Furci Siculo. “Generazione App - la vita social e il coraggio di relazioni vere”

Furci Siculo. “Generazione App – la vita social e il coraggio di relazioni vere”

Furci Siculo. “Generazione App – la vita social e il coraggio di relazioni vere”

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lunedì 18 Maggio 2015 - 14:59

A confronto con gli studenti. L' iniziativa è stata promossa dalla Parrocchia, dall'Istituto d'Istruzione Superiore e dal Comune. Relazionerà il professor Francesco Pira

"Generazione App – La vita social e il coraggio di relazioni vere" è il tema di un incontro organizzato a Furci Siculo nell'ambito del Progetto "iCoraggio. Educhiamoci ai valori della vita", promosso dalla Parrocchia S. Maria del Rosario, dall'Istituto d'Istruzione Superiore "S. Pugliatti" di Taormina (sede associata di Furci Siculo) e dal Comune. Il progetto, che vede la collaborazione delle tre istituzioni locali presenti nel territorio, è finalizzato e destinato alla formazione dei giovani studenti, riflettendo e approfondendo temi che abitano il loro vissuto quotidiano. Domani, martedì, alle 10,30 nei locali del Centro diurno, ad incontrare gli studenti – avvalendosi di supporti multimediali – sarà il prof. Francesco Pira, sociologo e giornalista, docente di comunicazione all’Università di Messina e all’Università Salesiana di Venezia, cui seguirà una conversazione con gli studenti dell’Istituto. L’iniziativa, espressione della collaborazione sinergica delle tre agenzie educative furcesi, ha già visto testimoni che hanno aiutato gli studenti a riflettere sul valore dello sport, della cultura, della legalità, incontrando testimoni d’eccellenza. Tra di essi, nel 2012 Marisa Grasso vedova dell’Ispettore Capo della Polizia di Stato Filippo Raciti, aiutando a riflettere sulla violenza nello sport; nel 2013 il noto giornalista televisivo Franco Di Mare, che ha sollecitato gli studenti a compiere le quotidiane scelte coraggiose che rendano libera e onesta la propria vita; nel 2014 il giornalista capo redattore del Giornale di Sicilia Francesco Deliziosi, che ha presentato la figura umana e sacerdotale del beato don Pino Puglisi, sacerdote ucciso dalla mafia a Brancaccio.

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