Furci, discarica a cielo aperto nel greto del torrente "Pagliara"

Furci, discarica a cielo aperto nel greto del torrente “Pagliara”

Carmelo Caspanello

Furci, discarica a cielo aperto nel greto del torrente “Pagliara”

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venerdì 16 Agosto 2019 - 11:28

Un quadretto indecoroso, stigmatizzato dai cittadini, che rischia di vanificare il risultato raggiunto in un anno di raccolta differenziata. Intanto si chiede di incrementare la raccolta dell'umido come nei centri vicini

FURCI SICULO – L’area del torrente Pagliara adiacente il quartiere Madonna delle Grazie, nella zona nord del paese, è stata trasformata in una sorta di discarica a cielo aperto. Campeggiano sacchi d’immondizia indifferenziata, in particolare all’altezza del ponte dell’autostrada. Il luogo può essere raggiunto a piedi e in auto attraverso una stradina a ridosso il muro d’argine. Un quadretto indecoroso, stigmatizzato da tanti cittadini. Una immagine incresciosa, che rischia di vanificare gli importanti risultati raggiunti a Furci Siculo in un anno di raccolta differenziata. Basti pensare che lo scorso giugno è stata superata la soglia dell’80% (82,2 per l’esattezza).

Si invocano maggiori controlli. Mentre la comunità si pone l’interrogativo su chi stia degradando l’alveo del torrente. E che necessità vi sia, considerato che il servizio nel complesso sta funzionando.

“Non crediamo – è il coro unanime dei furcesi – che a scaricare sacchi d’immondizia a cielo aperto siano persone provviste di mastelli e regolarmente censite all’anagrafe tributaria. L’attenzione andrebbe puntata altrove, su eventuali affitti in nero e utenze fantasma”.

Un problema emerso negli anni scorsi anche a S. Teresa di Riva , al quale l’ex sindaco Cateno De Luca prima e l’attuale Danilo Lo Giudice adesso hanno dato risposte con controlli incrociati.

IL “NODO DELL’UMIDO”

Gli utenti di Furci, per quanto riguarda il servizio, si dicono nel complesso soddisfatti. Ma avanzano una richiesta precisa che al momento non è stata soddisfatta. E cioè che l’umido, in estate, sia raccolto tre volte e non due alla settimana (lunedì e venerdì) anche nell’Aro del Dinarini di cui fanno parte insieme a Roccalumera. Così come accade peraltro nell’adiacente Aro del Nisi (per la cronaca gestito dalla stessa ditta che opera a Furci), dove per il mese di agosto è stata disposta la raccolta dell’umido organico nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Parliamo di Alì, Alì Terme, Nizza e Fiumedinisi. A S. Teresa di Riva (qui opera una impresa diversa) l’umido viene sistematicamente raccolto, estate e inverno, tre giorni la settimana. E, in estate, ben sei volte per le attività commerciali.

Per quanto concerne la discarica a cielo aperto lungo il torrente Pagliara si confida nei controlli. Per non vanificare gli sforzi degli utenti che grazie ad una corretta raccolta differenziata hanno cambiato il volto del paese, con i benefici che ciò, nel tempo, dovrebbe portare anche in bolletta in virtù di una notevole riduzione di immondizia indifferenziata trasferita in discarica.

E per non vanificare gli sforzi di chi al Comune si sta prodigando (in particolare la consigliera delegata Manuela Cordaro) per innalzare gli standard di un servizio delicato, tra i principali parametri della civiltà di una comunità.

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