Slitta l’accordo tra Comune e Bluferries. Ottobre inizia senza navi al porto storico

Slitta l’accordo tra Comune e Bluferries. Ottobre inizia senza navi al porto storico

Marco Ipsale

Slitta l’accordo tra Comune e Bluferries. Ottobre inizia senza navi al porto storico

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giovedì 01 Ottobre 2015 - 22:02

Rinviata la manutenzione straordinaria sulle tre navi, è stata comunque avviata quella ordinaria, che comporterà uno stop per i primi 10 o 15 giorni di ottobre. Poi il servizio dovrebbe tornare per un mese ma, in questo frattempo, diventa più che mai urgente trovare una soluzione

Prima l’allarme: dal 1. ottobre Bluferries lascia il porto storico per almeno sei mesi a causa della necessità di fare manutenzione straordinaria a rotazione sulle tre navi. Poi il sospiro di sollievo, pur se temporaneo: grazie alla mediazione del Comune, tutto rinviato al 1. novembre, con la possibilità di impiegare il mese a disposizione per trovare nuove soluzioni.

Peccato che quell’accordo, almeno per il momento, non abbia trovato applicazione, visto che il 25 settembre è andata in manutenzione la Riace, per problemi al portellone, e ieri anche la Fata Morgana. Si tratta di manutenzioni ordinarie, che durano pochi giorni, e la conseguenza è che almeno fino al 10 ottobre, ma più probabilmente anche fino a metà mese, non ci saranno navi del vettore pubblico al porto storico.

Gli accordi con il Comune, a questo punto, slitterebbero a quella data, anche se risulta strano che, nel corso della riunione decisiva dello scorso 25 settembre, nulla sia trapelato. In ogni caso, se anche l’intesa fosse semplicemente posticipata di qualche giorno, il problema si riproporrà nel mese di novembre. Ed allora, indipendentemente dagli attuali inconvenienti, occorre trovare una soluzione al più presto. Per questo, l’amministrazione comunale aveva accolto la necessità di aprire immediatamente un confronto col Ministero dei Trasporti.

L’allarme era stato lanciato ancora una volta dal sindacato Orsa, che aveva ricordato come il problema riguardasse sia il servizio pubblico, perché i due aliscafi in servizio non sono sufficienti a garantire il flusso di passeggeri, soprattutto alle prime sciroccate autunnali, sia l’aspetto occupazionale, quantificato in circa 40 unità tra marittimi e indotto composto da piazzalisti, addetti alle pulizie e alle biglietterie. Sono proprio questi ultimi, adesso, a temere per il proprio futuro lavorativo.

(Marco Ipsale)

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