Forza d'Agrò, quattro conferenze alla Casa della Divina Bellezza

Forza d’Agrò, quattro conferenze alla Casa della Divina Bellezza

Redazione

Forza d’Agrò, quattro conferenze alla Casa della Divina Bellezza

venerdì 19 Novembre 2021 - 06:55

“La resilienza di una comunità dopo la notte” è il titolo scelto per gli incontri di questa programmazione invernale 2021-2022

La Fondazione Casa della Divina Bellezza di Forza d’Agrò (ME) riapre al pubblico con un nuovo ciclo di quattro conferenze che, a partire dal prossimo 21 novembre, permetterà di intraprendere ancora una volta, in un luogo unico dove è possibile condividere religioni e spiritualità, un meraviglioso percorso che si svelerà attraverso il manifestarsi della Bellezza.

La resilienza di una comunità dopo la notte” è il titolo scelto per gli incontri di questa programmazione invernale 2021-2022, incontri che si celebreranno tutti di domenica e tutti con inizio alle 17.30.

Al via il 21 novembre

Si comincia, come detto, il 21 novembre con una conferenza curata da Lionginas Virbalas, arcivescovo emerito di Kaunas, ed intitolata “Il martirio della Chiesa del silenzio. L’accanimento ateista nella Lituania del dopoguerra”. I successivi incontri avranno, invece, come protagonisti Antonio Presti (il 19 dicembre 2021), Giuseppina Radice (il 23 gennaio 2022) e Giorgio Agnisola (il 20 febbraio 2022).

La conferenza di Lionginas Virbalas sarà l’occasione per raccontare una pagina di storia oggi sconosciuta ai più, quella del popolo lituano che, prima durante la Seconda Guerra Mondiale e poi nel dopoguerra, subì la dura repressione sovietica senza mai arrendersi fino ad arrivare, l’11 marzo del 1990, all’indipendenza.

Le parole di Lionginas Virbalas

«La Seconda Guerra Mondiale – ricorda lo stesso Lionginas Virbalas – fu una catastrofe globale di proporzioni così immense che l’umanità sembrava aver perso la sua sensibilità al male, le storie dei piccoli paesi divennero invisibili. La Lituania occupata dai sovietici fu cancellata dalla mappa politica ed il mondo occidentale non ne sentì quasi più parlare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale i fedeli dei paesi dell’Europa dell’Est sono stati chiamati la Chiesa del silenzio, e questa era la situazione in Lituania. La Chiesa fu forzatamente messa a tacere all’interno, ma la cortina di ferro la separò anche, almeno parzialmente, dalla Chiesa universale».

Anni bui che, dunque, riguardarono anche la Chiesa lituana che, considerata “socialmente pericolosa”, fu duramente colpita dai sovietici: non mancarono le deportazioni di massa e molti sacerdoti resistenti furono addirittura crocifissi.

Una storia, quella lituana, che merita di essere raccontata, una storia di cui Lionginas Virbalas è stato in parte testimone oculare, come ci conferma parlando di quanto accaduto nei giorni della ritrovata indipendenza del suo paese: «Quegli anni e quell’esperienza sono stati un grande dono di Dio per noi. Nel 1989 ha avuto luogo la “Via Baltica”, una catena umana da Vilnius a Tallinn di circa 650 chilometri. Stare in quella catena è stata una delle esperienze più rilevanti della mia vita. Un altro momento importantissimo è stato l’apertura e riconsacrazione della Cattedrale di Vilnius nel 1990. Tanta gente con i sacerdoti portavano le reliquie di San Casimiro, santo patrono della Lituania, alla cattedrale. All’epoca ero seminarista ed ho partecipato a questa grande processione. Che gioia è stata quella! Nel gennaio 1991, quando il popolo difendeva il Parlamento lituano e la torre della radio e della televisione dai militari sovietici, io stavo in mezzo alla folla. Le forze speciali sovietiche hanno attaccato uccidendo delle persone, ma la gente non si è spaventata ed ha difeso la sua libertà».

La resilienza di una comunità dopo la notte

Calendario completo

1) Domenica 21 novembre 2021 (ore 17.30)

Lionginas Virbalas, arcivescovo emerito di Kaunas

“Il martirio della Chiesa del silenzio. L’accanimento ateista nella Lituania del dopoguerra”.

2) Domenica 19 dicembre 2021 (ore 17.30)

Antonio Presti

“L’arte come presenza dell’Invisibile. L’esperienza umana di Antonio Presti”.

3) Domenica 23 gennaio 2022 (ore 17.30)

Giuseppina Radice

“Il Sacro come senso del profano”.

4) Domenica 20 febbraio 2022 (ore 17.30)

Giorgio Agnisola

“Il silenzio e l’oltre nell’arte del Novecento”.

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