Il lungomare di Furci cambia volto: 50 palme al posto delle ammalorate tamerici

Il lungomare di Furci cambia volto: 50 palme al posto delle ammalorate tamerici

Redazione

Il lungomare di Furci cambia volto: 50 palme al posto delle ammalorate tamerici

lunedì 24 Gennaio 2022 - 08:45

Già rimossi i vecchi alberi che facevano da cornice alla più importante via cittadina. Intanto proseguono i lavori per la difesa dell'abitato dai marosi

FURCI – Delle 60 tamerici che da lustri fanno da cornice al lungomare d Furci, ne sono rimaste solo quattro nella zona nord, quasi a ridosso del torrente Pagliara. Le altre, per lo più ammalorate, sono state già rimosse, per fare spazio ad una nuova vegetazione destinata a cambiare il volto della litoranea. Nel corso della settimana saranno piantumate 50 palme del tipo “Washingtonia” lungo il marciapiede lato mare.

Ventotto di esse saranno piantate nelle aree periferiche del lungomare, interessate dai lavori di ampliamento del marciapiede, che rientrano nell’opera di completamento delle strutture a difesa del lungomare e dell’abitato. Le altre 22 invece, troveranno spazio nel tratto centrale del lungomare, i cui lavori a difesa dai marosi furono realizzati nel 2007 ma solo per un tratto di 370 metri. Adesso sono in corso gli interventi per ultimare l’opera, negli 800 metri restanti di lungomare, grazie ad un finanziamento della Regione per 660mila euro. Un tratto di strada (unica alternativa alla Statale 114) a rischio e che, in passato, i venti di maestrale costrinsero in qualche occasione a chiuderla proprio perché eccessivamente esposta alla violenza dei flutti. Quella che è divenuta di fatto la principale arteria cittadina (con transito obbligatorio per chi giungendo da S. Teresa di Riva deve procedere in direzione Messina), presto sarà più sicura e, al contempo, si presenterà con un nuovo look.

Per l’acquisto delle 50 palme l’Amministrazione comunale ha destinato 13mila e 750 euro. Il costo di ogni singola palma ammonta a 250 euro. I restanti 6mila euro sono serviti per la rimozione delle tamerici e la sistemazione delle nuove aiuole. Si è reso necessario allargarle e scavare una buca quadrata delle dimensioni di un metro e 20 per un metro e 20, provvedendo poi al ripristino della banchina con mattonelle dello stesso tipo e alla posa di un cordolo di protezione. Successivamente verranno impiantate le palme, che avranno un’altezza di circa tre metri e le aiuole verranno riempite con terra vegetale. Sulle tamarici rimosse è stata redatta una relazione del tecnico comunale Orazio Spadare, in cui si legge che le piante poste sul marciapiede lato mare erano pericolose per i conducenti dei mezzi pesanti, in quanto troppo vicine al parcheggio e anche per i pedoni, poiché fragili e poco resistenti al vento, considerato anche che il tronco e i rami erano ammalorati.

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