“Il viale San Martino si proietta verso il mare”, la rambla dal porto storico a piazza Cairoli

“Il viale San Martino si proietta verso il mare”, la rambla dal porto storico a piazza Cairoli

“Il viale San Martino si proietta verso il mare”, la rambla dal porto storico a piazza Cairoli

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martedì 05 Agosto 2014 - 12:48

Il progetto è dell’arch. Michele Palamara, con la collaborazione degli arch. Nunziatina Pino e Alessandra Malfitano. Il bando per il project financing da poco più di 1 milione di euro, nel maggio 2012, è andato deserto. Ora il Consiglio comunale vorrebbe riproporlo a costi più bassi o cercare un finanziamento

L’idea progettuale riguarda il tratto basso del viale San Martino, da Piazza Cairoli alla Dogana, e prevede la realizzazione di una zona esclusivamente pedonale al centro e due carreggiate larghe 6 metri lateralmente. In particolare sarà pavimentata la zona compresa fra le due file di alberi esistenti, e ri-asfaltate le due corsie laterali, oggi destinate a scomodi parcheggi. Nuovi parcheggi, in numero quasi pari a quelli attuali, verranno realizzati parallelamente agli assi delle corsie, a sinistra rispetto il senso di marcia. La continuità dell’isola verso il mare verrà assicurata da un ampio prato inglese, non accessibile ai pedoni, posizionato al centro di Piazza Palazzo Reale (di fronte la Dogana), a protezione del passaggio del tram. Sull’isola verde sorgerà un alto elemento in vetro, di pianta ellittica, contenente al suo interno un pannello luminoso a led proiettante immagini pubblicitarie, visibile da due lati, che sarà punto finale prospettico per chi proviene da Piazza Cairoli e “faro” per i turisti, a voler indicare l’ingresso nel centro economico e culturale della città. Il percorso sarà dotato di 9 punti vendita prefabbricati in vetro stratificato e legno, panchine ed altri elementi di arredo urbano. Diventerà così una sorta di “centro commerciale all’aperto” e luogo di socialità. La pavimentazione sarà in mono-strato vulcanico e l’illuminazione a basso consumo energetico e minimo impatto ambientale. Per mezzo di attraversamenti pedonali protetti l’isola si collegherà ai marciapiedi antistanti la Dogana, i quali verranno ri-pavimentati con la stessa pietra usata per l’isola e affiancati da nuovi alberi. Il percorso pedonale continuerà, per mezzo di altri attraversamenti pedonali, fino alla Cortina del porto, dove, secondo quanto previsto dal Piano Regolatore del Porto, verrà allargata la banchina “Nuova Peloro” e verrà realizzato il nuovo terminale crocieristico.

L’idea progettuale risponde a importanti esigenze per la città:
1) Dotarsi di un’isola pedonale da fruire tutto l’anno senza creare disagio alla circolazione e senza togliere parcheggi, come, purtroppo, accade a Messina, negli ultimi anni, durante le festività natalizie.
2) Dirigere i turisti, che sbarcano dalle navi da crociera, nel centro economico e culturale della città, dando loro l’opportunità di fare acquisti di tutti i tipi, anche di prodotti tipici locali e di visitare beni artistici come la Chiesa di Santa Maria Alemanna e la Dogana, anche con l’ausilio di tabelle segnaletiche poste lungo il percorso.
3) Riacquistare la memoria storica, riqualificando quella parte di centro storico, dove un tempo sorgeva il Palazzo Reale, da cui si impartiva la Palazzata. Riproponendo per il Viale San Martino la pedonalizzazione al centro, e la circolazione sui lati, come già avveniva negli anni immediatamente successivi al 1908.
4) Incrementare le entrate per il Comune di Messina, il quale potrà gestire il “centro commerciale all’aperto”, composto da 9 punti vendita, 77 nuovi parcheggi e un megascreen, posto davanti alla Dogana, visibile sia dalla città che dal mare, che potrà proiettare pubblicità 24 ore su 24.
5) Diminuire i costi di gestione attraverso l’uso di un’illuminazione pubblica a basso consumo energetico
6) Migliorare la vivibilità dei cittadini dando loro un’isola pedonale quasi sempre ombreggiata, aumentando il verde pubblico, migliorando lo smaltimento delle acque piovane e usando un’illuminazione a basso impatto ambientale.
7) Ri-assegnare al viale San Martino la sua funzione di collegamento principale fra la zona sud della città e il mare. Funzione persa dopo le trasformazioni urbanistiche operate su Piazza Cairoli, che lo hanno, di fatto, mutilato. Da qui lo slogan del progetto: “il viale San Martino si proietta verso il mare”.
8) Favorire lo sviluppo dell’economia cittadina incrementando i ricavi delle attività commerciali esistenti sui due lati del Viale San Martino e aumentando il valore degli immobili.
9) Decongestionare una porzione del tessuto urbano dal traffico cittadino attraverso l’ottimizzazione del flusso. I veicoli provenienti da via del Vespro verranno deviati sulla via Tommaso Cannizzaro, in cui la corsia verrà allargata, portando il marciapiede a 1,50 metri. Il flusso di traffico lungo il viale San Martino basso avverrà su una sola corsia, facendo sì che sarà impossibile la sosta in doppia fila. Inoltre, i pullman provenienti dalla via Santa Maria Alemanna, che si immettevano sul viale San Martino, partiranno dalla stazione Cavallotti, passando per via I Settembre.

3 commenti

  1. Ancora? Ma perchè non si fa un bellissimo referendum esteso esclusivamente a chi nel centro storico ci vive o ci lavora? Non è così difficile…

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  2. Ancora? Ma perchè non si fa un bellissimo referendum esteso esclusivamente a chi nel centro storico ci vive o ci lavora? Non è così difficile…

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  3. Bella idea in generale, completamente sbagliato, vedi il resto del mondo, continuare a pensare di coniugare isole pedonali con viabilità e parcheggi ritenendo di soddisfare richieste di pochi
    !!!!

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