Il Messina meritava il playout e merita anche la salvezza per distacco tecnico

Il Messina meritava il playout e merita anche la salvezza per distacco tecnico

Simone Milioti

Il Messina meritava il playout e merita anche la salvezza per distacco tecnico

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lunedì 28 Aprile 2025 - 12:30

La lunga rincorsa, con gli ostacoli come i punti sottratti, è finita. Adesso due partite da giocare alla pari, azzerando tutto e potendo contare su una rosa superiore

MESSINA – Il Messina, dopo la vittoria ai danni della Juventus Next Gen di domenica sera, ha evitato la retrocessione diretta. Da settimane continuavamo a scrivere come i biancoscudati fossero vivi, fossero una squadra vera e in forma, meritando una chance di giocarsela alla pari; dopo la rivoluzione operata a gennaio dal direttore sportivo Domenico Roma, a seguito di un girone d’andata pessimo.

La avranno ormai è ufficiale nel doppio confronto contro il Foggia: tra due sabati si giocherà al “Franco Scoglio” il 10 maggio, il successivo il 17 maggio sfida di ritorno al “Pino Zaccheria”. In Puglia capitan Petrucci e compagni hanno già giocato e vinto due settimane fa, ma sarà una sfida diversa e ci sarà tempo per prepararla. Il Foggia avrà il vantaggio che in caso di pareggio nel doppio confronto, si salverebbe e ha dalla sua anche il ritorno in casa che però potrebbe mettere loro ancora più pressione in caso di vittoria dei biancoscudati all’andata viste le contestazioni in atto nella tifoseria dei Satanelli. Per il Messina invece non ci sarà nessuna spada di Damocle sotto forma di svantaggio da ricucire, sfide su altri campi da guardare, solo il Foggia e solo undici calciatori contro altri undici a sfidarsi senza anche il problema di diffide, che si azzerano, ed eventuali squalifiche che arriverebbero solo in caso di cartellino rosso all’andata.

Il Messina al playout nonostante le difficoltà

Una corsa ad ostacoli per il Messina, rappresentata da punti di penalizzazione e punti sottratti dopo le esclusioni di Taranto e Turris. Ma il gruppo ha dovuto affrontare altri ostacoli “invisibili” alla classifica che sono la totale inadempienza della società, che non ha più pagato da un giorno all’altro stipendi e contributi, ed è anche sparita dalla città abbandonando il gruppo che ha saputo trovare al suo interno e unendosi la sua armatura da sfoggiare contro qualunque avversario.

Esonerato mister Banchieri, ma aspetteremo ancora qualche settimana per chiederne conto a chi di dovere, resta il fatto che tra lui e mister Antonio Gatto questa squadra ha chiuso tra le migliori del girone nel finale. Nelle ultime cinque partite solo l’Avellino, promosso in serie B, le ha vinte tutte mentre il Messina ha conquistato dodici punti sugli ultimi quindici a disposizione, cadendo solo in casa del Sorrento. Anche considerando le ultime dieci giornate il ruolino del Messina è positivo con 13 punti e una posizione da metà classifica avulsa.

La vivacità dell’attacco trascinante

Se il Messina si è meritato il playout, visto quanto fatto vedere nelle ultime giornate, crediamo che meriti anche la salvezza ma non per l’impegno e la dedizione mostrata ma perché non è assolutamente una squadra dai valori tecnici inferiori ad altre diciassette. I biancoscudati nelle ultime giornate hanno giocato alla pari o messo sotto formazioni solo sulla carta superiori, perché a guardare i singoli, ruolo per ruolo, e vedendo l’evoluzione di alcuni non c’è dubbio che sia una grande squadra. Una rosa che nelle condizioni giuste e potendo giocarsela per un’intera stagione e non mezza avrebbe potuto terminare nella metà alta della classifica.

Luciani, contando anche le reti contro Turris e Taranto, è a quota 14 gol stagionali. Molti dei quali arrivati a raffica nelle ultime partite, una versa e propria esplosione. Una cifra astronomica rispetto agli ultimi anni e agli ultimi attaccanti passati in riva allo Stretto, il laziale ha già fatto dimenticare Gennaro Anatriello con numeri da prime posizioni nella classifica marcatori del girone C. Un attacco che ha beneficiato anche dello spostamento di Vincenzo Garofalo in una posizione più avanzata, sette assist in stagione, tre nelle ultime due partite proprio per Luciani, una rete segnata e una traversa al “Franco Scoglio” che ancora trema e un gol annullato, dubbio, sotto la Sud. Ma a questo va aggiunto tutta la qualità di un centrocampo rinforzato e davvero di categoria superiore: Crimi-Buchel-Petrucci.

Si sorvola, facendo sicuramente un torto, sulla difesa che dall’arrivo di Gelli e Dumbravanu, titolari inamovibili, con Krapikas tra i pali, ha subito relativamente poco. In attacco però il Messina, che aveva lì un suo tallone d’Achille, può stare tranquillo perché oltre a Luciani in rete nelle ultime settimane anche De Sena, Dell’Aquila e ieri Tordini, tutti sbloccati. A secco Costantino per il momento, ma ci sono ancora due partite dove la sua esperienza potrebbe fare la differenza. L’unico dubbio è valutare le condizioni fisiche di tutti, mister Gatto ha parlato di “acciacchi” e in questo senso la settimana di riposo in più prima del playout potrebbe aiutare il Messina a presentarsi al meglio.

Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina

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