Un 35enne a Messina evade dai domiciliari per rubare ma viene arrestato, lo stesso pomeriggio esce e al rientro trova in Cc ad ammanettarlo e portarlo in carcere.
Un 35enne di Messina, veneto d’origine, si è “giocato” i domiciliari col braccialetto elettronico ed è finito in cella perché è evaso per rubare, due giorni di seguito.
Alla fine delle 48 ore spericolate a metterlo in cella sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile. I militari sono stati richiamati in via Consolare Pompea dove un commerciante si stava accapigliando col ragazzo, accusandolo di aver rubato nel negozio, la notte prima. Si sono anche accorti che il braccialetto elettronico del ragazzo “suonava”, visto che era fuori casa. Il commerciante ha poi mostrato loro le immagini del sistema di video sorveglianza: le telecamere avevano immortalato il 35enne, la notte prima, che rompeva una vetrata e ripuliva la cassa, portandosi via 900 euro in contanti e diversi assegni.
Lo hanno quindi fermato per evasione e furto aggravato e il giudice gli ha nuovamente concesso i domiciliari, in attesa del processo.
Incurante del secondo arresto e ancora una volta del braccialetto elettronico, che ha subito avvisato la sala operativa, il 35enne quello stesso pomeriggio è uscito nuovamente ed è stato sorpreso dai carabinieri prima di rientrare a casa.
E’ quindi stato arrestato di nuovo ma stavolta il giudice lo ha mandato in carcere, a Termini Imerese.
Accanimento della giustizia contro una persona per bene, speriamo che almeno stavolta qualche mese i vacanze lo lascino.