Imprenditori arrestati e sospesi a Messina, ecco chi sono. La prefetta: "Salute di cittadini tutelata"

Imprenditori arrestati e sospesi a Messina, ecco chi sono. La prefetta: “Salute di cittadini tutelata”

Alessandra Serio

Imprenditori arrestati e sospesi a Messina, ecco chi sono. La prefetta: “Salute di cittadini tutelata”

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venerdì 14 Ottobre 2022 - 15:11

Tutti i costruttori di Messina e provincia sospesi perché clienti dei Mancuso, gestori della discarica "abusiva" secondo la Finanza

MESSINA – “La pronta reazione e la sicura capacità di contrasto dimostrata contribuiscono a rasserenare la cittadinanza ed a rafforzare la fiducia nelle forze di Polizia e nella magistratura – commenta la Prefetta di Messina Cosima Di Stani a proposito del blitz della Guardia di Finanza dopo la scoperta della discarica Portalegni di Gravitelli.

La rappresentante del Governo ringrazia inquirenti e investigatori per “l’eccellente attività investigativa svolta quotidianamente nel proficuo e costante contrasto alla lotta alla criminalità anche organizzata, che cerca di condizionare la vita economica del territorio, nonché, come il caso dell’operazione odierna testimonia, anche il tessuto dell’ambiente”.

L’indagine ha portato dieci persone ai domiciliari. Oltre a Daniele Mancuso, i figli Giuseppe e Andrea, ci sono Antonio Maita, Fabio e Giuseppe Mangano, Antino Marino, Letterio Mondo, Giuseppe Puliafito e Antonino Romeo.

Tanti nomi noti e grossi imprenditori della città e della provincia, invece, tra i 25 sospesi dalle attività economiche: Giovanni Aliberti, Letterio Caronella, Rosario De Domenico, Francesco Fiumara, Antonio Frasson, Felice e Roberto Giunta, Giuseppe Lupò, Giacomo Mangraviti (classe 1964), Sara Mangraviti (classe 1971), Santino Fortunato Pagano, Antonino Triscari, Barbara Urso e Vincenzo Vinciullo.

Un commento

  1. COGITO ERGO SUM 15 Ottobre 2022 08:58

    INTERESSANTE QUAESTIO : E’ obbligo di ogni imprenditore sapere che fine fanno i rifiuti (per esempio, in questo caso, provenienti da lavorazioni in edilizia) che lo stesso conferisce ad una ditta autorizzata, oppure, basta solo l’attestazione ufficiale, rilasciata da quest’ultima, di loro corretto smaltimento ?

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