Caso Cartour, il prefetto Stefano Trotta convoca una riunione per l'8 luglio

Caso Cartour, il prefetto Stefano Trotta convoca una riunione per l’8 luglio

Rosaria Brancato

Caso Cartour, il prefetto Stefano Trotta convoca una riunione per l’8 luglio

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giovedì 03 Luglio 2014 - 13:00

Il prefetto Stefano Trotta convoca una riunione sul caso Cartour, alla luce dello scontro tra la società e la giunta sulle corse diurne e di una lettera che i Franza hanno inviato al rappresentante del governo. Al primo incontro, di tipo tecnico, ci saranno soltanto Autorità portuale, capitaneria di porto, Rfi e Provveditorato delle opere pubbliche. In primo piano quindi solo gli aspetti tecnici della problematica del molo Norimberga, forse anche quello delle concessioni.

Il caso Cartour approda sul tavolo del prefetto, che convoca una riunione per l’8 luglio.

La guerra degli orari in corso tra la giunta Accorinti e il gruppo Franza non poteva passare inosservata, anche perché, Ugl prima, il consigliere Paolo David poi, ma soprattutto la Caronte-Tourist con una lettera di fuoco inviata nei giorni scorsi al prefetto Trotta, hanno reso urgente un suo intervento per cercare di capire se sia possibile trovare un accordo.

Quella dell’8 luglio è però una prima riunione tecnica, riservata alla Capitaneria di porto, al presidente dell’Autorità portuale, a Rfi e al Provveditorato opere pubbliche. Nell’elenco dei partecipanti non figurano né la Caronte né l’amministrazione, probabilmente perché il prefetto intende prima avere un’idea ben chiara dello stato dei fatti sotto il profilo squisitamente tecnico per poi passare a quella che è una discussione che è di tipo politico, un vero e proprio scontro tra la prima giunta che mette i paletti ai Franza e gli armatori, un po’ troppo “viziati” nel corso dei decenni da troppi sì.

Argomento all’ordine del giorno quindi le problematiche dell’utilizzo del molo Norimberga, alla luce della decisione di Accorinti di procedere con l’ordinanza di divieto del cavalcavia ai tir dal 20 luglio, a tutela della pubblica incolumità.

La società non ha preso affatto bene questa presa di posizione e, tra le altre strategie che sicuramente sta ipotizzando, c’è stata anche una lettera inviata nei giorni scorsi al prefetto Trotta con la quale si chiede un suo intervento per cercare di trovare una via d’uscita ad un braccio di ferro che potrebbe inasprirsi nelle prossime settimane.

Il prefetto però ha deciso da subito di parlare con i “tecnici”, anche perché la Caronte ha sostenuto che le corse diurne sono state adottate, oltre che in piena armonia con le precedenti amministrazioni, anche in virtù di dati oggettivi e dell’impossibilità di soluzioni alternative. La stessa proposta di Accorinti di riservare ai soli mezzi leggeri le corse diurne è stata rifiutata dal gruppo.

Quindi la prima riunione sarà sicuramente quella più “serena”, perché non ci saranno i due contendenti e probabilmente servirà anche a capire come ci si possa muovere all’interno del molo Norimberga, tenendo in considerazione tutta una serie di fattori, come il complessivo problema dei flussi e quello delle concessioni nei vari attracchi, dal porto storico, alla Rada, fino allo stesso Norimberga. Il prefetto vuol avere una visione complessiva, anche per questo ha chiamato al tavolo Rfi. Con ogni probabilità solo dopo un quadro più completo ci sarà un tavolo con Accorinti e Franza, e forse anche i sindacati. Nel frattempo l’amministrazione sta procedendo nella predisposizione dell’ordinanza di divieto. Un fatto è certo, in prefettura non “sbarcherà” solo la Cartour ma una guerra con radici ben più ampie e profonde e sul tavolo finiranno questioni rimaste irrisolte per anni, sotto gli occhi e con la complicità di tanti.

Rosaria Brancato

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