Nonostante l'annuncio di interventi vi sono alcune zone della città ancora sporche
Spazzini, netturbini, operatori ecologici: chiamateli come volete, ma trovatene uno! Malgrado il nuovo sindaco Cateno De luca abbia già annunciato a metà luglio l’imminente operatività sul territorio dei cosiddetti “netturbini di quartiere”, infatti, nella centralissima Piazza Trombetta e nelle arterie che vi confluiscono (via Primo Noviziato, via Santa Cecilia e via Santa Marta) non se n’è ancora vista l’ombra.
Il primo cittadino, a tal proposito, proprio per concordare e lanciare questo servizio “innovativo”, aveva incontrato, nell’occasione, Aldo Iacomelli, direttore generale di MessinaServizi Bene Comune, alla presenza dell’assessore Dafne Musolino (Rifiuti e Ambiente) e Massimiliano Minutoli (Interventi igienico-sanitari).
Un modo, insomma, era stato affermato, per responsabilizzare il personale, rendendo più proficuo e costante un intervento indispensabile per dare il giusto decoro ad alcune zone della città oggi assediate da totale incuria e vergognoso degrado.
Dalle parole (quindi dalle intenzioni) ai fatti, però, la strada è lunga, così come quella già individuata, ma ancora lontana dall’essere percorsa, relativa all’auspicato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata in città… Un sogno!
Intanto, come hanno fatto rilevare molti residenti di Piazza Trombetta, ci si potrebbe accontentare di un “normalissimo” e regolare servizio di spazzamento di strade e banchine sulle quali restano purtroppo ben visibili immondizia, cartacce, mozziconi di sigarette, erbacce e fetide macchie provocate dalla fermentazione dei prodotti lasciati nei sacchetti per strada o in cassonetti obsoleti. Oltre che suppellettili di ogni tipo… ovviamente!
Invece si resta ancora tutti a guardare all’orizzonte, da tempo, in attesa dell’arrivo di qualcuno con una scopa in mano: un normale spazzino, un netturbino (anche non di quartiere…), un operatore ecologico… Chiamatelo pure come vi pare!
Cesare Giorgianni