Il commissario Croce spera nell’arriva di 7 milioni di euro per Messina nell’ambito della voce “finanziamento agli enti locali”. Gli unici fondi assegnati sbloccati riguardano i 24 milioni di euro per il trasporto pubblico locale
Palermo non si esprime, Messina è al tracollo. E’ nera, o meglio “incolore”, in quanto niente è stato stabilito, la fumata venuta fuori dalla seduta convocata ieri pomeriggio alla Regione per decidere l’assegnazione dei fondi derivanti alla deroga del patto di stabilità. Un appuntamento molto atteso in riva allo Stretto, dove il commissario Luigi Croce sta tentando il tutto per tutto per recuperare le somme necessarie almeno al pagamento degli stipendi.
Nell’incontro di ieri pomeriggio si sarebbero dovute affrontare le priorità di assegnazione dei tetti di spese dei fondi sbloccati dall’accordo con lo stato, da cui Messina spera di ottenere circa 7,5 milioni di euro. Niente di tutto questo è però avvenuto. La prossima seduta, infatti, è stata convocata per giovedì, in attesa che gli uffici della ragioneria generale sviluppino gli elaborati necessari alla rideterminazione dei predetti tetti di spesa. Inevitabile la delusione dei sindacati che, come manifestato più volte in occasione degli incontri avuti negli ultimi giorni con il commissario, si dicono particolarmente preoccupati per le conseguenze che potrebbero generarsi nel caso in cui gli stipendi tardino ad arrivare. “Mente i Comuni sono al limite – commenta la segretaria della Fp Cgil Clara Crocé – la Regione temporeggia ancora”. Al momento le risorse sbloccate sono solo quelle dei 24 milioni di euro destinati al trasporto pubblico locale, misura peraltro già prevista nella stessa deroga al patto.
Per l’impiego degli altri fondi e’ stato, poi, stabilito un elenco di priorita’. Sara’ data precedenza, dunque, allo sblocco dei pagamenti alle imprese per la realizzazione di
opere e forniture, al cofinanziamento dei fondi strutturali, al finanziamento degli Enti locali ed agli investimenti nelle misure di sostegno all’ambiente attraverso progetti per la forestazione che prevedono sia interventi a tutela del patrimonio boschivo siciliano che per l’incremento di quest’ultimo. La giunta ha poi avviato la discussione finalizzata ad affrontare altri due nodi ovvero il sistema della formazione e il funzionamento della macchina amministrativa siciliana. (E.DEP.)
siamo al collasso…e per i servizi sociali ? e per le comunità che ospitano minori assegnati tramite decreto del tribunale per i minorenni? per i dipendenti?
Prima di tutto il pane. Non è chi non veda, in questo marasma generale da SoS – giacchè la nave sta affondando per colpa dell’ennesimo “Schettino” ignobilmente diretto verso un altro comando – che la priorità assoluta è il pane della gente che lavora ed ha sacrosanto diritto di ricevere a fine mese il proprio stipendio. “…La realizzazione di opere e forniture, il cofinanziamento dei fondi strutturali, il finanziamento degli Enti locali e gli investimenti nelle misure di sostegno all’ambiente attraverso progetti per la forestazione che prevedono sia interventi a tutela del patrimonio boschivo siciliano…” potrebbero pure aspettare. Ma la gente che lavora no. La rata del mutuo, altri pagamenti, lo stesso sostentamento familiare dipendono dallo stipendio mensile. E c’è gente con un solo stipendio, senza riserve ovvero risparmi e “mancu i soddi pa cascia”, come caratteristicamente faceva notare un netturbino.
Il premier Mario MONTI,nella cui MAGGIORANZA ci sono il POPOLO DELLA LIBERTA’ di BERLUSCONI,il PARTITO DEMOCRATICO di BERSANI,l’UNIONE DEMOCRATICA DI CENTRO di CASINI,mentre sono all’OPPOSIZIONE la LEGA NORD di MARONI e l’ITALIA DEI VALORI di DI PIETRO,non cito le frattaglie politiche,a notte inoltrata dopo un Consiglio dei Ministri INUTILE per gli italiani che non vivono di POLITICA,ripete per ben due volte le parole DISCIPLINA DI BILANCIO,riferite agli Enti Locali, che hanno i conti in ROSSO e numeri di bilancio ERRATI,come il Comune di Messina e sarà musica per le orecchie di Luigi CROCE,che ha come esperti dei conti due uomini che ne sanno più di COGLITORE e DI LEO,insomma la PACCHIA E’ FINITA,in parole terra terra,non ci saranno più anticipazioni di cassa e spenderemo i picciuli che ci sono nel saldo di tesoreria,la vedo dura per gli stipendi dei dipendenti ma la vedo ancora più dura per la nostra comunità,quel poco che c’era è stata azzerata dal mal governo di BUZZANCA oggi GENOVESE ieri. C’è una beffa per i messinesi tra i provvedimenti di MONTI, l’imposizione dell’AFFIEVOLAMENTO DELLE LUCI, in una città come MESSINA al buio e dove si sono spesi in questi anni un fiume di denaro per illuminazione. ORA BASTA, il 28 ott li PUNIREMO
DAL SITO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
Un capitolo importante del provvedimento riguarda i controlli dei bilanci delle Pubbliche Amministrazioni. Il Consiglio dei Ministri il 4 ottobre ha aperto ai controlli in tempo reale dei bilanci della PA (cfr. comunicato stampa n. 48 del 4 ottobre 2012). In particolare verrà rafforzata la capacità di controllo sui bilanci degli enti locali, che farà leva sulla Corte dei Conti, sui servizi ispettivi della Ragioneria Generale dello Stato e sulla Guardia di Finanza.
SCIOGLIMENTO DEL COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Previa relazione del Ministro dell’interno, il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento, ai sensi della normativa antimafia, del Consiglio comunale di Reggio Calabria e ha disposto il commissariamento dell’Ente affidandone la gestione ad una commissione straordinaria per la durata di 18 mesi. Questa eserciterà le funzioni spettanti al Consiglio comunale, alla Giunta e al Sindaco, fino all’insediamento degli organi ordinari.
RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE
Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V. Il testo interviene a undici anni di distanza dalla precedente revisione attuata con la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.
L’intervento riformatore si incentra anzitutto sul principio dell’unità giuridica ed economica della Repubblica come valore fondamentale dell’ordinamento, prevedendo che la sua garanzia, assieme a quella dei diritti costituzionali, costituisce compito primario della legge dello Stato, anche a prescindere dal riparto delle materie fra legge statale e legge regionale. E’ la cosiddetta clausola di supremazia presente in gran parte degli ordinamento federali.(INSOMMA MINORE AUTONOMIA)
SPENDING REVIEW
A regime, il risparmio derivante dalla spending review per le Regioni e le Proviince a STATUTO SPECIALE è di 1 miliardo di euro.
A VOI I COMMENTI
MARIEDET complimenti ! hai il dono della sintesi…interassantissimo -))))