Morte di un pensionato di 80 anni, aperta inchiesta per omicidio preterintenzionale

Morte di un pensionato di 80 anni, aperta inchiesta per omicidio preterintenzionale

Veronica Crocitti

Morte di un pensionato di 80 anni, aperta inchiesta per omicidio preterintenzionale

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venerdì 12 Febbraio 2016 - 08:51

Al momento, l’ipotesi con cui il magistrato ha aperto il fascicolo d’inchiesta è di “omicidio preterintenzionale”, con unico indagato il 53enne.

Una morte sospetta su cui gli inquirenti vogliono far luce prima di bollare il caso come “complicanze” ospedaliere, omicidio preterintenzionale o cause naturali. Ecco perché, da qualche giorno, i militari della Compagnia di Messina Sud sono al lavoro per ricostruire le ultime settimane di vita di Giuseppe Trimarchi, 80enne pensionato di Giampilieri, il cui cuore ha cessato di battere il 10 febbraio in un lettino di Rianimazione del Policlinico di Messina.

A spingere il Sostituto Procuratore Piero Vinci, titolare del caso, ad aprire un fascicolo d’inchiesta è stata la denuncia della famiglia dell’anziano signore che, nella sua morte, ha inteso qualcosa di poco chiaro. In particolare, le quattro figlie e la sorella reputano che possa esserci un collegamento tra il peggioramento dell’uomo ed una lite, avuta dallo stesso il 29 gennaio in una piazzetta di Giampilieri.

Ed è proprio su quell’episodio che si stanno concentrando gli sforzi dei carabinieri coordinati dal Maggiore Paolo Leoncini. Diversi testimoni hanno affermato che, quel giorno, Trimarchi ha avuto un diverbio con un 53enne del posto. Lo stesso Trimarchi avrebbe poi usato un bastone per colpire l’altro e questi, per reazione, avrebbe spintonato l’anziano signore facendolo cadere a terra. Da lì, il ricovero al reparto di Ortopedia del Policlinico e poi, giorno dopo giorno, il peggioramento delle condizioni, fino al trasferimento in Rianimazione ed al decesso.

Al momento, l’ipotesi con cui il magistrato ha aperto il fascicolo d’inchiesta è di “omicidio preterintenzionale”, con unico indagato il 53enne difeso dall'avvocato Nino Cacia. In realtà, sarà soltanto l’autopsia, insieme agli accertamenti, a far chiarezza sull’accaduto e decretare se, in effetti, vi sia un collegamento diretto tra i vari episodi.

"Nella vicenda all'esame degli investigatori per il quale vi è iscrizione per l'ipotesi di omicidio preterintenzionale a carico del mio assistito – ha sottolineato l'avvocato Cacia – nessuna responsabilità può ragionevolemente essere attribuita a costui, il quale nell'occasione, ha subito una violenta aggressione (di cui abbiamo esaustiva prova documentale e testimoniale) dall'uomo successivamente succeduto. i numerosi testimoni presenti al fatto hanno escluso in modo categorico alcun gesto di azione o reazione dell'odierno indagato il quale, ad avviso dello scrivente, assume il ruolo di vittima del reato". (Veronica Crocitti)

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