C’è un finanziamento da 1 milione e 50mila euro per renderla fruibile ma serve il via libera da Palermo. Due mesi fa l’incontro a tal proposito tra il Comune e l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, ma non è ancora arrivata nessuna risposta
Nello scorso mese di ottobre, l’ultimo via libera per la riqualificazione ambientale della Foresta di Camaro. L’Ispettorato Foreste di Messina ha dato l’ok idraulico-forestale al progetto redatto dall’Ufficio Programmi Complessi del Comune.
Il finanziamento c’è già e risale addirittura al giugno 2012, quasi due anni fa, 1 milione e 50 mila euro nell’ambito del programma Pisu – Pist (Piani di Sviluppo Urbano e Territoriale) attuativo del piano strategico 2020.Dei lavori se ne occuperà l’Azienda Forestale, in virtù di una convenzione con il Comune. Non si dovrà quindi neppure procedere alla gara d’appalto, ma si potrà partire in tempi brevissimi.
C’è dunque il progetto, ci sono i soldi e c’è l’accordo con la Forestale. Perché allora non possono iniziare i lavori per la riqualificazione della Foresta di Camaro? La risposta è semplice: serve il trasferimento del finanziamento da parte della Regione al Comune che, a sua volta, lo trasferirà alla Forestale. Passaggio che si pensava potesse avvenire in tempi brevissimi, visto che da Palermo avevano garantito di essere in attesa solo del completamento dell'iter relativo al progetto. L’iter è ora completato, ma le risposte sono tutt’altro che immediate.
“Abbiamo parlato con l’assessorato regionale due mesi fa – spiega l’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua – e siamo in attesa di una risposta. Non era necessaria neanche una delibera di giunta ma i fondi non sono ancora arrivati. Sappiamo che le discussioni sulla finanziaria regionale hanno rallentato tutto, ma ci dovrebbero comunque dire qualcosa. Finora non l’hanno fatto”.
Si faccia in fretta allora. C'è in gioco un polmone verde di 96 ettari a due passi dal centro urbano, per troppo tempo negato ai cittadini messinesi. Per quanto tempo ancora si dovrà aspettare prima di renderlo fruibile?
(Marco Ipsale)
