Il cambiamento climatico alza il limite della tropopausa, rischio di temporali più violenti

Il cambiamento climatico alza il limite della tropopausa, rischio di temporali più violenti

Daniele Ingemi

Il cambiamento climatico alza il limite della tropopausa, rischio di temporali più violenti

Tag:

lunedì 16 Ottobre 2023 - 12:30

I moti ascensionali che generano i temporali saranno più intensi rispetto al passato

La tropopausa divide la troposfera, ovvero quello strato di atmosfera vicino al suolo in cui hanno luogo i fenomeni meteorologici, dalla stratosfera. La sua altitudine può essere determinata sulla base del profilo della temperatura, misurato mediante i palloni sonda.

Sul territorio italiano, così come sul resto d’Europa e del Mediterraneo, l’altitudine della tropopausa ha un andamento annuale variabile, a seconda della stagione. Nel periodo estivo, durante il predominio dell’alta pressione, la tropopausa dinamica raggiunge le sue massime altezze, anche oltre i 13 km, mentre in inverno si abbassa sensibilmente.

Tropopausa sempre più alta.

Cos’è la troposfera?

La troposfera è lo strato d’aria più superficiale dell’atmosfera terrestre, dove hanno luogo tutti i fenomeni meteorologici che conosciamo.

La temperatura all’interno della troposfera diminuisce in genere con l’aumentare della quota. Sopra la troposfera si trova la stratosfera, dove è presente aria molto fredda e secchissima.

Essa è caratterizzata da un’elevata presenza di ozono. L’ozono assorbe la radiazione ultravioletta emessa dal sole riscaldando la stratosfera. Di conseguenza la temperatura nella stratosfera aumenta con la quota e raggiunge i valori più elevati sopra lo strato di ozono a un’altitudine di circa 50 km (corrispondente alla stratopausa). Per questa ragione, a differenza della troposfera, la stratosfera è molto stabile.

La tropopausa lo possiamo considerare come il confine naturale fra troposfera e stratosfera. E’ caratterizzata da una chiara inversione dell’andamento della temperatura e normalmente a questa quota si misurano i valori di temperatura più bassi presenti in questi due strati.

A cosa serve la tropopausa?

La tropopausa lo possiamo considerare come il confine naturale fra troposfera e stratosfera. E’ caratterizzata da una chiara inversione dell’andamento della temperatura e normalmente a questa quota si misurano i valori di temperatura più bassi presenti in questi due strati.

La sua altezza dipende molto dal tipo di masse d’aria in circolazione. L’afflusso di masse d’aria di provenienza polare negli strati alti della troposfera abbassa l’altitudine della tropopausa. Al contrario, masse d’aria di provenienza subtropicale, più calde, innalzano la quota della tropopausa.

L’altitudine della tropopausa riveste un ruolo importante per il traffico aereo. Inoltre alla quota della tropopausa hanno luogo processi di scambio tra la troposfera e la stratosfera che hanno effetti sul bilancio radiativo della Terra, oltre ad effetti diretti sulla circolazione atmosferica nei bassi strati.

Tropopausa.

Andamento annuale

Nel periodo 1991-2020 il valore medio dell’altezza della tropopausa sul territorio italiano è di circa 12 km, con altezze leggermente superiori sulle regioni meridionali. Annualmente le massime altezze si raggiungono in estate, nel periodo compreso fra giugno e agosto.

In alcuni casi, sempre in estate, la tropopausa si può spingere oltre i 15 km di altezza, mentre è raro che scenda sotto di 10 km, se non in presenza di profonde circolazioni depressionarie, con intense avvezioni di vorticità positiva che favoriscono un sensibile abbassamento del limite della tropopausa.

Ad esempio, in alcune situazioni di forte instabilità, la tropopausa dinamica è scesa anche sotto i 6000 metri, favorendo invasioni di aria molto fredda e secca direttamente dalla stratosfera.

In tali contesti, con scorrimenti di aria stratosferica molto secca nell’alta troposfera, si possono originare delle fasi di forte maltempo che possono dare luogo anche ad insidiosi sistemi temporaleschi autorigeneranti, capaci di scaricare in poche ore precipitazioni di carattere torrenziale.

Tropopausa sempre più alta, temporali più forti

Il repentino aumento delle temperature medie, indotto dal cambiamento climatico, sta favorendo, di conseguenza, anche un aumento dell’altezza media della tropopausa dinamica sul territorio italiano, almeno rispetto le ultime medie climatiche, del periodo 1960-2000.

Il maggiore innalzamento si registra in primavera (circa 500 metri in più) e in estate. In inverno il rialzo è un po’ meno marcato, mentre per l’autunno non può ancora essere messa in evidenza alcuna tendenza significativa. La presenza di una tropopausa più alta, rispetto al passato, avrà delle conseguenze di non poco conto, come lo sviluppo di temporali più intensi e frequenti. Difatti, più alta sarà la tropopausa, più ci sarà la possibilità di assistere allo sviluppo di temporali particolarmente violenti, visto che le correnti ascensionali che li generano avranno la forza di spingersi a grandi altezze.

Un commento

  1. Bello e interessante come al solito l’articolo, ma scusi la franchezza del sottoscritto da “uomo di strada”…..ma in Sicilia quando e se cambiera’ il tempo? Sono 4 mesi circa che abbiamo sempre lo stesso tempo l’unica cosa che e’ cambiata e’ un po’ la temperatura, ma per il resto caldo e siccita’ a go-go-go con gravi conseguenze per la campagna e per le risorse idriche!! Almeno a queste latitudini rischiamo di avere questo tempo ancora per molto???
    Dateci una speranza……..

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007