Sindacati unanimi: “No alla chiusura dei tribunali di Mistretta, Lipari, Sant’Agata e Taormina”

Sindacati unanimi: “No alla chiusura dei tribunali di Mistretta, Lipari, Sant’Agata e Taormina”

Sindacati unanimi: “No alla chiusura dei tribunali di Mistretta, Lipari, Sant’Agata e Taormina”

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mercoledì 18 Settembre 2013 - 08:44

Secondo Cgil, Cisl e Uil, sarebbe il caos per lavoratori e cittadini. Serve una riorganizzazione che migliori il servizio e valorizzi il personale. Venerdì 20 settembre manifestazione al tribunale di Messina

Una manifestazione del personale degli Uffici Giudiziari di Messina e Provincia. Si terrà venerdì 20 settembre, alle ore 11, di fronte alla Corte d’Appello del Tribunale di Messina.

E’ organizzata da Cgil, Cisl e Uil, che temono, all’indomani della riforma giudiziaria, che la Giustizia finisca nel caos organizzativo: “La chiusura del Tribunale di Mistretta e delle sezioni staccate – scrivono – avrà gravi ripercussioni negative non solo sui lavoratori ma anche sulla nostra comunità. Una spoliazione del territorio, diretta conseguenza della logica dei tagli lineari eseguiti sui servizi fondamentali della collettività senza alcuna attenzione ai bisogni delle persone e delle imprese. Il piano del Ministro non può funzionare così com'è. Per fare una riforma seria non serve chiudere tribunali, non bastano le deroghe e i provvedimenti improvvisati e francamente incomprensibili”.

Secondo i sindacati, “bisogna mettere mano a una riorganizzazione vera, in grado di generare efficienza e conseguenti benefici per l'economia, tagliando uffici che occupavano immobili a costo zero, procedendo ad accorpamenti verso sedi che non hanno spazi idonei per ospitare personale arredi e atti. Con ciò innescando il ricorso a nuovi contratti di locazione con grave danno per l’erario. Al riguardo, vigileremo e denunceremo eventuali violazioni del rispetto dei parametri stabiliti dalle norme di sicurezza sugli ambienti di lavoro”.

Per Cgil, Cisl e Uil, “i risparmi che derivano dalla chiusura di una sede importante come quella di Mistretta e delle sezioni staccate sono fittizi, sono un'operazione di puro e semplice ridimensionamento che allontana lo Stato dal nostro territorio, dai cittadini e dalle imprese. Una riforma che si possa definire tale dovrebbe permettere di modernizzare le procedure grazie alla digitalizzazione, di istituire programmi efficaci per il controllo di gestione, e di riorganizzare gli uffici mettendo al centro il servizio e valorizzando soprattutto le professionalità interne: occorre rinforzare organici carenti, individuare nuove funzioni da affidare al personale non togato e velocizzare i tempi”.

Tra l’altro la riorganizzazione arriva calata dall’alto, senza alcuna condivisione. I sindacati hanno chiesto un incontro immediato a Mistretta. “Abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni e fatto proposte. Ciò non vuol dire opporsi a qualsiasi cambiamento, ma avere il tempo di progettare insieme i cambiamenti che servono davvero a far funzionare meglio l'amministrazione giudiziaria. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta convincente. Ma non possiamo permettere, nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori dei tribunali, che invece di un percorso coerente di efficienza si porti avanti un progetto sbagliato”.

Per tutti questi motivi, si passa alla mobilitazione. A partire da venerdì, davanti al tribunale di Messina.

Un commento

  1. allora chiudiamo i sindacati. Gli stipendifici devono finire.

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