Fuori dal carcere uno dei principali protagonisti dell'operazione Los Angeles. Intanto martedì l'udienza per 12
MESSINA – Si aprono le porte del carcere di Gazzi per Piera Mondello, coinvolta nel blitz sul giro di droga a Sant’Angelo di Brolo. Per lei si aprono i cancelli della cella ma non è un ritorno in libertà. E’ infatti una delle protagoniste principali dei fatti raccontati dall’inchiesta della Gdf e per il giudice è ancora pericolosa. Ma, su richiesta del suo difensore, l’avvocato Antonio Spiccia, ottiene una misura meno afflittiva e va ai domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino le ha concesso la scarcerazione a patto che indossi il braccialetto elettronico. La cinquantaquattrenne ha anche il divieto di comunicare con l’esterno e sconterà i domiciliari fuori regione.
Pusher dal giudice
Martedì prossimo 16 gennaio è però attesa nuovamente a Messina, dove lo stesso Gup Fiorentino aprirà il vaglio preliminare per i 12 indagati coinvolti. La Mondello ed altre sei persone sono accusate di associazione finalizzata allo spaccio di droga, gli altri dovranno difendersi soltanto dalle accuse di singoli episodi di spaccio.
La coppia della coca
E’ una lunga sequela di smercio di droghe leggere e pesanti, infatti, quella ricostruita dalla Guardia di Finanza con l’operazione Los Angeles, che ha ricostruito gli affari di una rete di pusher gestita da un nome noto agli investigatori, il pregiudicato Michele Siracusano, già compagno della Mondello.
I rifornimenti di droga nella Locride
Attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche ed ambientali i finanzieri hanno scoperto sia i canali di vendita, gli incontri con i clienti, che potevano raggiungere gli spacciatori h24, e diversi rifornimenti in Calabria compiuti per gli approvvigionamenti di sostanze stupefacenti, fornita dalla cosca Pelle di San Luca. Proprio la Mondello nel 2022 era stata fermata allo sbarco dei traghetti a Messina con circa un kg di cocaina. Il blitz con 13 arresti è poi scattato lo scorso 6 ottobre.
