"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario". In ricordo dell'Olocausto

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. In ricordo dell’Olocausto

Eleonora Corace

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. In ricordo dell’Olocausto

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lunedì 27 Gennaio 2014 - 09:29

Ricade oggi il 69° anniversario dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Diverse le iniziative cittadine per celebrare "Il Giorno della Memoria" nel ricordo delle vittime dell'Olocausto

Una stella gialla, a sei punte, per gli ebrei. Un triangolo rosso per i prigionieri politici. Verde per i criminali comuni, nero per la non precisata categoria degli “asociali”. Blu per i migranti e i rifugiati, viola per i testimoni di Geova e gli ecclesiastici in generale, rosa per gli omosessuali, marrone per Zingari, Rom e Sinti. Questa, nello schematismo tipico dell’epoca nazista, la classificazione delle vittime dei campi di concentramento. Vittime che la società civile si appresta a ricordare nel “giorno della memoria”, quello che celebra l’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa, impegnate nella loro avanzata verso Berlino. Una data che rivelò al mondo l’orrore dei lager nazisti e dell’annientamento insito nella “soluzione finale” studiata già dal 1942, che nei fatti programmava lo sterminio sistematico di un intero popolo, quello ebraico, e di tutte le categorie considerate “degeneri” o “nemiche” e per questo, a loro volta, internate nei campi.

Per trasmettere la memoria di un orrore che non ha precedenti nella storia, per modalità delle esecuzioni e numero delle vittime, diverse scuole hanno organizzato delle iniziative. Nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Provincia Regionale di Messina, gli studenti degli Istituti Comprensivi “Manzoni Dina e Clarenza” e “Boer – Verona Trento”, partecipano all’incontro “La Shoah e la memoria” in ricordo dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio nazista di Auschwitz –Birkenau”.Nel corso dell’iniziativa, la professoressa Teresa Lazzaro focalizza l’attenzione sul campo di concentramento per sole donne di Ravensbrück, situato a 90 km. a nord di Berlino. Nell’Aula Magna dell’I.T.E.S. "A. M. Jaci" di Messina si svolgerà l’incontro "Testimonianze e riflessioni sulla Shoah" con il professore Giovanni Caorla dell’Istituto Internazionale di Cultura Ebraica SLM e Mimmo Trapani, Presidente onorario dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Il Circolo "Peppino Impastato" Rifondazione Comunista, l'Arcigay di Messina e il circolo di SEL hanno organizzato un banchetto informativo sui traghetti della “Caronte” nel corso della mattinata. Un flash mob presso la “piazzetta della memoria” , una delle piazzette tematiche, alle 17:00 e alle 18,30 proiezioni, letture e dibattiti presso la sede della “Casa Rossa” in via Placida 59.

Sei milioni di ebrei, tante vite è costato l’Olocausto per la popolazione ebraica. Sei milioni di uomini, donne e bambini ebrei a cui vanno aggiunte le vittime delle altre categorie massacrate nei lager. Una pagina della storia del nazismo troppo spesso tralasciata, ad esempio è quella della persecuzione degli omosessuali. Contraddistinti da un triangolo rosa cucito sulla divisa a righe, gli omosessuali affollavano i campi di concentramento sparsi in tutta Europa, subivano umiliazioni e torture, venivano sottoposti a folli sperimentazioni pseudoscientifiche fino alla morte. Paga un pesantissimo tributo di sangue, secondo solo a quello del popolo ebraico, anche la popolazione zingara e Rom, con circa due milioni di morti. Un olocausto che ben si può definire dimenticato, dal momento che solo nel 1980 lo stesso Governo Tedesco ammetterà che zingari e rom sono stati vittime di persecuzione razziale nel periodo nazista, eppure i numeri e la violenza di quest’ulteriore “pulizia etnica” sono inconcepibili: basti pensare che nella sola giornata del 2 agosto del 1944, 3.000 rom furono soffocati nelle Camere a Gas di Auschwitz. Tasselli di un inferno che vanno raccontati, studiati, ricordati, che devono essere tenuti come monito per la storia futura dell’umanità. Pimo Levi ha detto, a riguardo: “Se comprendere è impossibile. Conoscere è necessario”.

Parallelamente, in questi giorni, è uscito “L’ultima frontiera” un documentario durissimo di Raffaella Cosentino e Alessio Genovese che parla dei centri di detenzione ed espulsione per migranti, gli stessi dove ieri alcune persone si sono nuovamente cucite la bocca in segno di protesta. Le svastiche naziste disegnate sui muri dai migranti – riportate delle immagini del documentario- evocano analogie condivise dagli stessi registi. Un modo di attualizzare la memoria inquietante che impone riflessione. Per onorare le vittime del passato con la massima attenzione – e rigore morale- per il presente.

(Eleonora Corace)

Un commento

  1. Nelle mie giornate della MEMORIA rileggo, quasi sempre, una pubblicazione di documenti scritti dai NAZISTI, con la narrazione dettagliata di alcuni campi di sterminio meno conosciuti di Auschwitz, rileggo anche un libro molto raro, un concentrato di umanità, che solo chi stia per morire, per un ideale, possa esprimere così intensamente, LETTERE DI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA ITALIANA, un regalo del mio maestro elementare. Si, in quinta elementare leggevamo quelle lettere indirizzate molto spesso alle mamme. ” Cara mamma….il più grande tormento…sarebbe quello di pensare che, per causa mia, tu non potessi aver pace.” Il novecento è stato funestato dai demoni del nazismo, stalinismo, fascismo, ricordiamolo ai nostri giovani, almeno nel giorno della MEMORIA.

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