Ancora senza spiegazione il suicidio del commerciante lanciatosi dal viadotto Ritiro

Ancora senza spiegazione il suicidio del commerciante lanciatosi dal viadotto Ritiro

Redazione

Ancora senza spiegazione il suicidio del commerciante lanciatosi dal viadotto Ritiro

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lunedì 18 Marzo 2013 - 15:04

Ancora senza spiegazione il suicidio del commerciante 45enne che ieri mattina s'è lanciato dal viadotto Ritiro. La salma si trova all'obitorio del Policlinico ma il magistrato di turno non ha disposto l'autopsia. La Polizia cerca una lettera o un biglietto lasciato dall'uomo. La situazione della sua attività economica non era tale da giustificare un gesto estremo.

Un volo di oltre cinquanta metri e poi la morte. Ha destato molta impressione il suicidio di A.V. 45 anni, titolare di un avviato esercizio commerciale nel centro di Messina. Ha stupito quanti lo conoscevano perché, come si dice spesso in questi casi, niente lasciava presagire la tragedia. Eppure l’uomo ieri mattina è uscito dalla sua abitazione, in un villaggio della riviera nord, ha imboccato l’autostrada Messina-Palermo, ha parcheggiato lo scooter sul viadotto Ritiro e si è lanciato nel vuoto. Questa, almeno, è la prima ricostruzione dei fatti. Ma non ci sono testimoni, nessuno ha visto l’uomo scavalcare il guard rail e lasciarsi andare giù. Ad insospettirsi sono stati alcuni automobilisti che hanno notato il ciclomotore nella corsia d’emergenza ed hanno avvisato la Polizia Stradale. E, infatti, poco dopo è stato trovato il cadavere del commerciante. Il corpo è stato poi trasportato all’obitorio del Policlinico. Al momento il magistrato di turno non ha disposto l’autopsia e dunque la salma è a disposizione dei familiari, della moglie e dei due figli colpiti da questa immane tragedia. Cosa ci sia dietro questa morte è presto per dirlo. A.V. negli ultimi tempi sembrava afflitto da problemi che non gli davano tregua. La sua attività commerciale non sembrava attraversare una crisi così profonda da giustificare un gesto estremo. Le solite difficoltà economiche che in questo periodo investono un po’ tutti, il lavoro che era un po’ diminuito ma niente di irreparabile. Sulle indagini della Polizia vige il più stretto riserbo e non si sa ancora se il commerciante abbia lasciato una lettera o un biglietto per spiegare il suo gesto.

3 commenti

  1. nn se ne può più…ci hanno ridotti alla fame estrema….cn i debiti!!!

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  2. puzza di bruciato 18 Marzo 2013 19:17

    Lo conoscevo, ero cliente della pizzeria… se questo può consolare, per me era un vero professionista nel suo lavoro….
    Condoglianze sentite alla famiglia….

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  3. montalbanosono 19 Marzo 2013 07:39

    NON E’ SUICIDIO E’ OMICIDIO DI STATO……………………..

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