Il presidente dell'Assemblea ha incontrato i giornalisti ed ha confermato che a fine dicembre non saranno rinnovati i tagli agli stipendi dei dirigenti regionali. Quanto all'Ars "ci sono giovani molto bravi ma sono rimasti senza maestri, risolveremo il problema"
Mentre all’Ars è tempo di ultime assegnazioni di poltrone nelle Commissioni il neo presidente dell’Assemblea Miccichè ha incontrato la stampa chiarendo subito che i tempi dei tagli e delle vacche magre, almeno nel Palazzo, sono finiti.
Così Miccichè ha ribadito che a fine mese, quando scadrà il periodo previsto dalla legge per i tagli ai dirigenti regionali, non saranno rinnovati. I maxi stipendi quindi torneranno come prima. “Non è una mia decisione, la stessa legge vieta che siano riproposti. Si trattava di un provvedimento una tantum. Se il futuro Senato vorrà ripristinarli ci adegueremo”.
Altre novità riguarderanno il personale dell’Ars, perché a suo dire l’organico, con il fatto che sono andati via 15 dirigenti, è sotto dimensionato soprattutto sotto il profilo dell’esperienza: “E’ un bene che ci siano tanti giovani, ma sono rimasti senza maestri e questo è un problema. Hanno bisogno di guide. Quando arriverà la Finanziaria come faremo? Sono grato a tutti, assistenti, funzionari, ma è necessario fare formazione o comunque risolvere il problema. Escludo al momento il ricorso ad ingressi esterni, ma entrerò nella struttura dell’Assemblea perché bisogna rafforzarla. Nell’Ufficio di presidenza cercherò gli strumenti migliori. Chi si è vantato di aver fatto i tagli, lo ringrazio perché ha fatto risparmiare l’Assemblea. Ma questa Assemblea deve funzionare. Siamo in una condizione di tale crisi che tutta la Regione deve funzionare in maniera straordinaria".
R.Br.
Benvenuti nella nuova e fantastica stagione dello sperpero 3.0.. Ad Altre 2/3 generazioni future verranno scaricati debiti impressionanti fatti da questa gente. Prevedo un aumento delle persone oneste scappare dalla Sicilia per poter lavorare in modo dignitoso.Siamo soltanto all’inizio..
I galoppini saranno contenti, la restaurazione è in pieno svolgimento: la casta protegge all’unisono i propri super stipendi e le proprie cariatidi. Tranquilli, presto anche le vostre mollichine ricominceranno ad essere distribuite. Mediocri!!
Il codazzo che il presidente Musumeci si è scientemente trascinato dietro darà il colpi di grazia alla Sicilia.
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.
E si farà l’amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.
Carissimo Miccichè che l’ ARS debba funzionare ok ma prima facciamo funzionare gli ospedali che con i tagli delle Unità Operative e il blocco delle assunzioni del personale Medico, Infermieristico e di supporto all’assistenza sono diventati dei lazzaretti io risparmierei sui già vostri corposi stipendi e darei risorse prima agli ospedali dove la povera gente Siciliana ridotta con le pezze nel 23 non può permettersi di fare la valigia per i viaggi della speranza, onestamente i vari deputati dell’ ARS la pasta al forno possono mangiarsela con i loro stipendi i nonnini che cercano assistenza sanitaria non hanno più manco il brodino da mangiare caro Miccichè
Io credo che sia il contrario. Questa gente come del resto il PD avevano bisogno di una faccia pulita ed onesta per potersi presentare alle elezioni. Musumeci come Micari sono e saranno delle immagini di copertina da vendere ad uso e consumo delle menti semplici, ma sanno perfettamente con chi hanno a che fare…Prevedo tempi tristi..