Il sindaco di Giardini Naxos: "Catania ci vuol fare ponti d'oro. Messina non parla"

Il sindaco di Giardini Naxos: “Catania ci vuol fare ponti d’oro. Messina non parla”

Rosaria Brancato

Il sindaco di Giardini Naxos: “Catania ci vuol fare ponti d’oro. Messina non parla”

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lunedì 02 Giugno 2014 - 05:46

"Dopo essere stati periferia della provincia temiamo di diventare periferia della città metropolitana". E' quanto ribadisce il sindaco di Giardini Naxos Nello Lo Turco al Forum di Tempostretto. "Catania è pronta a farci ponti d'oro mentre da Messina nessun segnale. Solo adesso Accorinti ha deciso di convocarci per il 6 giugno ma non conosciamo le sue idee. Peraltro non condividiamo questo sbilanciamento a favore dell'Area dello Stretto". Lo Turco sta coinvolgendo altri 11 comuni della Valle dell'Alcantara per farli aderire alla Città Metropolitana.

“Abbiamo moltissime perplessità, ma la cosa che più ci preoccupa è che finora non c’è stato alcun segnale concreto da parte del Comune di Messina. Il sindaco ci ha convocati finalmente per il 6 giugno a Palazzo Zanca, ma finora solo silenzio, nessuno ci ha interpellato. Solo Catania è pronta a farci ponti d’oro”. Non nasconde le sue perplessità il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, abituato alla concretezza di comuni, come quelli della zona jonica che lo sviluppo lo costruiscono giorno per giorno senza perdere tempo in chiacchere.

La Città Metropolitana ha i suoi vantaggi, anche economici, è vero, ma quel che ci preoccupa è la redistribuzione territoriale dei vantaggi e delle opportunità- chiarisce- E finora su questo fronte noi non abbiamo idea di cosa voglia fare Accorinti, che ha parlato solo di Area integrata dello Stretto con Reggio Calabria ma per i Comuni dell’Alcantara non ha detto nulla. E’ chiaro che dopo tanto silenzio siamo perplessi. I catanesi si muovono velocemente, stanno lavorando all’Area vasta tra Catania-Siracusa-Ragusa, progetti concreti, vogliono allargarla a Taormina e Giardini Naxos. Il sindaco Enzo Bianco ci ha convocati per il 7 giugno. Questa è la differenza, la capacità di pianificare, muoversi, agire”.

Per la verità i sindaci della zona jonica sin dall’inizio si sono detti contrari all’ipotesi della Città Metropolitana per il timore, più che giustificato,di una visione Messinacentrica aggravata dal fatto che Messina è un bradipo, economicamente ed imprenditorialmente parlando. Così hanno tentato la strada del Libero Consorzio Taormina-Etna, ma la soglia di popolazione fissata dalla legge regionale, 180 mila abitanti, ha fatto naufragare questa soluzione. Messina Città Metropolitana resta quindi una via obbligata, nonostante i continui corteggiamenti di Catania che comunque, sull’Area vasta e sul distretto economico produttivo riuscirà a spuntarla e a fare rete con quei comuni della zona jonica che viaggiano ad alta velocità.

“In vista dell’adesione alla Città Metropolitana ed in attesa di capire quali siano i progetti ed i programmi del Comune di Messina-prosegue Lo Turco- mi sono fatto promotore tra gli 11 comuni della Valle dell’Alcantara che ancora non figurano tra quelli compresi nella Città Metropolitana affinchè ne entrino a far parte, in modo da creare un polo territoriale unito che sia ampiamente rappresentato. Mi riferisco a comuni come Motta, Francavilla, che non possono restare fuori. Il nostro timore è che dopo essere stati periferia della provincia di Messina rischiamo di diventare periferia della Città Metropolitana. Noi abbiamo una serie di istanze fondamentali, se vengono recepite bene, altrimenti non c’è futuro. Accorinti spinge per l’Area Integrata dello Stretto, ma le faccio un esempio: a 20 minuti da Giardini Naxos c’è l’aeroporto di Catania, la rete ferroviaria. Secondo lei il ragionamento sull’Area dello Stretto non è sbilanciato? Non ci penalizza? Lo ripeto, Catania è pronta a farci ponti d’oro e invece da Messina non arrivano segnali e gli unici che arrivano guardano a Reggio Calabria. E non la penso così solo io. Anche nel versante tirrenico ci sono analoghe perplessità”.

Il 6 giugno a Palazzo Zanca i sindaci della zona jonica si faranno sentire e soprattutto vorranno ascoltare cosa l’amministrazione, l’ultima a muoversi tra le tre città metropolitane, vorrà dire. Settembre è dietro l’angolo.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Messina…?
    masochista….autolesionista…e..governata ( anche oggi..) da
    una banda di incapaci….
    da circa 60 anni a questa parte, la Citta’ e’ stata disintegrata
    ..da incapaci e da furfanti….
    p.s. anche io ho notato questo sbilanciamento verso Reggio Calabria…chissà’ perché’………?

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  2. Messina…?
    masochista….autolesionista…e..governata ( anche oggi..) da
    una banda di incapaci….
    da circa 60 anni a questa parte, la Citta’ e’ stata disintegrata
    ..da incapaci e da furfanti….
    p.s. anche io ho notato questo sbilanciamento verso Reggio Calabria…chissà’ perché’………?

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