Giallo di Caronia, esperti al lavoro in cerca di risposte dall'esame di Gioele

Giallo di Caronia, esperti al lavoro in cerca di risposte dall’esame di Gioele

Alessandra Serio

Giallo di Caronia, esperti al lavoro in cerca di risposte dall’esame di Gioele

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mercoledì 02 Settembre 2020 - 15:22

Altra tappa dell'inchiesta sul giallo di Caronia ieri a Messina, dove è stato prelevato terriccio ed altro materiale dai resti di Gioele. Lunedì gli accertamenti sull'incidente

Si muove per step , non potrebbe essere diversamente, l’inchiesta per fare luce sulla morte di Viviana e Gioele. E tutti intorno, dopo l’iniziale clamore e i falsi scatti in avanti, puntualmente smentiti dalla Procura, sembrano aver tirato il freno della prudenza.

E’ ancora presto per formulare ipotesi” è il leit motiv delle dichiarazioni degli esperti che ieri pomeriggio hanno esaminato il cranio di Gioiele per cinque ore all’Istituto di Geologia Forense dell’Università di Messina. Mentre la famiglia Mondello e i Parisi, che anche ieri non sono mancati all’appuntamento con le tappe principali degli accertamenti, ha scelto il silenzio stampa.

Daniele Mangano con la sorella e il cognato
Daniele Mangano con la sorella e il cognato

Da dietro i cancelli del polo universitario del Papardo, Daniele non ha insistito per entrare quando gli è stato negato l’accesso, non ha parlato con i giornalisti ma ne ha rispettato il lavoro, ma non ha “mollato la posizione neppure di un centimetro, con accanto la sorella, il padre e il cognato –i colori e il profilo così simili a Viviana – a formare il cordone affettivo di sostegno.

Arrivato intorno alle 15 come gli esperti scientifici, Daniele se n’è andato dopo parecchie ore e dopo aver scrutato spesso di là dei cancelli, quasi il suo modo di stare accanto agli “amabili resti” del suo piccolo. Poi è andato via con l’avvocato Cozza, uno dei legali dei Parisi, arrivato per interloquire con uno dei suoi consulenti. Anche lui ieri ha invocato il rispetto dei tempi, per forza lunghi, dei complessi esami scientifici in corso.

Per quel che riguarda l’inchiesta in senso stretto, ieri gli esperti“Ospiti” della geologa Roberta Somma, incaricata dal Procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, i medici legali Elvira Ventura Spagnolo, Daniela Sapienza e Pina Certo hanno lavorato per cinque ore – fino alle 19.30 passate, alla ricerca di materiale utile, si spera, a stabilire alcune cose: se Gioiele è rimasto sempre o per la maggior parte del tempo nello stesso posto, lì dove è stato trovato, se si è spostato o il suo corpo esanime è stato spostato, e dove.

medico legale Elvira Ventura Spagnolo
medico legale Elvira Ventura Spagnolo

Alla fine delle operazioni, a buio fatto, le dottoresse Ventura e Sapienza spiegano comunque quali operazioni hanno compiuto: “Abbiamo repertato il materiale trovato sul cranio del piccolo: terriccio, fogliame, materiale organico”. Il focus sembra essere in particolare sul terriccio, nel tentativo di individuare poi, col riscontro sui luoghi, da dove arriva quello che è rimasto addosso a Gioele. “E’ prematuro anche parlare di segni di microfauna”, precisa la dottoressa Sapienza a chi chiede se sono evidenti i segni di un accanimento degli animali sul bimbo.

Insomma, questo lavoro di reperta mento compiuto ieri al polo universitario del Papardo servirà a dire se Gioele è stato trascinato, “toccato” da qualcuno, o se è rimasto sempre nell’identico luogo dove poi è stato rinvenuto dal brigadiere dei Carabinieri in pensione, in una sorta di “anfratto” creato dalla vegetazione che, dando luogo ad una cappa di umidità, ha probabilmente schermato l’olfatto ai ricercatori e ai cani molecolari.

Il prossimo passaggio per il team di consulenti che ieri hanno operato, spiegano, consiste nel classificare questo materiale con precisione, appunto, e confrontarlo con i luoghi poi “passarlo” al medico legale per la valutazioni.

Mentre venerdì prossimo 4 settembre, tra la mattina e il primo pomeriggio, il procuratore capo Cavallo metterà in campo i tecnici che dovranno ricostruire l’incidente automobilistico che ha costretto Viviana a fermare la sua marcia verso una meta che ad oggi si può soltanto ipotizzare.

Così, dopo aver ricevuto l’incarico, già lunedì prossimo gli ingegneri Santi Mangano e Roberto della Rovere potranno analizzare l’auto di Viviana poi recarsi a Caronia, in quel tratto di A20 ormai tristemente noto.

Mentre all’ingegnere Antonio Consalvi spetterà il compito di estrarre i dati dal tablet, dal pc e dal cellulare di Viviana.

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