Galleria Inps, la riapertura è più lontana. I privati dicono no

Galleria Inps, la riapertura è più lontana. I privati dicono no

Marco Ipsale

Galleria Inps, la riapertura è più lontana. I privati dicono no

martedì 07 Maggio 2019 - 08:00

L'Ordine degli architetti si occuperebbe degli interventi basilari di messa in sicurezza. Ma se non c'è il via libera dei condòmini dell'altra parte del palazzo...

MESSINA – L’accordo risale a sette mesi fa, era il 28 settembre. L’Inps, l’Ispettorato del Lavoro e l’Ordine degli Architetti avevano l’obiettivo comune di riaprire la galleria Inps, splendido passaggio tra il municipio e il duomo, oggi abbandonato a sé stesso.

La Fondazione Architetti nel Mediterraneo ha redatto un progetto preliminare, che attendeva l’ok dell’Inps nazionale, della Regione e del condominio che affaccia sulla Galleria. I primi due sono arrivati, il terzo no e potrebbe non arrivare mai.

Il motivo? I residenti non gradirebbero la fruizione pubblica perché temono il frastuono. Un po’ ciò che avviene da anni con le lamentele degli abitanti della vicina galleria Vittorio Emanuele.

“Prima di firmare quell’accordo – dice il direttore provinciale dell’Inps, Marcello Mastrojeni -, avevamo incontrato un rappresentante dei proprietari, che si era detto favorevole e anzi ci aveva sollecitato. Ora, invece, ci hanno anticipato, in via ufficiosa, che non darebbero il nulla osta. Ed è paradossale, perché la galleria è in condizioni critiche a causa della mancata manutenzione da parte dei proprietari. Loro avrebbero risparmiato l’onere dei lavori di ristrutturazione e la città avrebbe potuto fruire della galleria. A causa di questo veto, il progetto è ora in fase di stallo. Dispiace constatare che un grande sforzo degli enti pubblici si debba fermare di fronte alle resistenze dei privati. Ce lo avessero detto prima non avremmo perso tempo e non ci avremmo messo la faccia per poi scoprire che si sarebbero tirati indietro”.

Soluzioni? “Fino a quando i proprietari si arroccano su queste posizioni sarà difficile – risponde Mastrojeni – ma vedremo, abbiamo fatto e continueremo a fare tutto il possibile in una valutazione complessiva di interesse della città”.

Resta in piedi, invece, l’ipotesi di trasferire l’Ispettorato del Lavoro nell’adiacente vecchia sede dell’Inps, oggi sfitta. “L’Inps ha dato il suo benestare – conclude il direttore -, siamo in attesa dell’Ispettorato. Gli architetti, invece, arriverebbero solo nel caso in cui si concretizzasse la possibilità di utilizzare la galleria. Farebbero anche gli interventi basilari di messa in sicurezza, ma tutto è condizionato al benestare dei privati”.

(Marco Ipsale)

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