Perché la Tares costa tanto? Lente d’ingrandimento su costi e servizi per il 2013

Perché la Tares costa tanto? Lente d’ingrandimento su costi e servizi per il 2013

Francesca Stornante

Perché la Tares costa tanto? Lente d’ingrandimento su costi e servizi per il 2013

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lunedì 09 Dicembre 2013 - 02:09

Viaggio tra i numeri del piano industriale finanziario redatto dall'Ato3 e approvato dal Consiglio comunale insieme alle tariffe Tares. Secondo il documento la gestione rifiuti nel 2013 è costata 42 milioni, vediamo nel dettaglio come si compone questa cifra.

Nel 2013 la gestione rifiuti è costata 44.424.677 euro. Lo riipetiamo ormai da settimane, i messinesi hanno probabilmente imparato questa cifra a memoria perché la Tares che troveremo sotto l’albero servirà a coprire per intero il costo di tutto il servizio. Tutti i numeri del pianeta rifiuti messinese sono stati dettagliatamente riportati nel piano industriale finanziario redatto dall’Ato3, un documento che il Consiglio comunale ha dovuto approvare per la prima volta e che ha attirato l’attenzione soprattutto del consigliere comunale Daniele Zuccarello che ha contestato alcuni passaggi ritenuti evidentemente non chiarissimi.

Provando a entrare nel dettaglio delle tabelle riportate nelle pagine del piano finanziario ci si può soffermare su qualche dato che aiuta a comprendere quali sono le voci di spesa che portano il costo totale a 42.009.692,60 milioni di euro. Si parte da una tabella generale che suddivide costi di gestione, costi comuni e costi d’uso del capitale.

I costi di gestione ammontano a 36.088.225 e sotto questa voce si raggruppano principalmente i servizi che riguardano l’igiene ambientale. Emerge che allo spazzamento e al lavaggio di strade e aree pubbliche nel 2013 sono stati destinati 12.141.858 euro, a raccolta e trasporto 10.558.502, per trattamento e smaltimento 7.739.134, per la raccolta differenziata 3.665.085, trattamento e riciclo 606.423, altri costi (ma non si specifica quali) 1.377.224.

I costi comuni prevedono invece 2.146.396, mentre alla voce costi d’uso del capitale la cifra riportata è 3.775.071 e in questo caso si tratta di costi bancari soprattutto per anticipazioni.

Volendo scendere ancor più nel dettaglio e monitorare da vicino in che cosa consistono in particolare i costi di gestione basta controllare un’altra tabella che indica la somma dei dati a consuntivo al 30 settembre 2013 e di quelli previsionali all’ultimo trimestre dell’anno, quando cioè l’Ato ha cessato ogni gestione operativa. Si scopre che la raccolta dei rifiuti dalle strade costa 8.708.4423 euro, lo spezzamento manuale e meccanizzato 9.073.862, la pulizia di fiere e mercati 1.189.845, la gestione della piattaforma di Pace 829.325. Continuando a scorrere l’elenco salta ancora fuori che le discariche abusive e l’amianto costano alla città 1.048.484, il relativo trasporto e discarica 2.520.905.

La raccolta differenziata costa invece 4.191.035 euro e tra le diverse spese balzano all’occhio gli 837.825 euro per il porta a porta per le utenze commerciali e 1.053.545 per i centri di raccolta.

Ci sono poi i servizi definiti “vari”. Si tratta della pulizia Cimiteri che costa 992.418, pulizia spiagge che si attesta sui 146.065, pulizia torrenti a quota 132.352.

In queste cifre viene conteggiata anche il costo del personale che praticamene in tutte le voci risulta essere praticamente la spesa più alta. Ci sono però anche i costi previsti per il funzionamento dell’Ato3 , circa 3 milioni e annessi i servizi gestiti direttamente dall’Ato 3 e non da Messinambiente: 1.193.247 euro per manutenzione ville e aree a verde, 13.915 per monitoraggio e controllo della zanzara tigre.

L’elenco potrebbe continuare ma le voci più significative sono senza dubbio queste. Nelle ultime settimane i cittadini che entro il 31 dicembre dovranno mettere mano al portafogli per pagare la prima rata della Tares adesso possono avere un quadro un po’ più chiaro del perché stanno pagando una determinata cifra e a fronte di quali servizi. Probabilmente però la rabbia sarà ancora più forte perché viste le condizioni in cui versa la città pare impossibile spendere tanto per trovarsi costantemente a fronteggiare le emergenze e con spettacoli davvero indecorosi.

