Il caso della via Marco Polo, da chiudere quando si costruirà una galleria artificiale, è stato affrontato in Commissione dal presidente Siracusano
MESSINA – Oggi commissione Ponte a Palazzo Zanca presieduta da Pippo Trischitta. In audizione due tecnici della società Stretto di Messina: gli ingegneri Gioacchino Lucangeli (responsabile per l’alta sorveglianza e per la progettazione stradale della Stretto e responsabile espropri ) e Daniele Scammacca (responsabile per la cantierizzazione e la risoluzione delle interferenze). In primo piano i cantieri collocati a Contesse e Ganzirri /Torre Faro.
Siracusano: “Con la chiusura della via Marco Polo si bloccherà la città”
In relazione ai disagi che potrebbero patire i territori, il presidente della II Municipalità, Davide Siracusano, ha posto il problema della strada da chiudere in via Marco Polo, forse per alcuni mesi, in concomitanza con la costruzione di una galleria artificiale annunciata dall’ingegnere Scammacca. Il presidente ha pure fatto notare alcune incongruenze nel progetto che vede al centro la nuova stazione ferroviaria di Contesse.
“Le opere compensative trascurano la zona sud di Messina”
Ha insisito Siracusano: “La zona sud rischia la paralisi. Si bloccherà tutto e si taglierà la città. Io sono pro ponte ma le istanze del territorio devono essere ascoltate. Tra l’altro, le stesse opere compensative chieste dal sindaco Basile ignorano quasi del tutto Messina sud”.
Da parte sua, l’ingegnere Scammacca. ha rilevato che non era stata fatta in precedenza questa obiezione e che ora sarà necessaria una revisione da parte della Stretto di Messina. Per il presidente della II Municipalità, invece, “la cittadinanza non viene informata in modo adeguato. Bisogna essere messi a conoscenza dei disagi che ci saranno”.
In una Commissione ponte divisa tra favorevoli e contrari, il confronto di oggi è servito soprattutto a rendersi conto di diverse implicazioni pratiche legate ai cantieri nelle varie zone della città.

Invece in zona Nord
Ma ci rendiamo conto che il responsabile del problema esposto afferma ‘’ ma questa obiezione non ci era stata posta ‘’ è un progetto distruttivo per ka città di Messina
La paralisi non è un rischio. È una certezza assoluta.
Sarà una ecatombe generale su tutti i messinesi ma per nessun messinese!
Se nessuno gli fa notare i problemi loro che ci possono fare?
Ma poi, chi ce l’ha messa lì questa città?
Siamo davvero alle comiche, i lavori secondo l’incompetente stanno per partire e ancora emergono problemi che rispetto alle dimensioni dell’opera sarebbero squisquiglie
Povera Messina