Ha incassato un lieve sconto di pena in appello Alessio Mantineo, comparso oggi in Corte d'Appello con l'accusa di tentato omicidio nei confronti della giovanissima fidanzata, Ylenia Bonavera.

I giudici di secondo grado lo hanno condannato a 10 anni di reclusione, riconoscendo il tentato omicidio ma facendo cadere l'aggravante della premeditazione, che in primo grado, un anno fa, gli era costato la condanna a 12 anni. Il PG Maurizio Salamone oggi aveva chiesto la conferma integrale di quel verdetto, ma i giudici hanno deciso diversamente. Alessio è difeso dall'avvocato Salvatore Silvestro.

Una vicenda simbolo, quella di Ylenia, che oggi ha poco meno di 25 anni. Nei primi giorni di gennaio del 2017 qualcuno ha bussato alla sua porta e le ha lanciato addosso carburante e un accendino acceso. Solo la sua pronta reazione – si è coperta il viso con il braccio, indossando un pesante giubotto che ha preso fuoco e si è subito sfilata – ha evitato il peggio. Alla vicina alla quale ha chiesto aiuto e al personale medico che l'ha soccorsa subito dopo, la ragazza ha raccontato della lite col fidanzato Alessio, di come lui l'avesse aggredita.

Alla Polizia, subito dopo, ha però negato tutto, continuando a farlo anche in aula e di fronte alle telecamere dei media nazionali, difendendo il suo "amore" e negando di aver riconosciuto chi l'ha aggredita.

Ma la Polizia non le ha creduto. Contro Alessio c'erano anche le immagini delle telecamere di un distributore vicino casa di Ylenia, che lo hanno immortalato a riempire un bidoncino di benzina, poco prima del fatto.

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