Il sindaco di Spadafora: "La Città Metropolitana al momento è un punto interrogativo"

Il sindaco di Spadafora: “La Città Metropolitana al momento è un punto interrogativo”

Rosaria Brancato

Il sindaco di Spadafora: “La Città Metropolitana al momento è un punto interrogativo”

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mercoledì 04 Giugno 2014 - 05:34

"Al momento la città metropolitana è un punto interrogativo". Il sindaco di Spadafora, Giuseppe Pappalardo interviene al Forum di Tempostretto sottolineando i rischi della carenza di informazioni. "Il problema vero nascerà dopo quando si dovranno conciliare esigenze di ben 51 comuni"

“Secondo me l’aspetto più difficile sarà mettere insieme e soprattutto d’accordo 51 comuni, tenendo conto delle differenti identità, istanze, vocazioni”.

Giuseppe Pappalardo è appena stato confermato nella poltrona di primo cittadino di Spadafora, i suoi concittadini hanno premiato un’amministrazione attenta alla vocazione turistica del paese ed alle necessità del territorio.

Sulla Città Metropolitana non ripone molta fiducia, soprattutto perché le informazioni scarseggiano e sembra che tutto si sia fermato subito dopo l’approvazione della legge all’Ars che istituisce sia le tre città che i Liberi Consorzi.

“Il problema è anche io dopo- ci spiega- perché sarà difficilissimo con queste premesse così vaghe riuscire a gestire quello che sarà un vero e proprio carrozzone. Ogni singolo comune avrà esigenze e proposte diverse e vorrà autonomia. I veri problemi nasceranno il giorno dopo l’accorpamento. Mi chiedo come si farà a mettere insieme comuni così diversi, basti pensare alla provincia di Messina con realtà diverse dalla zona jonica a quella tirrenica”.

Ci sarà anche lui il 6 giugno a Palazzo Zanca all’incontro convocato dal sindaco Accorinti con i colleghi dei 51 comuni chiamati a far parte di Messina Città Metropolitana. E con gli altri sindaci Pappalardo condivide il disagio per la carenza di informazioni e concertazioni che finora hanno caratterizzato il percorso avviato e voluto dalla giunta Crocetta.

“Se ne parla pochissimo. Fino a questo momento, quanto a dettagli, la Città Metropolitana è un punto interrogativo. Io mi auguro che la fase della concretizzazione porti quei vantaggi annunciati. In questi mesi le uniche città a muoversi con l’intento di farla da padrone sono Catania e Palermo. Rischiamo di venire schiacciati”.

L’ipotesi di un’Area integrata dello Stretto piace al sindaco di Spadafora, perché Messina e Reggio Calabria a suo avviso hanno molti punti in comune. Quanto alle istanze che riguardano Spadafora non ha dubbi: “Il polo turistico nella nostra area è l’unica via d’uscita per rimuovere la crisi. Occorre puntare sul turismo, che è la vera vocazione di questo territorio e sulle infrastrutture collegate. Ad Accorinti porterò il progetto che stiamo portando avanti, il porticciolo di Spadafora. Siamo a metà strada tra Milazzo e Messina, la collocazione ideale”.

Non rimpiange molto la vecchia Provincia “negli ultimi anni andava a rilento, ma ogni tanto qualche risposta la dava. Adesso non sappiamo a cosa andiamo incontro con la Città Metropolitana”

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Ha ragione il sindaco di Spadafora, la città di Messina non ha niente in comune con i limitrofi centri jonici e tirrenici, forse la CITTA’ METROPOLITANA potrà servire a farsi carico del SISTEMA RIFIUTI, con la creazione di una MULTIUTILITY, non è poco ma è insufficiente. GIARDINI NAXOS e TAORMINA sono da tempo nell’orbita di CATANIA, solo sulla carta appartengono alla PROVINCIA di Messina, per non parlare di BARCELONA e MILAZZO, insieme sono già indipendenti dalla nostra città. Il nostro passato fulgente fu l’AREA DELLO STRETTO, il nostro futuro da costruire duramente sarà l’AREA DELLO STRETTO, prima ci impegniamo a realizzarla e meglio è per tutti noi.

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  2. Ha ragione il sindaco di Spadafora, la città di Messina non ha niente in comune con i limitrofi centri jonici e tirrenici, forse la CITTA’ METROPOLITANA potrà servire a farsi carico del SISTEMA RIFIUTI, con la creazione di una MULTIUTILITY, non è poco ma è insufficiente. GIARDINI NAXOS e TAORMINA sono da tempo nell’orbita di CATANIA, solo sulla carta appartengono alla PROVINCIA di Messina, per non parlare di BARCELONA e MILAZZO, insieme sono già indipendenti dalla nostra città. Il nostro passato fulgente fu l’AREA DELLO STRETTO, il nostro futuro da costruire duramente sarà l’AREA DELLO STRETTO, prima ci impegniamo a realizzarla e meglio è per tutti noi.

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  3. Mariedit vede il comune di Spadafora e gli altri comuni autosufficienti e nulla hanno da chiedere a Messina.
    Eppure molti impiegati negli uffici pubblici civili e militari e nelle strutture sanitarie di Messina risiedono in provincia, jonica e tirrenica oltre che nella provincia di Reggio. Molti studenti universitari sono della provincia messinese. Per le prestazione sanitarie ad ogni livello in particolare per diagnostiche importanti, soccorso, interventi con esigenze di alta specializzazione …etc….la provincia messinese si rivolge a Messina…..anche per tanto altro……in fondo già’ esiste la città’ metropolitana…..
    Bisogna organizzarla meglio e cogliere l’occasione di ottenere proficui finanziamenti per migliorare i servizi con la partecipazione di tutta la città’ metropolitana, per rispettare nel possibile le aspirazioni e le esigenze di tutti……il problema del piccolo comune deve essere il problema di tutta la città’ metropolitana che porta avanti progetti e richieste del territorio metropolitano….

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  4. Mariedit vede il comune di Spadafora e gli altri comuni autosufficienti e nulla hanno da chiedere a Messina.
    Eppure molti impiegati negli uffici pubblici civili e militari e nelle strutture sanitarie di Messina risiedono in provincia, jonica e tirrenica oltre che nella provincia di Reggio. Molti studenti universitari sono della provincia messinese. Per le prestazione sanitarie ad ogni livello in particolare per diagnostiche importanti, soccorso, interventi con esigenze di alta specializzazione …etc….la provincia messinese si rivolge a Messina…..anche per tanto altro……in fondo già’ esiste la città’ metropolitana…..
    Bisogna organizzarla meglio e cogliere l’occasione di ottenere proficui finanziamenti per migliorare i servizi con la partecipazione di tutta la città’ metropolitana, per rispettare nel possibile le aspirazioni e le esigenze di tutti……il problema del piccolo comune deve essere il problema di tutta la città’ metropolitana che porta avanti progetti e richieste del territorio metropolitano….

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