"Il tavolo sul ponte? Solo propaganda, lontana dai veri problemi di Messina"

“Il tavolo sul ponte? Solo propaganda, lontana dai veri problemi di Messina”

Redazione

“Il tavolo sul ponte? Solo propaganda, lontana dai veri problemi di Messina”

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venerdì 02 Febbraio 2024 - 21:14

All'attacco la Cgil e il comitato "Invece del ponte": "Non siamo stati invitati a Palazzo Zanca ed è solo un'arma di distrazione di massa"

MESSINA – Un’opera di distrazione di massa dai veri problemi di Messina e del sud d’Italia. Sul tavolo permanente a Palazzo Zanca intervengono in modo critico la Cgil e il comitato “Invece del ponte”. “Una propaganda più che un tavolo tecnico, una propaganda che prosegue mentre cittadine e cittadini attendono risposte ai problemi reali”, è questo il commento del segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti a seguito del Tavolo tecnico permanente “Ponte sullo Stretto” da parte del Comune di Messina convocato oggi. “Non sono state invitate le voci critiche”, ribadisce “Invece del ponte”.

“La Cgil non è stata invitata e manca persino la società Stretto di Messina”

“Non riusciamo a comprendere – prosegue il segretario della Cgil Messina – quale sia l’obiettivo di tale tavolo in assenza di un progetto definitivo ed esecutivo che non consente di entrare nel merito.
Notiamo inoltre come dal Tavolo siano stati esclusi altri soggetti, alcuni ordini professionali, le associazioni ambientaliste, la prefettura o la stessa società “Stretto di Messina” che è chiamata a confrontarsi con le forze sociali locali”.

“Ci sembra inoltre opportuno sottolineare – aggiunge Patti – che la Cgil non è stata ancora invitata alle audizioni che si stanno svolgendo presso la commissione consiliare. Dal sindaco di Messina
– tiene infatti ad evidenziare Patti – attendiamo ancora altre convocazioni, sugli incontri da noi richiesti e sollecitati che riguardano fondamentali aspetti sociali del territorio, che riguardano risorse e interventi importanti che possono incidere sulla qualità della vita, sul contesto socioeconomico”.
“Mentre il sud attende politiche industriali e infrastrutturali in grado di rilanciarlo per accorciare il divario creato con il resto del Paese, si continua a fare campagna elettorale promuovendo “tavoli tecnici” su un’opera per la quale non esiste ancora il progetto definitivo e non ci sono le coperture finanziarie”, dichiara il segretario nazionale Cgil Pino Gesmundo.

“Il sud ha bisogno di politiche industriali”

“Il sud – prosegue – ha bisogno di grandi reti merci e passeggeri, di connessioni trasversali Est – Ovest,
di portare l’alta velocità fino a Palermo, per togliere dall’isolamento fisico una parte cospicua della popolazione. Il governo, invece, ha bloccato il progetto “connettere l’Italia” con scorciatoie che rischiano unicamente di sperperare risorse pubbliche inutilmente. Il sud ha bisogno di politiche industriali che lo candidino a hub delle energie rinnovabili e rilancino l’attività dei suoi porti oggi soffocata dall’assenza di infrastrutture adeguate. Si smetta con la propaganda e si aprano tavoli con le parti sociali per trovare soluzioni al declino inarrestabile del Mezzogiorno”.

Invece del ponte: “Un tavolo tra illusione e propaganda”

Con una nota, sul tavolo interviene pure il Comitato “Invece del ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto”: “Rimaniamo sbalorditi nell’apprendere che si è riunito un tavolo tecnico sul ponte nell’assenza assoluta di documenti da discutere e con l’esclusione di tanti soggetti, in particolare le associazioni dei cittadini che si oppongono alla costruzione di un’opera devastante. È l’ennesima passerella a favore di telecamere, peraltro in evidente contrapposizione ai lavori della Commissione ponte del Consiglio comunale. Un’altra occasione persa per aprire invece un vero e utile
confronto, finalizzato a creare le condizioni per uno sviluppo davvero sostenibile dell’area dello Stretto.
È pura propaganda, è il tentativo di far credere che “ormai il ponte si fa”, e che dunque è inutile discutere.
Intanto i progettisti e la Stretto di Messina sono in evidente affanno, avendo mancato tutte le scadenze del cronoprogramma di nemmeno otto mesi fa, compresa l’approvazione della “Relazione di aggiornamento”, secretata da oltre quattro mesi. Ma si vuol mettere a tacere la città che si oppone a questo progetto inutile, costoso, dannoso per l’economia messinese”.

“La città non tacerà mentre in altre sedi si decide la devastazione”

E ancora: “Non ci si illuda: la città non tacerà. Un tavolo tecnico si convoca per esaminare planimetrie, analisi economiche, costi e benefici, impatto ambientale e sociale. Di tutto questo oggi a Messina (come a Roma) non c’è nulla. Vorremmo ancora ricordare che a distanza ormai di molti mesi la città attende ancora le risposte alle domande che proprio il sindaco Federico Basile ha posto in occasione della sua audizione parlamentare, riportate poi nella relazione consegnata al Consiglio comunale nell’agosto scorso. È inammissibile, lo ribadiamo con forza, che si mettano in piedi inutili tavoli, il cui unico intento politico sembra essere quello di mettere le mani sul bottino delle “opere compensative”, mettendovi il cappello definendo “anacronistico” il precedente elenco, nell’attesa che in altre sedi si decida la devastazione di larga parte del nostro territorio”.

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Un commento

  1. Grande interesse e sopratutto grande partecipazione, questa volta ci siamo fatti sentire!!!!!!

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