In moto senza casco, col telefono e... in tre: l'Arma stanga i trasgressori

In moto senza casco, col telefono e… in tre: l’Arma stanga i trasgressori

Veronica Crocitti

In moto senza casco, col telefono e… in tre: l’Arma stanga i trasgressori

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sabato 16 Settembre 2017 - 11:21

La presenza dell’Arma vicino alle scuole è stata non solo costante ma anche determinante a livello si sensibilizzazione. I carabinieri, infatti, hanno dato ai cittadini e ai ragazzi una corretta informazione sulla guida sicura e sulle sanzioni in caso di violazioni.

In tre sul motorino, senza assicurazione, talvolta parlando anche al cellulare, in barba alle minime condizioni di sicurezza per sé e per gli altri. E’ questo il quadro desolante che emerge dagli ultimi serrati controlli effettuati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile su tutte le strade di Messina.
Un giro di vite sempre più stringente quello che stanno attuando in questo mese i militari dell’Arma, da cui continua ad emergere una frequente inosservanza delle norme base della guida: cinture di sicurezza quasi mai allacciate, caschi non messi o messi male, abuso di cellulari.
 
I massicci servizi degli uomini dell’Arma si stanno principalmente concentrando nei pressi di scuole e istituti scolastici dove, troppo spesso, si assiste a visioni di genitori o nonni molto più preoccupati di arrivare in orario piuttosto che di arrivarci in sicurezza.

Troppo frequenti le scene di bimbi in piedi sul sedile anteriore, ragazzini in braccio al guidatore o genitori in motorino con due o tre figli, molto spesso senza casco. Pessime abitudini a cui i carabinieri stanno cercando di dare un taglio netto.

I numeri parlano chiaro: solo nell’ultima settimana sono state ben 108 le contravvezioni elevate, di cui 31 per mancato uso del casco, 56 per mancanza dei sistemi di ritenuta, 21 per uso del cellulare alla guida.

Dal quadro emerge che molti giovani scooteristi non calzano il casco in maniera corretta, oppure non lo allacciano. Tantissimi poi quelli non omologati che non assicurano la giusta sicurezza: solo un casco ben aderente alla testa e della corretta taglia può assolvere efficacemente al compito che gli è stato assegnato.
 
La presenza dell’Arma vicino alle scuole è stata non solo costante ma anche determinante a livello di sensibilizzazione. I carabinieri, infatti, hanno dato ai cittadini e ai ragazzi una corretta informazione sulla guida sicura e sulle sanzioni in caso di violazioni.

A tal proposito, attraverso una nota stampa, l’Arma ricorda quali sono gli articoli del Codice della Strada e le sanzioni, pesanti, a cui va incontro chi non li rispetta:
– l’art. 171 del Codice della Strada prevede, tra l’altro, che “ durante la marcia, ai conducenti e agli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme ai tipi omologati, in conformità con i regolamenti emanati dall’Ufficio europeo per le Nazioni Unite”, sanzionando la violazione con “la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 81 a euro 326”e il “fermo amministrativo del veicolo per sessanta giorni “. Inoltre “chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza caschi protettivi per motocicli, motocarrozzette o ciclomotori di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 849 a euro 3.396”, caschi che saranno sequestrati anche se “ utilizzati”
– l’art. 172 prevede invece l’obbligo per il “conducente e i passeggeri” dei veicoli dotati di carrozzeria chiusa, muniti di cintura di sicurezza, “di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia”, precisando, tra l’altro, che “ I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato “. La norma punisce con la sanzione amministrativa sanzione amministrativa “da euro 81 a euro 326” “chiunque non fa uso dei dispositivi di ritenuta, cioè delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini”, nonché con la sanzione amministrativa da euro 849 a euro 3.396 “ chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza dispositivi di ritenuta di tipo non omologato”;
– l’art. 173, infine, vieta, tra l’altro, “al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore”, punendo la violazione con la sanzione amministrativa da 161 euro a 647”. Si applica, inoltre, la sanzione amministrativa accessoria della “sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio”. (Veronica Crocitti)

3 commenti

  1. Messina Prima di Tutto 16 Settembre 2017 13:13

    Potreste mettervi anche al Nettuno dove quotidianamente cercano di centrare chi taglia regolarmente da mare verso monte? Grazie

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  2. Tutto giusto il giro di vite contro gli trasgressori del codice della strada.
    L’arma dei Carabinieri non è nata per la sicurezza dei cittadini e il controllo del territorio contro i delinquenti ?
    Mentre fanno posti di blocchi per le multe, i venditori di droghe e ladri non hanno la via libera a rubare ?Prima la sicurezza dei cittadini, la maggioranza ormai è anziana.

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  3. Messina Prima di Tutto 17 Settembre 2017 08:12

    Si certo perchè i ladri e gli spacciatori ti risulta che viaggino con il casco, bollo ed assicurazione pagata? Se poi stanno su SH al 90% è rubato.. Aumentate i posti di blocco.

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