Il Cda del Cas chiede alla Regione l'aumento delle indennità ma l'assessore Pizzo dice no. Intanto in Finanziaria spunta la norma per attribuire anche ai Cda delle partecipate le indennità di risultato. "Non esiste la spending review a due velocità- tuona Picciolo- con tagli per sindaci e consiglieri e aumenti per chi sta nelle società"

“Non esiste la spending review a due velocità”. Sulla vicenda Cas, con il Cda che ha chiesto un aumento delle indennità, istanza rigettata dall’assessore regionale Pizzo dopo un parere dell’ufficio legale, interviene il capogruppo regionale Pdr Beppe Picciolo con una durissima nota indirizzata al Presidente della Regione.

“Crocetta poteva non sapere-scrive il deputato regionale-ma adesso è tutto scritto nero su bianco ed anzi tagliare i costi di gestione a beneficio dell’utenza è un atto dovuto nei confronti di coloro che continuano a patire anni di insufficienze sistemiche. Non si parli di premialità di risultato ma di penalità piuttosto”.

Mentre sulla Sicilia continua a incombere lo spettro del “commissariamento” e del default, la Finanziaria lacrime e sangue sta per arrivare in Assemblea, comprensiva di quella proposta governativa che mira ad estendere le indennità di risultato anche ai Cda delle partecipate dell’isola

“E’ giunta l’ora di prendere atto che un certo modi amministrare è giunto al capolinea- prosegue Picciolo- Siamo certi della buona fede di Crocetta che poteva non sapere la” triste storia” del Consorzio autostradale siciliano, ma è anche vero che nella terra dei Gattopardi non è più ammissibile che tutto cambi per poi non cambiare nulla. La volontà riformista del governatore si deve manifestare senza soluzione di continuità e deve riguardare tutti coloro che fino ad oggi hanno vissuto con la politica a carico dei siciliani. A nome del gruppo che rappresento ribadisco che sosteniamo il Governo Crocetta per portare a termine un cambiamento epocale che, tra gli altri compiti, ha quello di mettere in discussione gli usi ed i costumi della politica in Sicilia: se da un lato riteniamo che la democrazia abbia dei costi che non debbono essere ridotti al punto di mortificare l'azione politica dei Consigli comunali, e su questo come Gruppo faremo le barricate, viceversa il caso della ulteriore richiesta di aumento dei compensi da parte degli amministratori del Cas ci sembra oggi una sfida al buon senso ed offende la logica che ci sta spingendo a portare avanti un'operazione verità su tutti gli enti regionali che, speriamo presto, possano tornare ad essere motivo di vanto e di produttività e non già di vergogna della nostra specialità autonomistica”.

Una spending review non può essere a due velocità,e tutto questo mentre ai cittadini siciliani vengono chiesti sacrifici anche a fronte di servizi pubblici la cui qualità è sotto gli occhi di tutti e per i quali, l’indennità di risultato sembra quasi una beffa,

Rosaria Brancato