Gioia Tauro (RC), numerosi i rinvenimenti di canapa indica. Un arresto

Gioia Tauro (RC), numerosi i rinvenimenti di canapa indica. Un arresto

Dario Rondinella

Gioia Tauro (RC), numerosi i rinvenimenti di canapa indica. Un arresto

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mercoledì 28 Luglio 2021 - 15:39

Le attività illegali di coltivazioni di piantagioni di canapa indica, sono sempre in aumento durante l'estate e alimentano il mercato illegale, in favore della criminalità organizzata.

Negli ultimi giorni, a Rosarno, i carabinieri, hanno arrestato in flagranza un 44enne originario del Burkina Faso, per coltivazione di sostanza stupefacente in quanto sorpreso mentre era intento ad irrigare una piantagione, composta da circa 600 piantine di marijuana, ben occultata in prossimità della Stazione ferroviaria di Rosarno. L’uomo, è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, mentre le piantine dopo essere state campionate, sono state distrutte.

A San Ferdinando i carabinieri, sempre nei giorni scorsi hanno rinvenuto circa 600 piante in un terreno demaniale. Invece un altro rinvenimento di un’altra piantagione (130 piante di cannabis indica, di circa un metro d’altezza), è avvenuto ad opera dei carabinieri della Compagnia di Palmi e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabri, in località Masseria Gambarello, frazione Castellace di Oppido Mamertina, in una fitta area boschiva.

Altro significativo ritrovamento di piantagione è quello riconducibile a qualche giorno fa. In particolare, significativo il rinvenimento effettuato a Cinquefrondi dai Carabinieri della Stazione e dello Squadrone eliportato cacciatori di Calabria, dopo un’attenta analisi e perlustrazione del territorio boschivo, hanno individuato una complessa piantagione, suddivisa in quattro vicine piazzole e sviluppata “a serpentina” in un’impervia area in Contrada Frascara ad Anoia. Un luogo di difficile perlustrazione, e lontano da strade o abitati e scelto proprio per evitare l’individuazione da parte delle Forze dell’Ordine, anche con le perlustrazioni aeree. Ben 952, le piante di marijuana rinvenute, di altezza variabile da 0,20 a 1 metro, fatte crescere in modo disomogeneo e suddivise in vari impervi costoni della montagna, in parte annaffiate con dei tubi in plastica con il cosiddetto sistema “a goccia”, prendendo l’acqua da una vicina fiumara, e in parte a mano.

Le piante, una volta cresciute, estirpate, essiccate, triturate e vendute al dettaglio “al grammo” avrebbero potuto fruttare anche centinaia di migliaia di euro. Allo stesso modo i militari, nello stesso luogo, avevano rinvenuto 4 cassette di plastica contenente circa 7 kg di cime di infiorescenze di canapa indiana già tagliate e pronte per essere distribuite sul mercato illegale.

Le stesse, unitamente alle piante rinvenute, venivano sequestrate per essere sottoposte alle successive analisi tossicologiche. In corso, tutti i necessari accertamenti da parte dei Carabinieri volti ad identificare i realizzatori della piantagione mentre non si arrestano le serrate attività di ricerca di piantagioni in tutto il territorio. L’intervento rientra nella più ampia e diffusa azione dei Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro nel contrasto alla coltivazione di cannabis, che ha consentito, nel solo ultimo periodo, di sequestrare e distruggere quasi 4.000 piante in tutto il territorio di competenza.

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