Messina-Palermo. Quest’opera – secondo Laccoto – deve essere al centro di un piano integrato di sviluppo che ponga la modernizzazione e il completamento delle strade e di tutte le infrastrutture a servizio del territorio, delle imprese, dei visitatori e dei residenti: senza questa condizione non vi è crescita e non vi è futuro”.

5 commenti

  1. Se non ora quando?

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  2. ,1986 militare a Palermo!.Si diceva pronto il raddoppio per il mondiale in Italia del 1990

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  3. Finché a Palazzo dei Normanni comanderà Catania, il raddoppio Messina-Palermo non si farà, punto.

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  4. Un deputato che mette in evidenza che “il piano decennale delle Ferrovie dello Stato abbia privilegiato l’itinerario alta velocità-alta capacità Palermo-Catania-Messina a discapito proprio della tratta Palermo Messina” la dice lunga sulla sua visione politica e soprattutto sulla conoscenza degli elementi importanti per lo sviluppo dei trasporti nella nostra Regione.
    Laccotto, che si lamenta dello stato di abbandono della costa nord della Sicilia, certamente non ha mai preso un treno fra Catania e Palermo (attraversa il centro dell’isola) e non si è reso conto di quanto le aree interne siano arretrate, soprattutto in termini di infrastrutture. In Sicilia c’è necessità di mille cose, del potenziamento della Messina-Catania-Palermo come della Messina-Palermo, della chiusura dell’anello autostradale come del completamento del raddoppio della Strada degli Scrittori, della Nord-Sud come della Palermo-Agrigento. Quindi sig. Laccotto, mi creda non abbiamo per nulla bisogno di nuove guerre fra poveri. Ma soprattutto vorremmo una classe politica (per adesso è un eufemismo) con una visione più ampia che non pensi solo a raccattare 2 voti in più. grazie per lo spazio

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  5. Siamo nel 2021 e duole..indigna constatare che per la Sicilia, da parte dei governi, si programmi semplicemente un doppio binario. Questo sarebbe un contentino. Solo con tracciati a vera alta velocità (250-300 km/ora) si potrebbe dare continuità/integrazione sociale, economica, culturale e turistica alle tre importanti città siciliane. Non serve portare il freccia rossa in Sicilia se non abbiamo binari adatti a farlo correre a 250 km l’ora. Giusto programmare un doppio binario ma che sia a vera alta velocità. Per questo i siciliani e i nostri rappresentanti politici devono instancabilmente lottare.

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