L’ex scuola Nicholas Green sarà venduta. Intanto è terra di nessuno

L’ex scuola Nicholas Green sarà venduta. Intanto è terra di nessuno

Marco Ipsale

L’ex scuola Nicholas Green sarà venduta. Intanto è terra di nessuno

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lunedì 17 Settembre 2012 - 22:18

Il plesso è stato chiuso nel 2008 e lasciato all’abbandono. In poco tempo è stato rubato e distrutto tutto. “La scuola viene venduta in queste condizioni – dichiara l’ex assessore Mondello - infatti il prezzo, considerata l’ampiezza della struttura, è irrisorio”.

Nicholas Green è il nome del bambino di 7 anni ucciso nel 1994 sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria. L’evento, oltreché per lo scambio di persona e la crudeltà nei confronti di una vita innocente, fece notizia poiché i genitori di Nicholas autorizzarono l’espianto degli organi di cui beneficiarono sette persone, in un’epoca in cui la donazione di organi era ancora una prassi molto rara.

Molti Comuni italiani hanno deciso di intitolargli piazze, vie, parchi e scuole. Nessuno di questi Comuni è riuscito nell’impresa in cui è riuscita Messina. La nostra città, che tra l’altro è quella in cui è avvenuto l’espianto degli organi, rientra tra quelle meritorie che hanno dedicato a Nicholas una scuola, a Valle degli Angeli, ma forse era meglio non farlo viste le condizioni in cui si trova la struttura.

La scuola è stata chiusa nel 2008, dopo pochi anni dall’apertura, per carenze strutturali e igienico sanitarie, ma da allora, invece di essere adeguata, è stata lasciata alla mercé dei vandali che hanno ridotto il plesso ad un disastro, come testimoniano le foto in allegato di Dino Sturiale.

Certo, c’è da chiedersi perché degli imbecilli debbano intrufolarsi in un plesso chiuso a distruggere quanto più possibile, ma sono forti anche le responsabilità di un’amministrazione che ha lasciato la struttura al più completo abbandono, favorendo lo scempio creato da chi non aspettava altro.

All’interno, restano anche parti di cartelloni didattici creati dai bambini della scuola e dal nome beffa: “progetto legalità”, “progetto integrazione”, “il tempo che passa”, “rispettiamo l’ambiente”. Lì di legale non c’è proprio nulla e l’ambiente non è affatto rispettato.

Non va meglio nell’area esterna all’ex scuola: auto abbandonate, lampioni rotti, erbacce e rifiuti ovunque. La zona è estremamente pericolosa, livelli di civiltà talmente bassi da non richiamare alcun paragone.

Fatto il danno, c’è ora da vedere cosa bisogna fare per provare a rimediare, eliminando lo scempio ed i pericoli. “L’ex scuola – afferma l’ex assessore al patrimonio, Francesco Mondello – è inserita nel piano di dismissione degli immobili comunali. Anzi, ad essere precisi, perché ciò avvenga è necessario che prima arrivi l’ok del Consiglio comunale, poiché c’è un piano integrativo al bilancio di previsione 2012”. Ma prima della vendita verranno attuati degli interventi? “No – risponde Mondello –, viene venduta in queste condizioni, infatti il prezzo, considerata l’ampiezza della struttura, è irrisorio, siamo sui 380mila euro. La presa d’atto dei plessi scolastici non più utilizzati è giunta al dipartimento patrimonio, tramite delibera dell’ex sindaco Buzzanca, solo nel marzo del 2012 e la scuola era già nelle attuali condizioni”.

Sul piano di dismissione che riguarda anche altri immobili comunali, infine, “c’è stato un rallentamento – conclude Mondello – poiché sono state apportate delle modifiche. Considerata anche la crisi dei fondi immobiliari, avevo consigliato all’ex sindaco di dare al piano un respiro nazionale, cercando di coinvolgere gruppi con capacità di investimento, viceversa si andranno a costruire sempre e solo palazzi su palazzi. Credo che si debba interloquire con le grandi organizzazioni, penso ad esempio a Confindustria, ma nulla di tutto ciò è mai stato fatto”. (Marco Ipsale)

