“Il colore del sole” – Caravaggio, l’ombra e la luce del genio

“Il colore del sole” – Caravaggio, l’ombra e la luce del genio

Redazione

“Il colore del sole” – Caravaggio, l’ombra e la luce del genio

venerdì 16 Maggio 2025 - 08:30

Un uomo in fuga. Un genio inquieto. Una voce che si fa confessione

Il colore del sole è un’opera lirica in un atto tratta dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, ispirata a un presunto diario di Michelangelo Merisi da Caravaggio. In questo racconto immaginario, lo scrittore siciliano dà voce a un Caravaggio lacerato da tormenti interiori, visioni allucinatorie e paure ancestrali, restituendone un ritratto umano e vulnerabile.

Prodotta dall’E.A.R. Teatro di Messina, in collaborazione con l’Associazione Fondo Andrea Camilleri e con il sostegno di Errebian S.p.a., questa nuova messa in scena trasforma la parola scritta in esperienza sensoriale, portando in scena la fragilità e il genio di un artista perseguitato dal proprio destino.

L’opera è ambientata tra il 1606 e il 1608, periodo in cui Caravaggio si trova in fuga da una condanna a morte per l’omicidio di Ranuccio Tommasoni. Vincenzo De Vivo firma la drammaturgia, immaginando un diario che si fa teatro, un’intima confessione dove si intrecciano memoria e allucinazione.

In scena, un attore, un quartetto vocale, un coro polifonico e un ensemble strumentale accompagnano lo spettatore nel viaggio interiore del pittore: un’esplorazione profonda tra la tensione creativa, il rimorso e la paura della morte. Afflitto da una rara fotofobia, Caravaggio vede il mondo filtrato da un “sole nero“, metafora della sua disperazione e chiave visiva del suo linguaggio pittorico.

Tra le città evocate emerge anche Messina, dove l’artista soggiornò lasciando tracce indelebili del suo passaggio. Una risonanza simbolica che dona allo spettacolo un legame speciale con il pubblico del Teatro Vittorio Emanuele, in un ideale ritorno del maestro nella città che lo accolse.

Un’opera intensa e visionaria, dove la voce di Caravaggio diventa materia viva, tra ombre che avvolgono e verità che feriscono.

L’opera si apre con una videointervista di Ugo Gregoretti ad Andrea Camilleri, realizzata da Gianlorenzo Gregoretti, figlio del celebre regista e autore della partitura musicale dello spettacolo. Un’introduzione preziosa che arricchisce l’esperienza dello spettatore e offre uno sguardo diretto sull’ispirazione che ha guidato la scrittura dell’opera.

L’opera prende forma attraverso le intense musiche originali di Lucio Gregoretti, che dialogano con la parola, la voce e l’immaginazione visiva. Il suono si fa corpo drammaturgico e accompagna lo spettatore nei chiaroscuri dell’animo di Caravaggio. L’Ensemble dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, diretta dal M° Gabriele Bonolis, dà vita a una partitura raffinata e avvolgente, impreziosita dalla partecipazione del Coro Polifonico “Luca Marenzio”, guidato dal maestro Carmine Daniele Lisanti, che arricchisce lo spettacolo di una componente corale densa e profonda.

Regia, scene e drammaturgia video portano la firma di Cristian Taraborrelli, che trasforma il palcoscenico in un ambiente sospeso tra sogno e memoria, dove parola, musica e immagine si fondono in un’esperienza intensa ed evocativa.

L’allestimento firmato da Cristian Taraborrelli, che cura regia, scene e video, intreccia parola, musica e immagine in una composizione raffinata e immersiva. Le videoproiezioni di Fabio Massimo Iaquone, i costumi di Angela Buscemi e il light design di Giacomo Menichini creano una dimensione sospesa tra il visibile e l’interiore, dove ogni elemento contribuisce a evocare la febbrile visione di Caravaggio. A completare questo universo scenico, le coreografie di Mariangela Bonanno e la presenza fisica ed espressiva dei danzatori della Compagnia Marvan Danza, che traducono in gesto la tensione drammatica del protagonista, amplificandone la forza visiva ed emotiva.

Massimo Odierna porta in scena un Caravaggio intimo e lacerato, prestando voce e corpo a un’anima in fuga. Il suo racconto è una confessione viscerale, che attraversa i chiaroscuri di un’esistenza consumata dalla passione, dalla colpa e dalla bellezza.

Date e orari

venerdì 16 maggio  | ore 21

domenica 18 maggio ore 17:30

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