In Aula le contraddizioni dell'Arpacal e dell'ambiente in Calabria

In Aula le contraddizioni dell’Arpacal e dell’ambiente in Calabria

mario meliado

In Aula le contraddizioni dell’Arpacal e dell’ambiente in Calabria

giovedì 20 Maggio 2021 - 15:40

Assunzioni a centinaia e 7 milioni in stipendi, ma "personale invisibile". Passa la mozione Gallo-Irto per impedire il Parco eolico sulle vigne del Cirò

Ieri sera, l’ultima ora e mezza di lavori del Consiglio regionale è stata quella in cui si sono concentrati i “fuochi d’artificio”.
Approvati, quasi in serie industriale, tutti i punti in esame e l’articolata sequenza di mozioni nel frattempo inseriti nel corpo della sessione consiliare.

Demanio, apertura ai concessionari

Ieri pomeriggio, in Consiglio regionale, ha largamente tenuto banco l’ampio confronto circa la Sanità, la sua montagna di debiti e la rimodulazione del prestito per pagare i debiti contratti fino al 2005.
A seguire, istantaneo il “via libera” al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.

Pierluigi Caputo (Santelli Presidente)

Quanto al ddl sulle «ulteriori norme di salvaguardia» e disposizioni transitorie in tema di Demanio marittimo, il santelliano Pierluigi Caputo nel relazionare ha ricordato la riproposizione delle deroghe agli articoli 14 e 27 della legge regionale vigente (la numero 17 del 2005). Su richiesta dei titolari di stabilimenti balneari, nelle more dell’ok al Piano comunale di spiaggia, i Comuni potranno autorizzare modifiche al 30% delle superfici coperte ombreggianti nelle strutture oggetto di concessione (non oltre i 100 metri quadri, comunque). Mentre, sempre su richiesta dei concessionari, gli stessi potranno ottenere dai Comuni ampliamento del fronte-mare fino al 30% rispetto alla concessione demaniale in essere.

Tilde Minasi, capogruppo della Lega

A integrazione della normativa, l’Assemblea ha approvato a maggioranza un emendamento della leghista Tilde Minasi. «Una piccola modifica che permetterà però ai Comuni, ed esclusivamente per il 2021 – ha osservato il capogruppo leghista – di poter autorizzare con un iter più veloce l’ampliamento per le concessioni demaniali, su richiesta dei titolari delle concessioni turistico-balneari. Esigenza, quella di snellire a livello di tempistiche la procedura, cui era necessario dare risposta vista l’imminente apertura della stagione turistica ed in considerazione delle difficoltà, causa pandemia e restrizioni, registrate dal settore che rappresenta uno dei pilastri più importanti nell’assetto socio-economico della nostra regione». Fermo restando che la Minasi ha censurato l’atteggiamento («poco costruttivo», per l’esponente leghista) del capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua, sia nelle argomentazioni sia nel negare il suffragio alla proposta d’integrazione della normativa.

Arpacal: il personale c’è, ma non si vede

Nel prosieguo, nessun particolare problema per il Programma regionale forestazione 2021-2022. Rapidamente licenziato pure il bilancio 2021/2023 per l’Epmr, l’Ente per i Parchi marini regionali.
Altrettanto snello il percorso per dare il “via libera” al bilancio di previsione 2021-2023 dell’Arpacal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, rispetto alla quale però le criticità davvero non mancano. Quasi 17 milioni di euro per i soli servizi generali e di gestione (poco più di 7 milioni di euro di soli stipendi), 7,7 milioni (nel solo 2021) per il soccorso civile, 7,3 milioni per servizi conto terzi.

Flora Sculco (Democratici progressisti)

«Una struttura giovane, con appena 18 anni di vita – ha osservato, tra l’altro, Flora Sculco dei Dp in relazione – come può risultare “vuota” e carente di personale, nonostante centinaia d’assunzioni susseguitesi negli anni? Dobbiamo desumerne che ci sia stato un “nomadismo istituzionale” autorizzato, che ha arrecato un grave danno e oltretutto ha appesantito di molto i carichi di lavoro del personale rimasto in Arpacal. E lì dove la situazione ambientale è più grave, lì l’Arpacal non c’è: penso a Crotone, con la prospettiva di un’enorme bonifica. Inammissibile poi lamoltiplicazione incontrollata di centri da parte di “generali senza esercito”. Tutto questo deve finire, per aprire le porte a un’efficienza ritrovata: serve il potenziamento finanziario dell’Agenzia, ma soprattutto è indifferibile una riorganizzazione profonda del’Arpacal».

Irto e il Cirò

A seguire, l’ok – nuovamente in tema di Demanio marittimo, sempre con la relazione di Caputo – alle modifiche sulle norme per l’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree demaniali.
Successivamente, altro “fuoco di fila” e stavolta sulle mozioni. Si va da Paola “città dell’olivo bianco” a quella per esonerare gli operatori delle forze dell’ordine dal ticket sanitario, da quella di Mimmo Giannetta già ampiamente citata ieri sul Ponte sullo Stretto a quella, propugnata dal capogruppo della Cdl Giacomo Crinò,  sulla definizione delle professioni turistiche.
Tra le mozioni approvate, quella per la quale si stanno battendo da giorni l’assessore alle Politiche agricole Gianluca Gallo e il candidato Presidente in pectore del centrosinistra, Nicola Irto, contro la realizzazione di un Parco eolico a Timpa di Muzzunetti. Mozione «finalizzata a impedire che in quella porzione di territorio, dove insistono gli storici vigneti cirotani – evidenzia il vicepresidente di minoranza dell’Assemblea – si possa compiere uno scempio di proporzioni incalcolabili». Ne verrebbe fuori, in caso contrario, un enorme danno economico alle aziende vitivinicole del luogo, ma anche «all’intera immagine della Calabria agli occhi dell’Italia e del mondo», ha rilevato Irto.

Dal “disco verde” alla mozione deriva l’impegno per il Governatore calabrese facente funzioni e per la Giunta di bloccare l’iter autorizzativo e revocare tutti i relativi provvedimenti fin qui emessi. Nicola Irto, per parte sua, evidenzia in una nota diramata ai media che l’attenzione resterà «altissima», con tanto di ricognizione delle aree idonee all’installazione degli impianti eolici on-shore, «tenendo necessariamente conto della tutela e della salvaguardia dei territori agricoli, della biodiversità e del paesaggio rurale».
Si fa in tempo anche a inserire e varare alcune leggine. La proroga del termine d’adeguamento rispetto ai requisiti delle strutture socioeducative per le prima infanzia, intanto. E poi misure straordinarie a sostegno dell’edilizia volte al «miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale», come pure le modifiche alla normativa sulla liquidazione delle Comunità montane.  



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