"Preso atto della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p. intendo precisare come il mio operato sia sempre stato perfettamente conforme alle leggi" è il commento di Giovanni Scimone, legale rappresentante dell'Associazione culturale Scimone Sframeli
Un fulmine a ciel sereno. Malgrado i numeri, però, – 72 indagati, più di due milioni di euro complessivamente l’ammontare stimato della truffa – i due indagati messinesi sembrano tranquilli. L’avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo sui contributi regionali agli spettacoli ha sorpreso ma non turbato i due operatori culturali messinesi coinvolti, Giuseppe Ministeri del Daf e Giovanni Scimone.
“Preso atto della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p. intendo precisare come il mio operato sia sempre stato perfettamente conforme alle leggi” è il commento di Scimone, legale rappresentante dell’Associazione culturale Scimone Sframeli.
“Ritengo che la mia estraneità ai fatti contestati sia pacifica ed evidente – conclude – e, pertanto, attendo con massima serenità e fiducia gli esiti delle indagini, certo che la vicenda verrà chiarita dopo aver preso conoscenza, tramite il supporto dei miei legali, degli atti del procedimento depositati presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Palermo”.