"Giornata della memoria", le iniziative a Reggio Calabria

“Giornata della memoria”, le iniziative a Reggio Calabria

mario meliado

“Giornata della memoria”, le iniziative a Reggio Calabria

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giovedì 27 Gennaio 2022 - 08:00

REGGIO CALABRIA – Numerose pure “a Sud” le iniziative in occasione della Giornata della Memoria, celebrata – come ogni anno – il 27 gennaio.

L’Ampa e la strage di Rizziconi del 6 settembre 1943

L’associazione venticinqueaprile Ampa (Associazione meridionale di partigiani e antifascisti) mette al centro la misconosciuta strage nazifascista di Rizziconi del 6 settembre 1943: in sinergia col sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace e l’omologo a Palazzo San Giorgio Paolo Brunetti, l’associazione propone un’iniziativa rivolta alle scuole e, più in genere, alla cittadinanza per ricordare quell’interminabile 6 settembre nella cittadina tirrenica.

L’iniziativa avrà luogo alle 16,30 di oggi alla Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro.
Hanno aderito fra gli altri l’Amministrazione comunale di Rizziconi, l’Anei (Associazione nazionale ex internati), l’associazione culturale “Alioscia” di Maropati, il Lions Club Gioia Tauro-Piana, l’Udi (Unione donne italiane), il Partito comunista dei lavoratori.

Il 6 settembre del ’43, Rizziconi fu sottoposta per ore al cannoneggiamento da parte delle truppe tedesche, in ritirata verso il Nord Italia. La rappresaglia attuata dall’artiglieria tedesca incarna la più grave strage avvenuta nel Meridione prima dell’8 settembre 1943, quando ancora l’Italia fascista e la Germania nazista erano alleate. Le stragi nazi-fasciste avvenute nel Sud Italia, sia prima sia dopo l’armistizio di Cassibile, furono per decenni incredibilmente dimenticate fino a quando l’attività di storici, ricercatori e saggisti, assieme a quella dei Comuni colpiti dalle rappresaglie e di alcune associazioni del territorio, ha restituito memoria delle vittime incolpevoli ed inermi.

Anpi: la videolezione e le pagine sulla Calabria partigiana

A sua volta, sempre a proposito d’associazioni partigiane, l’Anpi celebra l’appuntamento odierno con due iniziative. La prima si terrà il 31 gennaio: alle 10, sulla pagina Facebook del Comitato provinciale Anpi Reggio Calabria, sarà trasmessa una videolezione del docente universitario Pasquale Amato – che insegna Storia dell’Europa contemporanea all’Università per stranieri “Dante Alighieri” – sul tema La Shoah tra memoria e attualità. Una lezione che coinvolgerà le scuole e s’estenderà pure al tema dei razzismi dilaganti in tutt’Europa.

Alle 17,30 di sabato 5 febbraio, allo Spazio Open, su impulso appunto dell’Anpi reggina avrà invece luogo la presentazione del volume Storia della Calabria partigiana di Pino Ippolito Armino, dedicato alla Resistenza calabrese e meridionale.  
Un libro che, «attraverso la raccolta di storie di antifascisti della prima ora, di militari che vollero restare fedeli al loro giuramento, di lavoratori emigrati e pronti a intervenire in armi, in modo per nulla retorico e scontato, s’inserisce – così la fiduciaria dell’Anpi Reggio Calabria, Maria Lucia Parisi – nel recente riconoscimento del contributo del Mezzogiorno nella guerra di Liberazione».

…E nel pomeriggio col “Martignetti” e i Centri internazionalisti

Un ulteriore appuntamento sul tema, aveva fatto sapere l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, si svolgerà in presenza, in collaborazione con un significativo centro reggino di documentazione antifascista, «appena ci saranno le condizioni», evidente riferimento al Covid.

La riserva è stata sciolta molto rapidamente: si terrà infatti oggi pomeriggio, alle 18, si terrà in via Magna Grecia 15, in presenza – appunto -, un’iniziativa sul tema Ricordare gli orrori di ieri per non assuefarsi alla nuova barbarie di oggi.
Insieme all’Anpi, animeranno il dibattito il Centro di documentazione “Pasquale Martignetti” – impegnato nelle stesse ore in momenti d’approfondimento in varie altre città italiane – e i Comitati internazionalisti.

La manifestazione fa peraltro espressamente richiamo all’80esimo triste anniversario dell’affondamento nelle acque del Mediterraneo della nave Struma (vedi foto), che il 24 febbraio del 1942 dopo un tira-e-molla sul suo enorme carico umano di 103 bambini, 269 donne e 417 uomini – quattro persone erano state sbarcate perché in possesso di visti palestinesi, una donna trasportata in ospedale perché incinta -, fu affondata da un siluro sovietico. A parte i 10 marinai bulgari, erano tutti ebrei. Tra l’esplosione e le acque gelide morirono tutti, tranne il 19enne David Stoliar.

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