Squadra encomiabile che raddrizza una partita che aveva preso una brutta piega, in gruppo si sa però che ci sono situazioni che non dipendono da loro
MESSINA – La partita del “Simonetta Lamberti” tra Cavese e Acr Messina terminata tre a tre lascia delusione, per non aver trovato una vittoria possibile, e al tempo stesso sollievo, per una squadra che sembrava stesse abbandonando per knock out, dopo il passaggio in otto minuti dallo 0-1 al 3-1, ma è riuscita a rientrare in partita. Luciani migliore in campo senza discussioni, abile ieri sera a restare nei ranghi per non concedere fuorigioco alla difesa avversaria e soprattutto a trasformare in oro i palloni ricevuti in area. E a questo proposito bisognerebbe buttarne di più in quella zona e riempirla con gli uomini offensivi. Anche da questo punto di vista scelta tecnica azzeccata con un trequarti leggero dietro alle due punte che i due “piccoli” dietro ad un solo attaccante, che nelle scorse partite sembra aver rispettato il detto “tanto fumo e niente arrosto”.
I biancoscudati fanno però ancora i conti con la sfortuna o comunque contro gli episodi, perché il rigore concesso alla Cavese che di fatto riapre la partita e pochi minuti dopo la ribalta sembra fin troppo generoso. Se viene fischiato il contatto tra Peretti e Luciani quest’ultimo va a contrasto senza affondare e il difensore campano entra in contatto con l’attaccante peloritano a pallone già calciato fuori bersaglio. Altro elemento sfortunato che sta complicando le settimane del Messina sono le squalifiche. Rientrerà Krapikas, “un portiere da Serie A” l’ha definito Banchieri, ma sarà fuori per altre due giornate Dumbravanu e nella prossima mancherà anche un altro perno dell’undici di mister Banchieri, Crimi.
Il finale di stagione incombe e vista anche l’esclusione della Turris il Messina avrà una partita in meno da giocare. Restano sul piatto 18 punti per i biancoscudati ora a quota 13, la Casertana, sconfitta dall’Altamura, è distante sei a quota 19, il Latina, sconfitto dal Monopoli, dista undici punti a quota 24. Entrambe però hanno sette partite e 21 punti potenziali che possono acquisire in questo finale di campionato. I calciatori danno tutto in campo, quello che manca al momento è che qualcuno della società, se ancora qualcuno c’è, o delle istituzioni, aiuti questi ragazzi agendo fuori e in tempi più stretti possibile perché tra qualche giorno già si riscenderà in campo. Oltre a questo c’è da sperare che non arrivino ulteriori danni sotto forma di nuove penalizzazioni per mancanze dell’assente società. Entro il 14 marzo la nuova proprietà deve produrre gli incartamenti per dimostrare la propria solidità finanziaria alla Coaps (commissione che valuta l’acquisizione e le partecipazioni societarie), se il documento non dovesse arrivare potrebbe seguire sanzione pecuniaria o anche un’ulteriore penalità in classifica.
Luciani: “Bravi a rialzarci ma volevamo vincere”
È stata la giornata di Luciani alla sua prima tripletta in carriera da professionista, “ne avevo segnata una in Primavera ma non la conto” dirà poi. Lo stesso Luciani è protagonista del rigore che definisce “inesistente e clamoroso”. Tra le note negative della sfida anche il giallo a Marco Crimi, che era diffidato e salterà il derby col Catania. Proprio in vista di questa partita Luciani ha voluto precisare nel post partita: “Sarà una partita fondamentale, la più importante per l’ambiente e tutto ciò che c’è attorno. Avverti che la gente la sente, per tutta la settimana che precede la sfida vivi questo clima”.

L’attaccante del Messina, autore della tripletta, commenta così la gara nel post partita: “Il primo tempo dovevamo andare in doppio vantaggio abbiamo sprecato occasioni. Nella ripresa a parte il rigore, inesistente e clamoroso, una roba mai vista, abbiamo mollato un po’ prendendo il secondo gol subito. Poi però siamo stati bravi a rialzarci. Contento per i tre gol che sono valsi un punto, c’è rammarico perché volevamo vincere. La squadra e il mister hanno tutti fiducia in me, vengo da una prima parte di campionato non brillantissima, pochi gol e ho giocato male, sono sincero. Il mister ha fiducia in me e oggi è stato il coronamento di tutte le ultime prestazioni buone. La penalizzazione? In campo non l’accusiamo, quando giochiamo non ci pensiamo. Scendiamo in campo e vogliamo salvarci, le cose che non dipendono da noi non ci pensiamo”.
