Il caso dello sfratto della Lam arriva in commissione: "Come una tegola in testa"

Il caso dello sfratto della Lam arriva in commissione: “Come una tegola in testa”

Giuseppe Fontana

Il caso dello sfratto della Lam arriva in commissione: “Come una tegola in testa”

martedì 07 Novembre 2023 - 13:30

Aldo Di Blasi e Antonio Farinella lanciano l'appello ai consiglieri. L'incontro con lo Iacp sarà già nei prossimi giorni. E Pergolizzi scrive alla Regione

MESSINA – Il caso della Lega antidroga e del possibile sfratto dalla sede storica di viale Giostra 16/17, isolato 483, arriva in commissione. La presidente della quarta, Rosaria Di Ciuccio, ha infatti convocato il presidente dell’associazione, Aldo Di Blasi, il presidente della comunità Incontro, Antonio Farinella, l’assessora alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, e lo Iacp, assente. Inizialmente sembrava che proprio lo Iacp volesse mettere in vendita la “bottega”, per una cifra sproposita rispetto alle casse della LAM. La stessa Lega antidroga, quindi, ha lamentato la questione e già in settimana sarà in programma un incontro per risolvere la questione. Ad oggi la decisione resta in sospeso, ma non c’è alcun rinnovo di contratto.

Di Blasi: “Non c’è stato il rinnovo dal 2019”

A ripercorrere la vicenda è stato Di Blasi: “Questo problema ci è arrivato addosso come una tegola sulla testa. Abbiamo saputo che lo Iacp, che ci ospita in affitto dal 1984 sul viale Giostra in un locale abbandonato. Ora c’è questo allarme perché la bottega è stata messa a bando per la vendita. Noi siamo lì da 40 anni e oggi, vedendo questo rischio, siamo spaventati e arrabbiati. Ci sono tante situazioni strane, con botteghe chiuse da tempo e altre in cui ci vive chi non dovrebbe. Capisco l’intenzione del commissario dello Iacp che deve risanare il bilancio e deve fare cassa. Però oltre al cervello bisognerebbe far funzionare il cuore. Noi possiamo continuare a pagare, purché non ci raddoppino le tariffe. Dicono sia poco pagare 123 euro al mese, ma per noi è tantissimo perché non abbiamo risorse o finanziamenti, è tutto di tasca nostra”. E poco dopo: “Non c’è stato ancora alcun rinnovo di contratto. Nel 2019 abbiamo avuto discussioni per il rinnovo ma ci hanno chiesto più soldi e due mensilità di caparra nonostante fosse in continuità. Ciò nonostante paghiamo ancora l’affitto”.

Farinella: “A Messina 9 su 10 in contatto con sostanze”

Farinella ha poi parlato dell’attività: “Mi occupo di questa cosa da quando avevo 14 anni e ne ho 63. Sono responsabile della comunità Incontro per il sud Italia. Non esiste una cosa del genere a persone che lavorano per fare del bene. Allo Iacp ho spiegato che ai ragazzi in comunità spieghiamo il rispetto delle regole, del bene, il senso del giustizia e del dovere. Se non si conoscono le dinamiche e i problemi è difficile capire di cosa stiamo parlando. La Lega Antidroga è il nostro gruppo d’appoggio su Messina e io mi occupo dei colloqui con cui prepariamo i ragazzi a rimanere in comunità. Quella zona lì è un riferimento non solo per la città ma per due regioni, perché abbiamo la Calabria vicina e lo svincolo autostradale vicino per il resto della Sicilia. Questa è un’urgenza, quando telefona una famiglia dobbiamo essere pronti a partire, lasciando tutto. Vai a salvare una persona e una famiglia. Insegniamo a questi ragazzi il senso di responsabilità. Nella provincia di Messina l’87 per cento dei ragazzi viene a contatto con sostanze, che sia droghe o alcol”.

Calafiore: “Disponibili a dare possibilità di reinserimento”

A intervenire è stata anche l’assessora Calafiore, che ha mostrato la vicinanza dell’amministrazione: “Mi sono messa in contatto con lo Iacp e mi risulta che in settimana sia fissato un incontro per trovare una soluzione. Conosco la sede e so il lavoro che fate, magari riusciremo a trovare nuove possibilità grazie ai bene confiscati alla mafia. Per quanto riguarda noi siamo disponibili a qualsiasi attività di coprogettazione e reinserimento. Della droga si parla sempre meno, se ne parlava di più in passato. Il problema è tutt’altro che risolto. Massima disponibilità da parte nostra per garantire possibilità di reinserimento con cui aprire porte e dare speranza ai giovani. Mi auguro che possa risolversi tutto e che sia l’inizio di una nuova collaborazione”.

Pergolizzi scrive alla Regione

E intanto, in contemporanea, si è mosso anche il presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi, che ha scritto alla Regione per chiedere un intervento. Dopo aver ripercorso la vicenda, il presidente ha scritto: “Ovviamente la LAM non può in alcun modo esercitare il previsto diritto di prelazione, in quanto la sua gestione è basata tutta sul volontariato ed economicamente si regge, per le gravose spese di affitto, luce, acqua, assicurazioni, Tari, sulle donazioni volontarie dei soci, con enormi difficoltà”. E rivolgendesi alla Regione ha dichiarato: “Un ente pubblico ha il dovere di evitare di operare tagli indiscriminati che, come in questo caso, generano un problema sociale a danno della Regione e dello Stato con cui, invece, dovrebbe operare scelte sinergiche”. E ancora ha difeso la “ragion d’essere” della Lega antidroga e citato “il comma 2 dell’art. 71 del Codice del Terzo settore – Dlgs. 3 luglio 2017 n.117, che sancisce che lo Stato, le Regioni e Province autonome e gli Enti locali possono concedere in comodato beni mobili ed immobili di loro proprietà, non utilizzati per fini istituzionali, agli enti del Terzo settore, ad eccezione delle imprese sociali, per lo svolgimento delle loro attività istituzionali”.

Pergolizzi ha poi concluso: “La Lam non ha tante pretese: le basterebbe continuare ad operare nei locali che in atto occupa, con canone, se non simbolico, quanto meno modico, così come finora avvenuto, ovvero, applicando le previsioni di legge citate, la concessione dell’immobile in regime di comodato gratuito vista la rilevante finalità sociale che la Lam tuttora svolge a favore della comunità messinese”.

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