Francesca Stornante

5 commenti

  1. La brava Francesca STORNANTE riassume alcune cifre: sono
    ricavate dall’analisi del PIANO FINANZIARIO in suo possesso, oppure da un riassunto per i giornalisti fornito da Palazzo Zanca? Il sito web del Comune di Messina, violando spudoratamente le normi sulla TRASPARENZA, rende impossibile, ai giornalisti e ai messinesi, la conoscenza delle Determinazioni Dirigenziali di impegno di spesa sui rifiuti e l’ultimo Piano Finanziario 2013, rimodulato al 30 settembre, bisogna scovarli nella rete web. Ci ha pensato mariedit, pertanto fornisco il collegamento dove potete leggere la Deliberazione della giunta comunale del 14 ottobre 2013 e il Piano Finanziario di ATOME3, un documento da cui potete scoprire tutto, ma proprio tutto, del servizio rifiuti di Messina. Come al solito, una volta aperto il collegamento, dovete fare due clic per poterlo salvare. Mariedit ha quasi finito di analizzare la SPESA PERSONALE, quella media pro capite, quella media per singolo servizio, noterate differenze significative a parità di livello di inquadramento, che mettano a nudo un’organizzazione del lavoro, impregnata dalla politica e dal potere delle RSU sindacali. L’estensione ELEVATA del link è necessaria.
    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&frm=1&source=web&cd=4&ved=0CEAQFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.comune.messina.it%2Frepository%2Fatti-amministrativi%2Fallegati%2F1%2FDocs13870%2F740.pdf&ei=VlqlUrHOLKWs0QWO1YCgCQ&usg=AFQjCNHz9_oUWBByonRlypO86iIOuxp1oQ
    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&frm=1&source=web&cd=2&ved=0CDQQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.comune.messina.it%2Fil-comune%2Fatti-amministrativi%2Fdelibere-della-giunta-municipale%2Fallegati%2Fgiunta-municipale-2013%2F145.pdf&ei=VlqlUrHOLKWs0QWO1YCgCQ&usg=AFQjCNEpOyO1WS3O4czWDHPuifBI6Peong

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  2. mi permetto di segnalare che questi numeri (riportati nell’articolo) non servono a nulla…

    sarebbe utile sapere:
    – differenze in investimenti tra messina e catania (che ha soli 50.000 abitanti in più) e tra messina e un ipotetico benchmark (esempio una città equivalente in dimensioni del nord)
    – differenze di costi tarsu nell’anno precedente tra messina e catania (che ha soli 50.000 abitanti in più) e tra messina e un ipotetico benchmark (esempio una città equivalente in dimensioni del nord)
    – impatto percentuale del costo della tares su una famiglia tipo (4 persone di cui due minori) che abita in 100 mq modificato in base a diverse fasce di reddito. questo dato è fondamentale per vedere se c’è o meno giustizia sociale
    – impatto stimato della tares per famiglia in caso di censimento completo dei contribuenti (che sappiamo essere oggi carente)
    – reali possibilità che famiglie a basso reddito possano effettivamente pagare la tassa (in pratica, nel computo dei contribuenti, il comune sa a “chi” sta chiedendo di pagare?)
    – chi, come, quando e dove paga la tares?
    – chi, come, quando e dove controlla che tutti paghino?
    – chi, come, quando e dove si occupa del calcolo degli sgravi (a proposito, qualcuno ha nuove sul tema?)?

    e potrei continuare… ma non sono un giornalista.

    grazie

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  3. Ma di cosa state parlando? Non vedo gente che spazza e pulisce, le strade fanno schifo,la città e piena di immondizia …. Mi chiedo: Ma chi gestisce questi soldi e chi lavora veramente? ….. Ma voi avete mai visto una città pulita? …. Mi danno da solo perchè sono solo chiacciere …

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  4. In questo interessantissimo articolo si evince un dato su tutti:-un quarto della spesa e precisamente 12.141.858 euro sono spesi in spazzamento e lavaggio di strade ed aree pubbliche.
    Ora io sfido qualunque cittadino ed amministratore a dirmi dove hanno mai visto qualcuno spazzare strade e soprattutto lavare o almeno nella misura che giustifichi una spesa superiore a 12 (diconsi dodici!!!!) MILIONI di euro.
    Quindi, dove vanno a finire questi 24 Miliardi di vecchie Lire?

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  5. Salvatore Vernaci 9 Dicembre 2013 16:00

    La TARES e l’IMU sono state istituite dal Governo. I Governi sono stati e sono illegittimi, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, che « ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza, sia per la Camera dei deputati che per il Senato della repubblica, alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna regione». Di conseguenza anche i TRIBUTI istituiti ed imposti dai vari Governi illegittimi sono da considerare illegittimi. Cosa succede se si farà ricorso, come ve ne saranno tanti, alle bollette TARES ed IMU?….

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