Domenico Santamaura e Giuseppe Cardelli, riuniti in raggruppamento temporaneo di professionisti,dovranno, entro il 30 settembre predisporre il consuntivo 2015. Se l'Ente non rispetta la data andranno persi i fondi Furs

I tempi sono strettissimi. La circolare della Regione ha indicato il termine massimo del 30 settembre entro il quale approvare sia il bilancio previsionale 2016-2018 che il consuntivo 2015. Se il Cda del Teatro Vittorio Emanuele non dovesse rispettare il termine finirebbe con il perdere i fondi Furs, che in questo momento sono ossigeno per le casse dell’Ente.

Il previsionale, dopo lo stop dei revisori dei conti a luglio e le criticità legate alla mole dei debiti fuori bilancio, arranca ma sembra essere in fase di definizione.

Discorso completamente diverso riguarda il consuntivo 2015 che in modo assai bizzarro,nonostante le ripetute sollecitazioni del Collegio, i vertici dell’Ente hanno accantonato quasi fosse un argomento superfluo, accontentandosi forse del “consuntivo a mezzo stampa” reso dall’ex sovrintendente Saija in una conferenza stampa di gennaio.

Adesso però il presidente Puglisi vuol correre ai ripari e con un suo provvedimento ha affidato l’incarico, al costo di 16 mila euro, ai commercialisti Domenico Santamaura e Giuseppe Cardelli per la predisposizione del consuntivo 2015.

“Come già evidenziato dal CdA e dal Collegio dei Revisori, si ravvisa l’urgenza di procedere alla definizione e adozione del Conto Consuntivo 2015 entro il corrente mese” scrive il presidente Puglisi nel provvedimento sottolineando l’urgenza dell’approvazione entro il 30 settembre per ottenere così: “ l’erogazione del saldo 2016, che consentirebbe all’Ente di acquisire liquidità di cassa, ma anche per scongiurare il rischio di mancata assegnazione dei flussi finanziari riferiti al FURS”.

Puglisi fa riferimento alla normativa che prevede che l’amministrazione possa avvalersi di competenze esterne e, dopo aver “accertato che l’Ente non possiede, nell’ambito della propria struttura organizzativa, alcuna figura professionale dotata delle competenze e della professionalità necessarie per lo svolgimento dell’incarico di che trattasi; richiamato il Regolamento per il conferimento di incarichi professionali ad esperti esterni all’Ente, adottato dall’Ente con delibera n. 33/2014, il cui art. 8, disciplina i casi in cui è possibile procedere ad affidamento diretto”, ha quindi deciso di seguire tale procedura.

Nel provvedimento Puglisi, alla luce del fatto che il dottor Domenico Santamaura,riunito in Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con il dottor Giuseppe Cardelli, “ individuato da questa Amministrazione quale soggetto esperto in contabilità armonizzata in esito a specifica istanza inoltrata dall’Ente all’Ordine dei Commercialisti di Messina, si è dichiarato disponibile ad assumere l’incarico nel rispetto della tempistica imposta; ritenuto che sussistono i presupposti di legittimità per il conferimento d’incarico di collaborazione a progetto per la redazione del conto consuntivo 2015 e la relativa contabilità integrata corredato di tutti gli atti accompagnatori previsti dalle vigenti disposizioni, dispone che il compenso per l’incarico professionale di che trattasi, così come pattuito, è determinato in Euro 16.000,00 al netto di IVA”.

Nell’atto di affidamento diretto il presidente del Vittorio Emanuele evidenzia che in assenza del previsionale 2016 l’Ente opera in gestione provvisoria che impone il divieto di una serie di spese, ma l’incarico ai due commercialisti “è da ritenersi necessario e indifferibile al fine di non arrecare danni patrimoniali all’Ente; è stata concordata con il professionista destinatario dell’incarico la liquidazione del compenso in misura del 50% nell’esercizio finanziario in corso e il saldo delle spettanze nel 2017”

La durata dell’affidamento diretto è strettamente correlata al raggiungimento del risultato oggetto dell’incarico medesimo, per un compenso lordo complessivo di Euro 16.000,00 (oltre cassa previdenziale), al netto di IVA.

Nel frattempo, sul fronte CDA e riduzione dei componenti, nessuna notizia è ancora arrivata da Palermo dopo il “pasticcio” del provvedimento preso dall’assessore Barbagallo ad agosto, con il quale dava tempo 30 giorni (entro il 12 settembre) al Consiglio di completare quanto di competenza prima di procedere con l’iter per la nomina del nuovo organismo ridotto a tre consiglieri. Il termine sarebbe dovuto decorrere dalla data di pubblicazione della determina sulla Gazzetta ufficiale, ma, per una svista, non è mai stato pubblicato. Ne è derivata una situazione di confusione difficilmente dipanabile se non attraverso una decisione chiara dell’assessore sulle sorti del Cda o di un eventuale commissariamento in attesa delle successive nomine.

Rosaria Brancato