GALLERY DI DINO STURIALE

8 commenti

  1. La sconfitta dello Stato e della Società Civile!!!!

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  2. E’ la PROVA PROVATA della scarsa produttività dei dirigenti di palazzo Zanca, che estendo anche ai loro collaboratori ben pagati della categoria D, che non è un girone destinato ai dilettanti, ma è il livello più alto assegnato ai dipendenti che hanno gli studi, pi figura dicemu in dialetto.
    Un iter istruttorio che dura dal 2008 al 2012, quattro anni, quando per la sua complessità, che si riduce a mettere insieme le teste di alcuni uffici con una conferenza dei servizi, bastano 60 giorni. A palazzo Zanca, Comune dove si fanno ricchi contratti integrativi, che premiano le PERFORMANCE, qualche giorno ci diranno quali sono, il rispetto dei tempi degli iter istruttori è un OPTIONALS. La tempistica è definita in un mare di documenti, che ironia del nome chiamano TRASPARENZA VALUTAZIONE E MERITO, ah ah ah ah ah .

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  3. E’ giunto il momento di presentare il conto al diretto responsabile del plesso scolastico: IL SINDACO.
    Il primo cittadino, è, ribadisco è, il responsabile diretto del patrimonio comunale.
    E adesso, attraverso il commissario straordinario, uomo di legge, chiami in causa il sindaco, perché chi si assume la responsabilità di governare e AMMINISTRARE una città, colga benefici, ma allo stesse tempo paghi direttamente i propri errori di gestione.
    Questo serva da monito a tutti i candidati alle prossime elezioni amministrative.

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  4. CONTINUO a ripetere che questa è una città per la maggior parte abitata da buddaci.Invece di fare bla bla bla,dovrebbero cacciare,chiaramente non votandoli,chi ha amministrato la città negli ultimi anni.Credo che oltre al nome meritorio,quella scuola sia stata costruita con soldi pubblici e quindi anche di “buddaci” che ora hanno il sacro diritto di NON votare simili amministratori.

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  5. barbaro domenica 18 Settembre 2012 06:38

    NON CI SONO PAROLE….ECCO COME TRASFORMARE L’ORO IN M…A

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  6. Vergognosa manifestazione d’inciviltà.
    Vergognosa manifesta di provata incapacità nell’amministrare-custodire-gestire beni comunali.
    E non si tratta del solo plesso-istituto scolastico non più in uso lasciato incustodito alla mercè di cittadini manifestatamente incivili e vandali.
    Ma porca miseria, se si decidere di chiudere-dismettere un qualsiasi bene comunale perchè non attivare immediatamente la procedura di vendita? Oltretutto si farebbe pure cassa.
    Amministratori comunale di ogni specie e rango, S V 3E G L I A.

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  7. La morte di Nicholas Green è avvenuta nel 1994.Quindi penso che la scuola in oggetto risalga a quell’epoca.In una città dove si spendono tanti soldi per edifici più antichi e fatiscenti e tanti altri per affitti, come si può lasciare ridurre così un edificio abbastanza nuovo? Ma già,dimenticavo: questa è la città dell’ex-hotel Riviera,dell’ex-ospedale Margherita… e via degradando. povera Messina: non occorrono terremoti a distruggerla:bastano gli amministratori “inadeguati” e i cittadini incivili

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  8. Ringrazio molto l’amico Dino Sturiale, che ha fatto questo servizio fotografico, ancora non ho visto se ci sono foto anche della piazza. Comunque, faccio un appello alle autorità rappresentanti le forze dell’ordine, prefettura, e il neo commissario ex procuratore delle repubblica di Messina, affinchè si prendano i necessari e adeguati provvedimenti per sottrarre quest’aerea alla malavita sia locale che delle altre zone, che crea un infinità di problemi di sicurezza a tutto il quartiere, e di paura, terrore, omertà, quando non anche connivenza… che impedisce il normale controllo del territorio quelle rare volte che avviene con posti di blocco…
    è una situazione gravissima e insostenibile!!! Spero che qualcuno delle sopra citate autorittà e magari dei giornalisti come voi, accolgano questo accorato appello per far si, che non sia dimenticato questo grande problema che afflige questa zona in maniera che non si può nemmeno immaginare!… La gente del posto non protesta per paura, poco tempo fa hanno fatto trovare molte macchine con le gomme tagliete, per dare un segnale di stare zitti e buoni… NON CI ABBANDONATE!!! PRIMA CHE CI SCAPPI IL MORTO!!….

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