Ma quando partono gli Aro nella provincia jonica?

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Giusy Briguglio

Ma quando partono gli Aro nella provincia jonica?

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sabato 27 Settembre 2014 - 09:32

La tanto auspicata porta a porta è ancora un miraggio, le strade senza cassonetti anche e i piani d’intervento previsti dai consorzi si portano dietro vizi di fondo che difficilmente riusciranno a sostituire il pessimo ricordo degli Ato

Nessuna novità sulla gestione rifiuti, gli Ambiti di Raccolta Ottimale che dovevano, nelle intenzioni, sostituire al più presto il servizio carente degli Ato ancora non decollano. Scadenze non rispettate, problemi su problemi: la tanto auspicata porta a porta è ancora un miraggio, le strade senza cassonetti anche e i piani d’intervento previsti dai consorzi si portano dietro vizi di fondo che difficilmente riusciranno a sostituire il pessimo ricordo degli Ato con un servizio che si contraddistingua per efficienza ed economicità. Il primo a costituirsi è stato l’Aro Valle del Nisi tra i comuni di Nizza di Sicilia, Fiumedinisi, Alì Terme, Alì nel settembre del 2013, poi la sottoscrizione della convenzione solo nel luglio scorso a causa dei ripensamenti in itinere del sindaco Pietro Fiumara, ma ancora mancano i passi più importanti: l’approvazione del regolamento dei rifiuti urbani, l’istituzione di un ufficio comune e la gara d’appalto. Si procede a rilento, il dubbio è che il servizio non sia pronto neanche per gennaio 2015. L’Aro Valle del Dinarini, costituitosi sempre nel settembre del 2013 e con l’intenzione di decollare a gennaio 2014, si è recentemente dimezzato: Pagliara e Mandanici hanno lasciato Roccalumera e Furci Siculo “sconvolgendo” il Piano d’intervento previsto che dovrà dunque essere rivisto. Come avevamo previsto, la novità dilaterà ulteriormente i tempi di azione, un altro punto interrogativo anche su questa partenza e sul nuovo assetto che Pagliara e Mandanici sceglieranno per gestire la raccolta rifiuti. C’è poi l’Aro della Valle d’Agrò formato dai seguenti comuni, Savoca, Sant’Alessio Siculo, Antillo, Limina, Forza d’Agrò, Casalvecchio, Roccafiorita che hanno firmato inoltre un accordo per scaricare nella discarica di Ligoria nel territorio di Santa Teresa sulla cui riattivazione pende, anche in questo caso, un grosso dubbio. Chi immaginava già di vedersi recapitati a casa i cestelli di colore diverso per la differenziata con apposito regolamento per il ritiro dei rifiuti dovrà dunque attendere “buone nove”. Ma una volta che il servizio partirà sarà bene che sia stato pensato in ogni dettaglio: la normativa prevede infatti che il comune provveda al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata e del 50% di recupero di materia entro il 31 dicembre 2015.

Giusy Briguglio

2 commenti

  1. Dopo i fallimentari ATO, adesso gli ARO?
    A quando i MAF?
    Ma Andatevene A F…….!
    George

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  2. Dopo i fallimentari ATO, adesso gli ARO?
    A quando i MAF?
    Ma Andatevene A F…….!
    George

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