Il Comune non paga le bollette, lo SPRAR di Villa Lina senza luce da oltre un mese

Il Comune non paga le bollette, lo SPRAR di Villa Lina senza luce da oltre un mese

Il Comune non paga le bollette, lo SPRAR di Villa Lina senza luce da oltre un mese

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martedì 03 Maggio 2016 - 16:55

Il Comune è senza bilancio e a pagare sono anche i migranti ospiti dello Sprar di Villa Lina. La cooperativa che gestisce la struttura ha provveduto con un gruppo elettrogeno a proprie spese ma per il Circolo Impastato Prc Messina è una vergogna. Una crisi che investe tutto il Terzo settore, per il circolo serve un netto cambio di rotta al più presto.

Allo SPRAR di Villa Lina dal 22 marzo manca la luce. Nella struttura che il Comune ha destinato al progetto di seconda accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, non c’è energia elettrica da oltre un mese perché Palazzo Zanca non ha pagato le bollette. La crisi economico-finanziaria del Comune travolge così anche i servizi destinati ai migranti. E così, nonostante le continue segnalazioni agli uffici comunali, niente luce per lo Sprar di Villa Lina. Per non lasciare le 4 famiglie con minori senza luce, la cooperativa che gestisce la struttura si è fatta carico delle spese per il noleggio di un gruppo elettrogeno per la sua alimentazione, Un totale di circa 6000 euro. Una situazione che per il Direttivo Circolo P.Impastato – PRC Messina non è altro che una vergogna.

«Come sappiamo in centri come lo SPRAR arrivano dei soggetti vulnerabili che devono fare un percorso importante di inclusione sociale. Gli operatori dello SPRAR hanno denunciato i rischi di insuccesso di un progetto che non può essere gestito in un modo così degradante sia per gli ospiti sia per i lavoratori. Servizi così delicati non possono essere realizzati se non vengono sostenuti dai comuni e per questo il circolo del PRC “Peppino Impastato” di Messina si associa alle richieste di alcuni attivisti e chiede al Sindaco Accorinti di invitare l’ANCI a segnalare questi problemi al Servizio Centrale che ha il compito di coordinare gli SPRAR e indire un tavolo tecnico con l’ANCI regionale e le associazioni che operano in ambito migratorio per evitare questi spiacevoli episodi e per migliorare sempre di più i servizi che deve garantire il comune.»

Per il circolo PRC di Messina “P. Impastato”, il Terzo Settore è un reale terreno di scontro per le varie contraddizioni che lo distinguono e per questo bisogna sostenere le lotte dei lavoratori e degli operatori che non vogliono essere la stampella di nessuno. Proprio per questo il circolo sostiene anche la battaglia dei lavoratori dei servizi sociali che proprio in questi giorni hanno protestato a Palazzo Zanca per le condizioni insostenibili in cui si sono ritrovati costretti ad operare. Una solidarietà che si basa sulla certezza che il Terzo Settore è uno dei più importanti pilastri nello svolgimento di servizi per la cura della persona, in una città in cui il bisogno e gli utenti aumentano. «Interventi delicatissimi rivolti a soggetti vulnerabili che meritano di ricevere un servizio eccellente, e in questi mesi i lavoratori hanno operato rischiando anche di andare in burn out per la pressante angoscia che li ha investiti personalmente. Centinaia di famiglie a Messina vivono con il lavoro nelle cooperative sociali. Persone che negli anni hanno prestato servizio con competenze altissime e con dignità ritrovandosi ad operare senza stipendi. Il lavoro non può continuare ad essere svolto gratuitamente».

Il PRC chiede con forza un cambio di passo nella gestione di servizi rivolti alle persone fragili e deboli, e chiede che venga assicurato e garantito il servizio sia garantendo gli stipendi ai lavoratori, sia migliorando le attività per gli utenti.

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