L’Universitaria dei giovani esce sconfitta dal derby contro il Don Bosco

L’Universitaria dei giovani esce sconfitta dal derby contro il Don Bosco

L’Universitaria dei giovani esce sconfitta dal derby contro il Don Bosco

martedì 12 Novembre 2013 - 19:32

I padroni di casa fanno valere la loro maggiore esperienza e il loro tasso tecnico superiore

Sconfitta indolore per la Polisportiva Universitaria Messina Hockey, che al Comunale di Valverde contro il PGS Don Bosco ancora capolista cede le armi con un onorevole 4-1 nel primo impegno stagionale esterno, il verdetto del campo dice questo, anche se il risultato va analizzato ben al di là dell’aspetto prettamente tecnico.

La Polisportiva Universitaria infatti, dopo il ridimensionamento estivo con l’assorbimento dell’intero settore giovanile dell’ex Cus Messina, e il via di far accasare i migliori atleti in altre formazioni, sta affrontando questa stagione e anche questo nuovo impegno con un immenso rispetto per  un avversario dal nome altisonante  e per una derby che negli anni passati ha assunto sempre un fascino particolare. Il ringiovanimento della rosa ha portato in giallorosso elementi che solamente un anno facevano parte solo delle squadre del settore giovanile peloritano o che erano poco impegnati in prima squadra, tanti quindi i  debuttanti assoluti in una gara cosi importante in cui un allenatore esperto come Giacomo Spignolo ha cercato di far dare il massimo ai suoi ragazzi.

Per quest’ultimo le valutazioni sono sotto gli occhi di tutti, basta guardare la qualità delle prestazioni in queste prime gare stagionali, tutte molto ben giocate dai messinesi, per capire la qualità del lavoro del tecnico peloritano.
L’Universitaria nel complesso ha giocato una buona gara, sia in fase difensiva (ottima nel primo tempo), con intensità, carattere e voglia di fare, tenuto conto dello spessore tecnico dell’avversario, che vedeva tra le sue elementi esperti come Mazzeo e Balotta , di un portiere di ottimo livello come il macedone Kaitaz e di un giovane di ottime prospettive come Alessandro La Rocca andato a segno nella gara due volte.

A complicare un impresa già difficile in partenza ci si sono messi gli approcci ai due tempi: pronti via e i giallorossi si sono trovati sotto di un  gol con una dormita generale dell’intero pacchetto difensivo che permetteva a Denis Genovese di battere Marco De Domenico. Eppure i ragazzi di Spignolo non si sono disuniti, hanno avuto una bella reazione, continuando a fare la loro gara, creando diversi pericoli a Kaitaz  soprattutto nel primo tempo,  con la coppia di attacco Curreli – Santorelli  supportati da un dinamico e sempre ispirato Andrea Meesa  è proprio lui a guadagnarsi in più riprese la possibilità di andare in rete, ma nel momento migliore peloritano con la più classica azione di contropiede la formazione del Longano sigla il raddoppio con La Rocca che supera un lentissimo nella circostanza Francesco D’Andrea e batte De Domenico in uscita, neppure un minuto e la formazione di Spignolo rientra in partita grazie a De Gregorio abile a chiudere in rete una mischia in area barcellonese.  Ad inizio ripresa partenza arrembante della squadra di Fraumeni che va ripetutamente vicina al  terzo gol ma ci pensa De Domenico a fare gli straordinari, ma è ancora una volta la giovane formazione peloritana a farsi trovare pronta nel momento di difficoltà , ripetute le occasioni sciupate dentro l’area avversaria con il bravissimo Kaitaz che ha il suo da fare , al minuto 58 l’Universitaria trova anche la rete del pareggio con Meesa su angolo corto che però l’internazionale Parisi (ottimo il suo arbitraggio comunque) annulla tra le proteste, nel capovolgimento di fronte e Joseph Salvino e abile a trovare il tiro della domenica dal limite d’area fa partire un tiro forte e preciso che non da scampo a De Domenico, gli ultimi 10 minuti di gara sono in larga parte ancora di marca peloritana ma non è giornata per gli attaccanti che sciupano prima con Arena e dopo con Santorelli ancora due buonissime occasioni, quando stanno per iniziare a scorrere i titoli di coda, a scriverli ci pensa ancora Alessandro La Rocca con una magia: parte in progressione da metà campo, salta un paio di avversari e infila De Domenico  con un colpo da biliardo di rara bellezza e precisione per il 4 a 1 finale.

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