Camera di Commercio commissariata. Confederazione Agricoltori chiede chiarezza

Camera di Commercio commissariata. Confederazione Agricoltori chiede chiarezza

Marco Ipsale

Camera di Commercio commissariata. Confederazione Agricoltori chiede chiarezza

Tag:

mercoledì 29 Gennaio 2014 - 14:30

Il presidente provinciale uscente della Cia, Luigi Savoja, ed il direttore provinciale, Sebastiano Furnari, ripercorrono le vicende che hanno condotto ad ormai due anni di commissariamento della “casa” delle imprese. Accuse alla Regione ed agli attuali componenti della Camera di Commercio, invitati ad attivarsi per sbloccare la situazione

Dal mese di marzo 2012, e dunque da quasi due anni, la Camera di Commercio di Messina non ha organi democraticamente eletti. E già in quella data erano scaduti i sei mesi di proroga consentiti dalla legge dopo il termine naturale del mandato del Consiglio. Le organizzazioni imprenditoriali hanno quindi formulato le loro richieste per partecipare al rinnovo del Consiglio, sulla base di un bando predisposto dalla Camera di Commercio, che il 29 maggio 2012 ha inviato alla Regione la documentazione. Soddisfatto questo passaggio, la normativa prevede che entro un mese, pur se il termine non è perentorio ma ordinatorio, l’assessorato regionale alle attività produttive la esamini e attribuisca i seggi alle varie organizzazioni.

Ma altro che un mese, nel corso del tempo si è assistito ad una serie di ricorsi e verifiche ed alla nomina semestrale, nel giugno 2013, di un commissario, Franco De Francesco, che ha avuto poi il mandato rinnovato per altri sei mesi, fino al giugno prossimo.

“Circa un mese fa, a dicembre – afferma il presidente provinciale uscente della Confederazione Italiana Agricoltori, Luigi Savoja -, abbiamo ricevuto una richiesta di verifica dei nostri associati, da parte del responsabile del procedimento della Camera di Commercio, Vincenzo Musmeci, da presentare entro un mese, anche se il termine non è perentorio. Abbiamo quasi concluso il lavoro e a giorni formalizzeremo l’invio. Ma dopo cosa succederà?”.

Da qui, le critiche nei confronti della Regione e della Camera di Commercio, accusate di eccessiva lentezza e di mancata trasparenza. “Ci troviamo in una situazione incredibile – dice Savoja -. Una normativa stabilisce dei tempi che non vengono rispettati. Comprendo che ci sono stati dei ricorsi, ma la Regione non può continuare ad agire in questo modo, trascinando la vicenda all’infinito. E’ necessario che si faccia il punto della situazione, si dica chi non ha ottemperato ai doveri previsti e si attribuiscano i seggi. Il 17 giugno 2012 abbiamo inviato una prima richiesta di documentazione per capire la situazione del nostro comparto, ma Musmeci l’ha rifiutata. Siamo andati diverse volte anche alla Regione, ma le discussioni con i funzionari, con l’ex assessore Venturi e l’attuale Vancheri non hanno portato a nulla. La Camera di Commercio ha responsabilità precise, in quanto avrebbe dovuto chiederci prima le verifiche. Invece si procede in modo lentissimo e senza alcuna chiarezza. Anche il commissario De Francesco guarda la vicenda con grande distacco, come se la cosa non interessasse all’istituzione. Dovrebbe invece occuparsi del complesso delle questioni, visto che sostituisce presidente, giunta e consiglio, e svolgere un ruolo propositivo per risolvere la vicenda. Abbiamo avuto modo di discuterne e l’ho sollecitato più volte, abbiamo ottimi rapporti ma questo non mi esime dal rivolgere critiche ragionate sul modo di affrontare la questione”.

L’occhio è rivolto anche all’imminente organizzazione dell’Expo 2015. “La Camera di Commercio non è ricca – prosegue Savoja – ma gestisce comunque somme importanti. Si sono già susseguiti degli incontri sull’agro alimentare, settore che è al centro di Expo 2015, ma è stato organizzato tutto nel chiuso delle stanze. Ho chiesto allora al commissario di convocare tutti i soggetti interessati del settore per concordare come spendere le risorse di cui dispone la Camera di Commercio in riferimento alla promozione degli eventi ad alle partecipazioni agricole all’Expo. Ancora una volta non si sente il bisogno di rapportarsi al mondo delle imprese. E’ scorretto spendere soldi senza prima confrontarsi con le organizzazioni che potrebbero dare un contributo”.

Ad entrare nel merito del perché stia passando tutto questo tempo per il rinnovo delle cariche, è il direttore provinciale della Cia, Sebastiano Furnari. “A mio avviso, si tratta di scelte politiche per perdere tempo, visto che non si sa cosa farne della Camera di Commercio. Il commissario deve avviare il confronto con tutti gli interessati ed attivarsi presso l’assessorato regionale per velocizzare i tempi di rinnovo delle cariche. In generale, con le verifiche non si risolve nulla. Ad esempio, Confcommercio, che ha 20mila associati, dovrebbe fare un lavoro lunghissimo. Ed anche nel nostro settore, ci sono state incongruenze. Abbiamo due seggi, uno per le piccole imprese, l’altro per le grandi. Per le piccole imprese, sono state presentate due richieste: la nostra, in apparentamento con Confagricoltura, e quella di Coldiretti. In questo caso la verifica serviva eccome, perché Coldiretti aveva dichiarato 1.200 soggetti quando in realtà gli aderenti saranno poco più di cento. Basti pensare che in tutta la provincia sono meno di mille. La Camera di Commercio aveva invece preso per buone le dichiarazioni. Solo dopo la nostra richiesta, è stato rimesso tutto in discussione. Un paradosso ancor più grande riguarda le grandi imprese. Solo noi, sempre in apparentamento con Confagricoltura, abbiamo avanzato richiesta per essere rappresentati. Rispondiamo ugualmente alle richieste di verifica, ma che senso ha? Si fa un lavoro inutile”.

E mentre si fa questo lavoro, la Camera di Commercio rimane commissariata. Almeno fino a giugno prossimo, visto che l’attuale mandato è stato rinnovato per altri sei mesi. Per quanto tempo ancora proseguirà l’impasse?

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. l’importante è fare il Parco

    0
    0
  2. puzza di bruciato 29 Gennaio 2014 18:35

    Carrozzoni inutili, servono solo come stipendifici dei parenti….

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007