Il Comune deve fare cassa: domani asta pubblica per la vendita dell’ex Macello

Il Comune deve fare cassa: domani asta pubblica per la vendita dell’ex Macello

Il Comune deve fare cassa: domani asta pubblica per la vendita dell’ex Macello

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lunedì 25 Luglio 2011 - 07:57

Predisposto un progetto di valorizzazione, approvato sia dal Comune che dalla Soprintendenza, per la realizzazione di un centro commerciale e direzionale. Anche altri i beni da dismettere

Il Comune ha bisogno di liquidità per rimpinguare le proprie casse ed il modo migliore sembra essere quello di mette in vendita i “gioielli di famiglia”. Nell’ambito del piano di dimissioni – sulle cui somme (ipotizzate!) si reggono i bilanci previsionali di Palazzo Zanca – domani alle 9, si terrà l’asta pubblica per la vendita dell’ex Macello Comunale di via S. Cecilia, per il quale è stato predisposto un progetto di valorizzazione approvato sia dal Comune che dalla Soprintendenza, per la realizzazione di un centro commerciale e direzionale. Da Palazzo Zanca pubblicizzano la vendita con un vero e proprio annuncio commerciale: «si tratta – si legge in un comunicato – di una opportunità per gli operatori commerciali di acquisire ad un ottimo prezzo (3.820.000 euro) un immobile ubicato al centro della città, nel quale è possibile avviare attività commerciali e direzionali, dotato di ampi parcheggi di progetto e, cosa più importante, già corredato da progetti approvati compresi nel prezzo di vendita». L’ex macello, però, non è l’unico gioiello in vendita. Altro bene da dismettere , già dotato di progetto di valorizzazione approvato dalla Commissione Edilizia Comunale, è l’area ex AMAM di Gavitelli, un compendio immobiliare dove è stata prevista la realizzazione di una struttura sanitaria privata, nella quale è possibile realizzare una clinica o un centro per anziani, o qualsiasi altra attività compatibile con la specifica destinazione urbanistica. L'immobile, utilizzato in passato come autoparco officine ed uffici AMAM, insiste su una superficie complessiva di circa mq 1270, ed urbanisticamente ricade in zona B5b, soggetta quindi ad intervento di piano di recupero giusto art.40 delle N.T.A. vigenti. L'indice territoriale è 3mc/mq e l'altezza massima consentita è pari ad 11 mt f.t.. La progettazione approvata rende il lotto isolato dal contesto attraverso la costruzione di un anello viabile che consentirà la fluidificazione del traffico nella zona migliorandone l'accesso. Si è infatti previsto l'ampliamento del primo tratto della strada denominata vallone Castellaccio, sul retro del lotto invece, si è ipotizzata una strada carrabile, di isolamento dal contesto, realizzata in parte su soletta di copertura del parcheggio di pertinenza della struttura polifunzionale posto a quota di 1,50 mt. La strada permetterà la rotatoria attorno al lotto e la riorganizzazione dei parcheggi auto che saranno a corredo degli standard urbanistici. Il prezzo a base d’asta, è di 1.067.000 euro. Altri due beni andranno in vendita nella stessa seduta ed interesseranno la ex scuola di Gesso Stazione, un vecchio immobile di circa 100 metri quadrati con annessa corte esterna, in pessime condizioni di manutenzione, al prezzo di 21.240 euro, ed un’area di circa 1350 metri quadrati in zona ASI, nella quale è possibile realizzare capannoni, quest’ultima al prezzo di partenza di 225.000 euro. In questa area sono insediati tre nuclei familiari che il Comune si impegna a sistemare nel caso il bene venga acquistato. Si tratta di opportunità di acquisto tutt’altro che prive di interesse per gli operatori del settore, che permetteranno vere e proprie operazioni di risanamento di aree degradate che il Comune intende portare avanti. L’intera documentazione ed i progetti degli interventi, già in pubblicazione, sono disponibili al Servizio Dismissioni del Comune di Messina, in via Sacchi 12 tel. 090/2930800, nei giorni dispari dalle 10 alle 12, mentre il martedì ed il giovedì dalle 15,30 alle 16,30, dove chi è interessato all’acquisto può prenderne visione e chiederne copia. Infine il bando integrale relativo all'asta pubblica è consultabile sul sito www.cittadimessina.it al link gare&appalti.

3 commenti

  1. posso comprendere la voglia di far cassa e liquidità in un periodo di crisi come quello che attraversiamo, però sorgono diverse domande, di questi gioielli che comune e provincia,regione, ebbene si anche la provincia vuol vendere l’hotel riviera ed altri beni, la regione vuol vendere ex ospedale margherita, dopo la vendita e liquidità, cosa rimane loro? ok pagano i debiti, ma tutti gli uffici pubblici che pagano l’affitto?? non sarebbe più consono ottimizzare il tutto e trasferire tutti gli uffici di cui si paga un affitto, per andare ad occupare quelli pubblici e non sborsare più denari? oppure vi è sotto il solito magna magna, uffici pubblici in affitto es. il buon Pastore viale boccetta sede della Soprintendenza beni culturali, ex standa(quella antica) vicino ex odeon, della forestale, etc etc. perchè non facciamo un bell’elenco con le cifre sotto di quanto pagano i contribuenti per garantire affitti da capogiro, per riempire le tasche dei soliti noti!!

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  2. dimenticavo, Ufficio del lavoro, Faunistica nel palazzo Oviesse etc etc.

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  3. è vergognoso leggere questo annuncio!!! quindi il comune vuole vendere in una zona dove stanno facendo interventi di demolizione (maregrosso).questi forse erano i “I GIOIELLI” CHE PIPPO ISGRO’ nominava a favore delle ditte di MAREGROSSO (che poi Maregrosso non è). nella stessa zona stanno letteralmente BUTTANDO FUORI A CALCI GLI ARTIGIANI.
    Perchè il comune non si impegna a trasferire questa Zona all’ASI per far si che si costruiscano nuovi e decorosi locali dove permettere alla gente onesta, che si trova sull’astrico, di lavorare ? SIETE IPOCRITI. CI MERITIAMO DI ESSERE L’ULTIMO COMUNE D’ITALIA.

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