Tutto rinviato a fine maggio, in corte d'appello, per rivedere le 10 condanne decise a marzo scorso sugli enti Aram e Ancol.
Slitta l'apertura del processo di secondo grado su Corsi d'Oro 1, la prima trance dell'inchiesta sulla formazione professionale a Messina nei primi anni del 2000.
Ieri i giudici della Corte d'Appello di Messina hanno preso atto di alcuni errori di notifica e hanno fissato nuova udienza al prossimo 29 maggio.
Il processo si è concluso nel marzo del 2017 con 11 condanne e due assoluzioni.
L'inchiesta, invece, è partita parecchi anni addietro, concretizzandosi tra il 2012 e il 2013 quando scattarono 10 arresti eccellenti.
Al centro, la figura dell'ex consigliere comunale del Pd Elio Sauta, patron dell'Aram e le sue attività nel mondo della formazione, poi l'ex assessore comunale Melino Capone che gestiva l'Ancol.
Sotto la lente finirono i subappalti per le forniture, l'effettivo svolgimento dei corsi, gli affitti e l'acquisto degli immobili con i fondi destinati alle attività formative.
Al processo di primo grado lo scontro tra Accusa e difese è stato aspro soprattutto sui contratti degli acquisti di immobili e sulle perizie sulle fatture di materiale.
Il processo d'appello si annuncia altrettanto animato.
Ma quanto tempo/risorse assorbono i nostri “rubagalline” mentre più UTILE per l’economia della città SPEDIRLI in SOGGIORNO OBBLIGATO a ………….BRENO!