"Il monumento ai lavoratori uccisi è nascosto dalle siepi, ci vuole rispetto"

“Il monumento ai lavoratori uccisi è nascosto dalle siepi, ci vuole rispetto”

Redazione

“Il monumento ai lavoratori uccisi è nascosto dalle siepi, ci vuole rispetto”

Tag:

venerdì 20 Ottobre 2023 - 10:25

L'architetto Nino Principato: "In piazza Unità d’Italia, davanti alla prefettura, c'è questa situazione da un mese"

MESSINA – “In piazza Unità d’Italia, davanti alla prefettura, il monumento dedicato ai tre lavoratori uccisi nel 1947 è occultato dalle siepi non potate. E lo segnalo da un mese”. L’architetto Nino Principato scrive un post su Facebook in cui chiede rispetto per la storia di Messina: “Il 7 marzo 1987 il Consiglio comunale di Messina deliberò la realizzazione del monumento commemorativo con epigrafe a ricordo del sacrificio di Giuseppe Lo Vecchio, Giuseppe Maiorana e Biagio Pellegrino. Tre lavoratori uccisi nei pressi di piazza Unità d’Italia nel corso dello sciopero generale proclamato dal sindacato unitario il 7 marzo del 1947. La progettazione dell’opera venne affidata all’architetto Pantano, ultimata e collocata il primo maggio del 1989 in un’aiuola della piazza”.
Continua l’architetto: “Il secondo conflitto mondiale si era concluso da poco. Con il voto popolare del 2 giugno 1946, l’Italia era una Repubblica e a Messina si pativa la fame, si distribuiva ancora il pane con la tessera annonaria, il costo della vita raggiungeva oltre il 37%, cui si aggiungevano le nuove imposte di consumo sui generi di prima necessità”. Di conseguenza, i lavoratori edili rivendicavano i loro diritti e, ricorda Principato, in un clima concitato, “un reparto di carabinieri spara alcune raffiche di mitra contro la folla inerme. Sul terreno giacciono due morti: il calzolaio Giuseppe Maiorana di 41 anni e il manovale Biagio Pellegrino di 34 anni, entrambi militanti nel Pci”.
Conclude Principato: “Il ferito grave, l’operaio Giuseppe Lo Vecchio di appena 19 anni, morirà qualche giorno dopo all’ospedale Margherita. Una donna mostra ai presenti un panino che il marito Biagio Pellegrino portava in tasca quando la raffica del mitra lo uccise. Il 24 maggio 1954 ha inizio il processo contro due carabinieri e tre agenti della pubblica sicurezza, rinviati a giudizio “per aver ecceduto nell’uso delle armi”, tutti assolti, anche in appello. Ai funerali dei tre operai messinesi, cui partecipò commossa l’intera città, sopra la bara di Biagio Pellegrino c’era proprio un panino”.

2 commenti

  1. Sono uno scocciatore lo so, ma mi sto facendo un sacco di domande su quanto vedo e leggo l sul vostro quotidiano….ma I solerti Amministratori
    grandi organizzatori di feste convegni, e “pubbirazzu” hanno fatto vedere ai buyer e influencer del turismo anche questo ? o si sono limitati a fare vedere le stesse cose che abbiamo visto in Calciomercato originale.

    3
    0
  2. I sindacati potrebbero provvedere facendosi assegnare l’aiuola.

    3
    2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007